3 Dicembre 2024

Qui su Uni Info News, il mercoledì è dedicato agli scrittori: con cadenza settimanale, verranno pubblicati racconti e poesie di giovani autori da tutta Italia, selezionati dalla nostra redazione!

Scrivi poesie o racconti? Contattaci all’indirizzo giulia.pedonese@uninfonews.it ricevi un feedback dalla redazione e pubblica con noi!


Oggi è la volta di Rosa Caramassi, che ci porta a fare un viaggio tutto particolare! Buona lettura!

Onora il Padre

di Rosa Caramassi

Per tutto il resto c’è Master Card.

Orzo Bimbo!

Chiama il 187!

Una pubblicità dietro l’altra, inscatolate dentro un tv led, appeso tanto in alto da dover alzare la testa per vedere le immagini colorate susseguirsi. E gli oblò delle lavatrici si muovono: panni frullati in acqua saponata.


Bambini indaffarati, più in là, con la riproduzione della macchina di Topolino ed un dinosauro viola. Se infili un gettone in una fessura, si muovono e cantano.

Gli oblò ipnotizzanti e la tv sono gratis.

È il 17 marzo 2011 ed il centro commerciale è aperto. Una bandiera tricolore campeggia appesa come un lenzuolo disteso sopra le teste della gente che si muove lenta, senza fretta, nell’atrio.

La pancia borbotta da un po’, gli rimane solo un boccone del panino comprato ieri con i soldi della zia Marisa. La zia Marisa non è davvero sua zia, figurarsi, ha la pelle di un colore diverso, è scolorita. La zia Marisa il mercoledì pomeriggio va sempre lì a fare il bucato perché gli si è rotta la lavatrice e ripete sempre, quasi fosse un saluto, che Babbo Natale quest’anno saprà cosa metterle sotto l’albero. Lei lo chiama Luchino, come il suo nipotino, il suo nome non le entra proprio in testa: la zia Marisa è un tantino vecchia.

Questa mattina è rimasto seduto contro il muro, ha guardato scarpe e stivali passargli accanto, uno scalpiccio soporifero sul pavimento crepato del portico. Ha teso la mano per un po’ poi il braccio si è appesantito ed ha dovuto fare una pausa. Fare bene l’elemosina è una cosa seria.

Gli oblò, la tv, la signora Marisa gli sono familiari da due mesi, da quando si è perso lì dentro. Di giorno sta al caldo ed il barista Gianni la mattina presto lo aspetta per la colazione. Alza a metà la saracinesca metallica, s’infilano dentro il bar e aspettano Sergio che viene a portare le paste al cioccolato, alla crema, alla marmellata.

La sera torna a casa, non ha mai svelato dove vada di giorno, il centro commerciale è il suo posto segreto e nessuno dei suoi fratelli si aspetterebbe mai di trovarlo là dentro, con le lavatrici e le mani appiccicaticce, profumate all’albicocca. Una volta l’ha detto a Sergio: le sue paste hanno dei buchi da cui esce la marmellata. Ma Sergio non gli ha proprio dato retta. Almeno la marmellata sa di buono.

Alcuni bambini gli hanno chiesto che scuola faccia. La mamma dice che la scuola costa, per questo non ci va, però agli altri bambini non lo dice, risponde: – Vado ad una scuola che non conosci. – e spesso aggiunge dettagli, ogni volta la sua scuola diventa più grande e bella.

Da grande vuole fare il re del centro commerciale, deve solo aspettare che il vecchio re muoia. Non ci vorrà molto, potrebbero anche ucciderlo. Papà l’hanno ucciso e non era il re di nulla.

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Sono nata a Piombino nel 1996 e vivo a Livorno. Solamente tre anni dopo la mia nascita comincio a fare danza, con il passare degli anni arrivo a fare danza contemporanea. Ho una grande passione per le correnti avanguardiste del novecento, letteralmente, artisticamente e musicalmente. Da quando sono piccola ho una grande passione per la Francia e Parigi (anche in quanto “ombelico” dei più grandi artisti e scrittori del novecento). Mi piace viaggiare e vedere nuovi posti, odio restare tutto l’anno nella mia città con cui ho un rapporto quasi di odio amore (come più o meno tutti i Livornesi). Frequento il liceo classico ISIS Niccolini Palli, ma a dirla tutta studio solo ciò che piace a me, motivo per cui non vedo l’ora di iscrivermi in un’ università francese. Ho un grande interesse verso la politica italiana, soprattutto del 1900 e più di tutti approfondisco sul Partito Comunista Italiano e sui personaggi che lo hanno popolato.

 

 

 

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Giulia

Giulia Pedonese, classe 1992, ha cominciato a scrivere prima di sapere la grammatica e, visto che nessuno è riuscito a fermarla, studia lettere classiche all'università di Pisa. Ama cantare, non ricambiata, e nel frattempo si è data un nome d'arte con i baffi.

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