Uni Info News vuol dare voce a tutti, proprio per questo sabato 10 Agosto è andato a intervistare “New Choir” gruppo musicale corale che si è esibito al Calasole del Bagno Schiuma di Antignano(LI). Cos’è questo gruppo musicale, da chi è composto? “New Choir” è un coro tutto al femminile, senza distinzione di età, ragazze e donne più o meno mature accomunate da una passione grandissima: il canto. Non hanno un genere ben preciso, infatti spaziano da Battisti a Modugno, passando per mostri della musica come Phil Collins o i Queen, senza scordare i capolavori musicali della Disney. Abbiamo voluto porre delle domande alla direttrice del coro, Noemi Pacini, per capire meglio la vita di un coro.
Perché avete scelto come nome “New Choir”?
Il nome è stato scelto perché “New” si riferisce al fatto che il coro era appena nato, ma anche perché l’intenzione era quella di far capire che il nostro coro era concettualmente innovativo, non il solito coro “classico”, gospel, ma un coro diverso. Un coro che non ha un genere specifico, ma semplicemente noi cantiamo ciò che ci piace, che però si adattano al genere corale, cantiamo i successi dei diversi tempi e nelle diverse lingue, di tutti i generi. Mentre per quanto riguarda “Choir” è semplicemente la parola inglese che in italiano identifica il coro.
Ho notato che il coro è composto esclusivamente da sole donne. Come mai? Perché non c’è neppure una minima presenza maschile? È una scelta musicale o c’entra altro?
Gli uomini non sono facili da trovare, sia per l’impegno che comunque viene richiesto e che non sono disposti ad assumere sia per un fatto meramente vocale, abbiamo deciso quindi di costituire un coro esclusivamente femminile, per altro esso stesso elemento di novità, infatti non ve ne sono molti: ci sono piccoli gruppi musicali composti solo da donne, ma per quanto riguarda cori esclusivamente “rosa” sono difficilissimi da trovare se anche ci fossero.
Il coro quindi è formato da sole donne, ma hanno una fascia di età ben precisa?
No, assolutamente! Non attuiamo scelte “settoriali”, infatti il coro è composto da ragazze di 14 anni fino a donne adulte. Preferisco infatti un coro aperto a tutte! Scegliamo quindi le persone non in base all’età, ma in base alla volontà delle persone stesse, dando allo stesso tempo la dovuta importanza all’intonazione.
Vi siete esibiti in altre occasioni e in altri luoghi, è difficile trovare a Livorno spazi per il coro o comunque la gente è aperta a darvi una possibilità per esibirvi?
Il coro canta gratuitamente quindi le possibilità di esibirci sono comunque frequenti, attualmente nei posti dove chiediamo di esibirci, visto anche che cantiamo appunto a titolo gratuito, non ci è mai stata negata l’autorizzazione. Le persone che abbiamo incontrato inoltre si sono sempre dimostrate molto disponibili, posso citare il “Teatro Vertigo” dove ci siamo esibiti e ci hanno accolto con grande calore.
Come vivi il tuo ruolo di direttrice del coro? Qual è la tua esperienza in questo ruolo?
L’unica esperienza che ho fatto e che tuttora faccio è quella di direttrice di un coro di bambini dal 2006, sono diplomata di pianoforte all’Istituto Mascagni di Livorno, ho sempre cantato in cori dall’età di otto anni, ma non ho mai diretto un coro di adulti, ma avendo sempre vissuto la “vita del coro” so come funziona, poi proprio grazie al diploma che ho conseguito ho le competenze per arrangiare i pezzi in versione corale.
La differenza con il coro dei bambini?
Esperienza completamente diversa. L’obiettivo principale con i bambini è la propedeuticità musicale, quindi li faccio divertire, miro a sviluppare le loro capacità musicali, il loro orecchio, ad andare a tempo. Invece con gli adulti punto alla qualità musicale, ovviamente anche con i bambini cerco di giungere a un risultato qualitativo di un certo livello, ma per i bambini sono gli strumenti per giungere al fine, cioè apprendere il canto, più che il fine stesso l’obiettivo essenziale.
Persone caratterizzate da una passione forte e vitale, come la musica, che pur di esprimere le proprie capacità, la propria intimità interiore si esibiscono gratuitamente, con tenacia e fatica senza allontanare i sacrifici seguono questa via, la via del canto. Canto che da sempre, fin dai tempi più remoti, è considerato uno strumento in grado di mettere in contatto l’uomo alla divinità, questo per sottolineare l’importanza che il canto aveva per gli antichi, ma che tuttora conserva. Un coro che da voce a quelle persone che al mondo vogliono urlare la loro voglia di vivere attraverso Euterpe, musa della musica.
Uni Info News ringrazia “New Choir” e la sua direttrice Noemi Pacini per la disponibilità dimostrataci e il tempo dedicatoci.
Matteo Taccola