Vagabond è un manga scritto e disegnato da Takehiko Inoue – già autore del famosissimo Slam Dunk -, uscito per la prima volta nel 1998 sulle pagine del Weekly Morning e, in seguito nel 2000, in Italia grazie a Panini Comics, la cui pubblicazione è ancora in corso sia in patria sia da noi. L’opera è liberamente ispirata al celebre romanzo “Musashi” di Eiji Yoshikawa, sulle gesta di colui che è considerato come il miglior spadaccino giapponese della storia, ossia Miyamoto Musashi, vissuto in Giappone a cavallo degli anni 1500-1600. La trama segue le vicende del Ronin Takezo Shinmen (solo dopo userà lo pseudonimo di Miyamoto Musashi), un ragazzo cui scopo principale nella vita è seguire la via della spada, sino a diventare “Invincible Under The Sun”, letteralmente “Invincibile Sotto il Sole”, frase e ideale molto ricorrente all’interno del manga. Parallelamente a Takezo, il manga seguirà molti personaggi secondari quali l’amico d’infanzia dello stesso, Matahachi Honiden, partito con lui alla ricerca della fama come spadaccino e che ben presto si scoprirà non essere adatto a questo mondo. Successivamente saranno introdotti altri personaggi realmente esistiti, quali Kojiro Sasaki, un abilissimo spadaccino con una grave forma di autismo che gli impedisce di udire alcun suono e di proferire alcuna parola, il monaco Takuan – ovvero Soho Takuan, un monaco tra i più importanti nel buddhismo zen – e Otsu, anch’essa amica d’infanzia di Takezo oltre che promessa sposa di Matahachi. Durante tutto l’arco narrativo potremo notare quanto l’autore voglia farci immedesimare nelle avventure del nostro protagonista, nelle sue battaglie all’ultimo sangue che lo vedranno frapporsi ad avversari di valore assoluto, alla sua crescita spirituale, ai suoi drammi interiori, che lo spingeranno anche a chiedersi il perché sia entrato in questa “spirale di morte” come lui stesso, la definisce. Lo vedremo passare da periodi di felicità e sicurezza in se stesso, a momenti in cui sarà profondamente scosso sia fisicamente sia interiormente, pronto ad abbandonarsi a una morte quasi liberatoria, sino a che non arriverà una “ventata” di nuove emozioni che riusciranno a trascinarlo a una nuova scoperta di se stesso, spingendolo a trovare forze credute perse per andare avanti e vivere. Il tutto condito da delle sotto-trame molto appassionanti in cui vedremo svolgersi le vicende degli altri protagonisti, anch’essi alle prese con non pochi problemi che li aiuteranno a fare grandissimi passi in avanti verso un loro “io” più maturo e responsabile. Come se non bastasse, il manga ha nei disegni il suo vero punto forte, poiché l’autore usa un tratto molto ben definito e lineare per disegnare i personaggi e i paesaggi, per poi stravolgerlo completamente secondo i momenti in cui si svolge la trama, passando a un tratto molto sporco, mosso e spigoloso a tratti, che dà veramente la sensazione di trovarsi all’interno del manga, di assistere in prima persona alle scene che ci sono disegnate, a una battaglia oppure a un intermezzo molto toccante in cui assisteremo a dei flash-back dei personaggi in cui vedremo il loro passato e scopriremo di più sulla loro storia. Per finire; Vagabond è un manga che sicuramente saprà dare delle emozioni molto forti a tutti quelli che lo sapranno apprezzare per quel che è: ossia un lungo percorso di crescita umano e spirituale, in cui sarà impossibile non immedesimarsi col passare dei capitoli, arrivando addirittura a sperare che i “nemici” dei protagonisti non crollino sotto i loro colpi, poiché anche per essi vi sono dei background molto approfonditi che permetteranno di creare una sorta di stima nei loro confronti, oppure amando fino alla follia i paesaggi che ci verranno sbattuti davanti agli occhi, quasi fossero reali, tangibili.
Tutto questo è Vagabond.
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