Voglia di far Cinema, la parola a Dario Albano!
Scorsese, Kubrick, Lynch, Spielberg, Carpenter, Romero, Leone, Bertolucci, assieme a tantissimi altri, sono indubbiamente dei grandi registi, autori di film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema, che tutt’ora vengono presi come modello e esempio da giovani e adulti, i quali, magari, sperano di arrivare dove sono arrivati loro. Non è una statuetta a fare un grande cineasta, questo va detto, ed infatti il talento è un qualcosa che moltissime volte Hollywood non ha mai saputo riconoscere e conoscere tra i suoi pupilli. Tornando, tuttavia, con i piedi per terra, guardandoci attorno, sebbene non si sia minimamente dalle parti della Mecca del Cinema, a Livorno, comunque qualcosa e qualcuno, inizia a muoversi nell’universo della Settima Arte. Questi, sono giovani alle prime armi, come si suol dire, ma nessuno dei grandi autori sopra citati ha iniziato sapendo chi sarebbe potuto diventare con il tempo. Quindi diamo un po’ di fiducia anche ai talenti emergenti, che dopo corsi e studi decidono di prendere in mano una telecamera per raccontare piccole storie contenute in cortometraggi. Seguendo, infatti, questo discorso e percorso abbiamo deciso di intervistare Dario Albano, classe 1993, già regista e sceneggiatore di ben due corti (Petits Amis – leggi la nostra recensione qui– & Interno Notte – leggi la nostra recensione qui) ! La parola, or dunque, a Dario!
1) Quando hai sviluppato un certo interesse per il Cinema?
Dario: Fin da quando ero piccolo ho cominciato a seguire il mondo del cinema, ne ero affascinato. Era più facile che mi mettessi a guardare un buon film, che un cartone animato. Il film della mia infanzia è sicuramente “Stand by me – Ricordo di un’estate” di Rob Reiner. Credo di aver distrutto la videocassetta da quante volte l’ho visto. L’amore vero e proprio invece è nato quando vidi per la prima volta “The truman show” di Peter Weir. Li fu amore a prima vista tra me e la settima arte.
2) Sei stato in un qualche modo aiutato o spronato anche dal tuo ambiente familiare e/o scolastico?
Dario: Purtroppo a scuola si insegna poca arte, e il cinema non si insegna affatto. Perciò la scuola sotto questo punto di vista non mi ha aiutato a coltivare la mia passione. I miei genitori invece mi hanno sempre sostenuto e seguito, loro sono appassionati di cinema proprio come me.
3) Ti sei/stai formando da solo o segui dei corsi particolari ?
Dario: In principio ho comprato molti libri di cinema, sia monografie di autori e registi, sia libri più tecnici che insegnavano i segreti dle mestiere. La scorsa estate invece, ho deciso di iscrivermi al corso di regia cinematografica presso il Teatro Vertigo di Livorno. Ho avuto la fortuna di avere un bravissimo insegnate come Luca Dal Canto, grazie a lui ho imparato molto e continuo ancora oggi ad imparare e migliorarmi sempre più.
4) Quali sono principalmente le tue fonti di ispirazione?
Dario: Nel cinema gli artisti a cui mi ispiro e cerco di imparare sono tantissimi, verrebbe fuori una lista infinita, per citarne solo alcuni direi i fratelli Coen su tutti, poi Kubrick, Hitchcock, Lynch, Haneke, Kim Ki Duk e tanti altri. Le fonti di ispirazione per le miei storie invece possono essere qualsiasi cosa, da un film, una canzone, un dialogo sentito per strada tra due persone, qualsiasi cosa può essere fonte di ispirazione.
5) Con quale atteggiamento ti poni verso il lavoro che svolgi, lo vivi come un hobby, come un momento di relax, o di lavoro?
Dario: Mi impegno tantissimo in quello che faccio, come un vero e proprio lavoro. Però amando quello che faccio mi diverto pure, sicchè la fatica si fa sentire poca.
6) Hai delle ambizioni particolari riguardo alla tua passione?
Dario: Cerco di vivere il presente e di non pensare troppo al futuro, chi guarda troppo avanti secondo me prima o poi cade, perchè non guarda mai per terra. Fare il regista è il sogno è chiaro, ma i sogni si costruiscono passo passo.
7) Che cosa diresti a chi, come te, ha in mente di sviluppare e accrescere un proprio e preciso talento?
Dario: Direi sicuramente di non demoralizzarsi prima del tempo, tutti hanno delle passioni ed è bellissimo coltivarle e proteggerle. Non scordandosi mai di tenere sempre i piedi per terra. E cosa più importante, imparare da chi ci sta intorno, prendendo sempre il meglio dalle persone e cercando di farlo diventare parte di noi stessi.
8) Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi? Presenterai i tuoi Corti a eventi o concorsi?
Dario: Sicuramente continuerò a fare corti, ma non solo, ho già altri progetti nel cassetto che pian piano spero potranno realizzarsi. Staremo a vedere.
9) Saremmo molto lieti di seguirti anche in futuro, ci farai sapere delle tue prossime iniziative?
Dario: Certamente, sarà un piacere ternervi aggiornati sui miei progetti futuri.
Biografia di Dario
(Foto a destra)
Sono nato a Livorno il 20 settembre 1993. Ho frequentato l’ITIS Galiei e dall’autunno 2013 frequento la scuola di cinema e teatro Vertigo. Ho realizzato due cortometraggi “Interno Notte” e “Petits Amis”, ho lavorato sia come aiuto regista che come assistente per servizi fotografici.
Claudio Fedele
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