1-Marica parlaci dei tuoi inizi musicali, quando hai iniziato avevi all’incirca 15 anni, è stata quindi una scelta consapevole, qualcuno ti ha spinta o è stata una decisione intima e personale?
Iniziai il coro delle voci bianche al Teatro Goldoni di Livorno principalmente per passione mentre lo studio individuale inizio per caso dopo la morte di un caro amico Simone Talani al quale venne organizzato un memorial presso il Teatro dei 4 Mori dove cantai per la prima volta come solista. Cominciai a lavorare seriamente su voce, stile e interpretazione.
2-Le tue esperienze canore a Livorno e non sicuramente di grande qualità. Qual è quella che ti è rimasta più impressa? Quella che ti ha lasciato dentro più emozioni e un bagaglio tecnico maggiore?
A Livorno non ho avuto concorsi che mi siano rimasti impressi in modo particolare, piu che altro fuori: “Una nota per amica” a Bordighera in Liguria oppure “FestivalMare” a Viareggio.
3-La differenza tecnica, ma anche emotiva, che vi è nel partecipare a grandi capolavori teatrali e a concerti di artisti presenti è evidente. Puoi spiegarci come hai affrontato queste tue sfide? Sono due mondi così diversi? Intendo per mondi il teatro e il palco di un concerto?
Fondamentalmente lo spazio dove è il medesimo ma indubbiamente è il lavoro che cambia: se in un musical ci sono piu persone a stare sul palco e quindi a spalleggiarsi e a divedersi le responsabilitá, in un concerto sei solo e tutto diventa è sulle tue spalle. In entrambi i casi devi saper cantare, interpretare, muoverti nello spazio e, in piu nel musical, devi saper anche recitare in prosa. Ambedue i ruoli prevedono uno studio ed una preparazione e tanta passione: quindi credo che siano due rami dello stesso albero.
4-Credi che Livorno valorizzi sufficientemente i propri giovani talenti o che servirebbe un cambio di mentalità: maggiori spazi, maggiori possibilità?
Credo che Livorno in campo artistico non offra grandi opportunitá non perchè non ne abbia le possibilitá ma perchè molta è la disorganizzazione e l’incompetenza. Non so se sia un problema anche di soldi, ad ogni modo basta uscire da Livorno senza andare molto lontano per vedere situazioni migliori che regalano piu soddisfazioni agli artisti.
Diciamo che, a modo loro, tutti i personaggi che ho conosciuto legati al campo musicale mi hanno lasciato qualcosa sia come critiche su cui lavorare, sia complimenti e soddisfazioni. Chi piu chi meno, devo molto ad ognuno di loro per il percorso che ho fatto sino ad oggi.
6-Non hai mai pensato di costituire una band? Preferisci cantare solista? Perché?
Per quanto riguarda un gruppo, ho in mente di creare intanto un duo acustico, chitarra-voce, con il quale portare avanti delle serate live abbandonando l’uso di basi, ma sicuramente formare una band fa parte dei sogni che mi porto dall’infanzia.
7-Progetti futuri? Un EP?
I progetti per adesso sono ancora “work in progress”, possiamo dire che io, i miei insegnanti e qualche personalità già inserita nel mondo della musica stiamo collaborando per diversi lavori nella speranza che vadano tutti come stabilito. I progetti non coprono solo Livorno ma anche Roma ed altre città d’Italia.
Ringraziamo Marica per il tempo che ci ha dedicato e speriamo di vederla presto con i suoi brani in cima alle classifiche!
Matteo Taccola
matteo.taccola@uninfonews.it