Quando parliamo di Livorno, in questi ultimi tempi, difficilmente associamo la città alla cultura, a quel profondo strumento catartico, la cultura appunto, che sempre più si allontana dalle persone, a ciò che rende umano l’umanità.
Quel profondo principio di sacralità che possiamo ritrovare nella parola e nella consistenza che ha in una società la parola cultura. Oggi quella umanità, quella sacralità, viene ogni giorno sempre più accantonata. Non c’è posto per la cultura, altri sono i valori che devono muovere l’essere umano, principi esclusivi e purtroppo egoistici.
Ci sono persone che non si arrendono, che vogliono dare uno spazio al genio dell’uomo, alla sua creatività, a ciò che oggi è cinema e domani potremo chiamare cultura, sacrificando sé stessi, il proprio tempo, le energie, sono, e non esagero, gli eroi dei tempi moderni.
Stiamo parlando del Teatro della Cipolla, nata come una piccola compagnia teatrale, oggi si presenta sotto veste di associazione culturale.
Fondata da Francesco Mencacci, Alessio Porquier, Edoardo Bacchelli, Ciro di Dato e Riccardo Perassi, attiva a Livorno e nella provincia labronica dal 2008.
Molti dei lettori, se non tutti, si staranno chiedendo il motivo di questo nome, che trae spunto da due spettacoli divertenti che riguardavano l’amore messi in scena dalla compagnia nel 2010 e nel 2011, il primo si chiamava “Scusa, mica hai mangiato una cipolla? – andato in scena allo Spazio Giovani Fuoricentro”, il secondo invece “Scusa, mica hai RI-mangiato la cipolla? – in scena al Centro Artistico il Grattacielo), ma anche dal significato metaforico che si può trarre da un bulbo come la cipolla.
Come ho accennato prima il Teatro della Cipolla cerca di riempire uno spazio che, purtroppo, è lasciato vuoto, estremamente lacunoso, dalle istituzioni, difatti l’associazione ha realizzato, ma continua tutt’oggi ha realizzare eventi culturali di vario generale: reading nelle librerie, laboratori di scrittura creativa, spettacoli poli-sensoriali, aperitivi teatrali, concorsi video, di scrittura, ma tanto altro ancora.
Quest’anno il festival, alla sua terza edizione, svoltosi a Livorno fra il 24 e il 27 Aprile con una giornata inaugurale al “Cinema 4 Mori” e una rassegna di ben 3 giorni al Nuovo Teatro delle Commedie ha visto la presenza di ospiti importanti: registi del calibro di Pupi Avati, Ruggero Deodato, Lamberto Bava.
La partecipazione è stata intensa e numericamente interessante, una conferma in positivo dell’impegno del Teatro della cipolla: più di mille presenza in soli 4 giorni, 80 cortometraggi che hanno partecipato al concorso insieme a 100 racconti.
Sito ufficiale www.ilteatrodellacipolla.it
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Mail : ilteatrodellacipolla@gmail.com
Matteo Taccola
matteo.taccola@uninfonews.it