Ad aprire la conferenza stampa di ieri pomeriggio nella cantinetta del Teatro Verdi l’ottima notizia del successo della campagna abbonamenti che ha portato al teatro pisano ben 647 abbonati, un incremento del 9% rispetto allo scorso anno. Si conferma così una tendenza molto positiva (già inaugurata con l’incremento del 7% della Stagione 2015/2016 rispetto alla precedente) che – per usare le parole del presidente della Fondazione Teatro di Pisa Giuseppe Toscano – «testimonia che il pubblico ha voluto premiare il teatro» come centro di diffusione culturale all’interno non solo della città ma di tutto il territorio pisano. Un’altra notizia incoraggiante è che il 15% del totale degli abbonamenti è costituito dai giovani, segno non solo che l’opera non è una “cosa da vecchi”, ma che il lavoro di formazione e informazione portato avanti in questi anni dalla direzione del Teatro Verdi è stato svolto con intelligenza e oculatezza.
Venendo al cartellone della Stagione, ormai l’apertura è imminente: sabato 15 ottobre, alle ore 20:30 (replica domenica 16, ore 16:00), andrà in scena uno dei più amati titoli verdiani, Rigoletto, proposto nell’allestimento realizzato in coproduzione dal Teatro di Rovigo e dal Teatro Verdi, diretto da una bacchetta femminile: Gianna Fratta. Sempre sabato 15, alle ore 11:00, il teatro dà appuntamento al suo pubblico per la prima delle consuete presentazioni-aperitivo.
La Stagione prosegue con il raro oratorio Mors et Vita di Charles Gounod sabato 22 ottobre alle 20:30. Quest’oratorio cade in un giorno davvero speciale: innanzitutto perché proprio il 22 ottobre ha luogo la Giornata nazionale “Teatri aperti” promossa dal MIBACT, pertanto sarà ad ingresso libero, e poi perché quel giorno corrisponde anche al 25° anniversario del Coro Polifonico di San Nicola, che festeggerà il proprio compleanno esibendosi sulle tavole del Verdi.
Nel corso della Stagione ci saranno senz’altro numerosi spettacoli realizzati dal Teatro Verdi in coproduzione con altri teatri, tuttavia non mancheranno le nuove produzioni targate Pisa; è il caso del Trittico che vede convivere due opere pucciniane (Suor Angelica e Gianni Schicchi) con la folgorante Sancta Susanna del contemporaneo Paul Hindemith, e di The Little Sweep (Il Piccolo Spazzacamino) di Benjamin Britten. Andranno in scena rispettivamente il 19 novembre (con replica il 20) e il 4 dicembre.
A proposito di coproduzioni, la celeberrima Die Zauberflöte (Il Flauto Magico) di Wolfgang Amadeus Mozart è frutto del lavoro di tre teatri di tradizione toscani, ossia il Verdi, il Teatro Golgodi di Livorno e il Teatro del Giglio di Lucca e sarà rappresentato a Pisa il 14 e 15 gennaio 2017, così come Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota (11 e 12 febbraio), frutto del lavoro del Progetto LTL Opera che, nonostante sia stato ignorato dal Ministero, continua il suo percorso sorretto dalla incrollabile volontà dei teatri promotori. Il 18 e 19 marzo sarà in scena quel gioiello pucciniano che è la Manon Lescaut, che invece è frutto di una coproduzione tra i teatri di Pisa, Livorno e Rovigo. A chiudere la Stagione, il 26 marzo, ci sarà un “ospite” d’eccezione, cioè l’opera barocca Didone Abbandonata di Leonardo Vinci.
Da segnalare il fatto che quest’anno saranno attive negli spettacoli del Teatro Verdi diverse orchestre di primissimo piano, ad esempio la Filarmonica Veneta (Rigoletto), l’Orchestra della Toscana (Die Zauberflöte, Manon Lescaut), l’Orchestra Giovanile Italiana (Il cappello di paglia di Firenze) e, per la prima volta, l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Una Stagione all’insegna della varietà e della qualità, che di certo non lascerà delusi gli spettatori.
Luca Fialdini
luca.fialdini@uninfonews.it
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