Episodio I
La Minaccia Fantasma
Gravi tumulti hanno travolto la galassia a causa della
tassazione sulle rotte mercantili verso i sistemi stellari periferici.
L’ingorda federazione dei mercanti, sperando di risolvere la questione,
ha schierato micidiali astronavi da guerra per impedire tutte le spedizioni
nel piccolo pianeta di Naboo. Mentre il congresso della Repubblica discute
senza sosta l’allarmante succedersi degli eventi,
il cancelliere supremo ha inviato segretamente nella Galassia due Cavalieri Jedi,
i guardiani della pace e della giustizia, per risolvere il conflitto.
Sono poche le saghe che hanno fatto la storia del cinema, se dovessimo contarle tutto scopriremmo, a malincuore, che per arrivare al numero esatto basterebbero a malapena le dita delle nostre due mani. Sembra strano dirlo, ma raramente al Cinema, dopo un primo brillante capitolo, un nuovo filone narrativo riesce a mantenere una considerevole qualità o sappia stregare il pubblico e critica ancora,
Tuttavia, di tanto in tanto, quel che ci troviamo a guardare in una sala, al buio, con amici o da soli, si presenta come un qualcosa di rivoluzionario, un capolavoro (o meno) capace di lasciare il segno non solo in noi stessi, ma anche in un’intera generazione. La saga di Star Wars è forse la prova più eclatante di quanto detto sopra, poiché si presta perfettamente al caso e la veridicità di tutto ciò l’abbiamo adesso, nel 2015, con la presente recensione e l’attesa di un nuovo emozionante capitolo, a confermare che l’opera di Lucas si è ormai aggiudicata un posto nella Grande Storia della Settima Arte.
Di grandi eventi cinematografici degli ultimi quindici anni, concepiti per fare breccia nel cuore del pubblico e rimanere impressi nella memoria collettiva, potremmo prendere in causa solamente Il Signore degli Anelli, o Harry Potter, il primo sostenuto negli ultimi tre anni anche dalla trasposizione de Lo Hobbit affinché anche nuovi fan si unissero alle schiere dei seguaci del professor J.R.R. Tolkien e del regista Peter Jackson; mentre il secondo è riuscito a mantenere il monopolio al botteghino per quasi 10 anni di fila con un climax di incassi davvero invidiabile.
Dopo questa breve introduzione, che ci è sembrata doverosa data l’importanza del progetto, arriviamo finalmente a parlare de La Minaccia Fantasma, primo capitolo in ordine cronologico di Star Wars, ma quarto dal punto di vista della realizzazione. Dopo la trilogia originale, di cui solo Una Nuova Speranza vede la regia di Lucas, il padre di Luke, Obi-Wan e di tutto l’universo “di una galassia lontana lontana”, ritorna, a distanza di ben 22 anni, dietro la macchina da presa per realizzare quello che sarà il primo tassello di una saga composta da ben sei film.
George Lucas riprende sotto la propria ala i personaggi da lui creati e sviluppati, organizzando, in questo modo, quello che sarà il punto di partenza, il “la” definitivo da cui poi prenderanno vita le varie sotto-trame e intrighi politici.
E’ un inizio particolarmente lento, sorretto da una sceneggiatura poco incisiva in alcuni frangenti, quello di The Phantom Menace, a cui manca la grande carica emotiva, la forza propulsiva, che ha sempre caratterizzato gli altri atti, ove nei primi sessanta minuti, alle tante battaglie o duelli individuali, si preferisce argomentare e contestualizzare l’intera vicenda in modo eccessivo lasciando allo stesso modo molte questioni irrisolte. Il tutto si apre con i volti di Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e
La conclusione, tutt’altro che lieta, di tali accordi con i capi della Federazione dei Mercanti porta i jedi sul pianeta Naboo, che infine si rivelerà essere il vero e proprio campo di battaglia di quella che sarà poi la ribellione, da parte dei popoli indigeni, contro l’invasione della Federazione.
La Minaccia Fantasma, ad ogni modo, non punta il proprio potenziale nella figura della regina di Naboo, Padme Amidala (Natalie Portman), né suoi risvolti politici, veri e propri elementi di sfondo che permettono a Lucas di procedere nella storia e darle un certo spessore, bensì in quella del giovanissimo Anakin Skywalker, che in questo
E’ proprio grazie all’entrata in scena del giovane Anakin che la pellicola inizia ad ingranare la marcia giusta, che George Lucas ci ricorda quanto bello ed inimitabile possa essere Guerre Stellari, quali siano gli effetti speciali, i suoni e le battute che ci hanno fatto amare questa immortale serie di film. Perché, per chi ancora non lo avesse notato, fin da queste prime due ore appare subito chiaro come il vero protagonista del tutto sia Anakin, che lo spettatore conosce da giovane e lo seguirà fino alla fine, fino alla morte. Lui è il vero one-man-show e della sua famiglia, molto probabilmente, si vedranno le avventure nel prossimo VII capitolo diretto da J.J. Abrams.
Cosa manca a questo Star Wars in definitiva? Sebbene sotto l’aspetto tecnico il film non si discosti molto dai precedenti, sia nel montaggio, che nella messa in scena, non si può non notare un certo (ab)uso di computer grafica, di cui oggigiorno si iniziano a vedere le conseguenze, che tuttavia talvolta giova in determinate situazioni. Avendo messo mano all’edizione rimasterizzata in Blu-ray disc, è inutile negare quanto la figura del Maestro Yoda
Sono però i paesaggi e le scenografie a risentirne maggiormente, i vari sfondi ed ambientazioni dei pianeti mostrano i loro anni e ci fanno capire quanto, all’epoca, fosse di certo non necessario lasciarsi abbindolare dal fascino degli effetti speciali digitali troppo poco particolareggiati e ormai “datati”.
Immortali, come sempre, le musiche di John Williams, all’occasione maestose, commoventi, evocative e suggestive; non a caso stiamo parlando di noi dei più grandi compositori viventi, vincitore di numerosi premi e realizzatore di tracce musicali tra le più famose degli ultimi 50 anni. La colonna sonora di Guerre Stellari, fin da subito, dai classici titoli di coda realizzati come da tradizione su uno sfondo di stelle luminose, colpisce con i suoi toni maestosi ed epici, dando alla pellicola quel qualcosa in più che permette di alzare la valutazione complessiva, poiché
Purtroppo Lucas non riesce a confezionare un prodotto all’altezza del suo esordio nel mondo da lui creato, nel lontano 1977; tiene tutto molto all’oscuro e non regala un “cattivo” abbastanza carismatico, sebbene sequenze sensazionali non manchino, a cominciare dalla corsa su gli sgusci fino al grande duello finale tra Qui-Gon, Obi-Wan e Darth Maul. I momenti ricchi di pathos non sono assenti, ma manca il cuore il più delle volte, anche nelle sequenze migliori, quasi a farci vedere la fatica di ritornare a mettere mano ad una saga
Uno dei difetti più grandi è infatti quello di voler inserirvi la figura di Jar Jar Binks, forse troppo preso di mira dai fan più incalliti, ma comunque imbarazzante in alcuni frammenti. Realizzato per offrire un numero di gaffe divertenti per il pubblico più giovane, questo personaggio, assieme a molti altri, parla un idioma che mischia numerose lingue (Inglese, Latino (?!), Spagnolo e Italiano), e non saranno poche le volte in cui i discorsi lasceranno lo spettatore a domandarsi cosa fosse scritto nella sceneggiatura originale o quale interpretazione questi si prestano. Una scelta, questa, davvero pessima, ove il pessimo risultato generale non solo emerge in fase di scrittura, ma anche sulla messa in scena, poiché di esseri strani, robot, mostri e quant’altro, se ne sono visti nello spazio, ma nessuno potrà mai essere fastidioso quanto il goffo Jar Jar.
Star Wars – Episodio I : La Minaccia Fantasma, uscito nell’anno 1999, si presenta come il sequel della vecchia trilogia per eccellenza, il primo passo per aprire poi le danze che tutti noi conosciamo, che hanno l’accompagnamento musicale di Williams e nelle quali possiamo scorgere i volti dei beniamini iconici della galassia più famosa al pubblico. E’, tuttavia, questa una pellicola difficile da giudicare, non tanto per la storia in sé, poiché sebbene i momenti morti ci siano, così come le fasi meno riuscite, essa resta un qualcosa di importante e necessario, anche se Lucas ancora si tiene lontano dal descriverci cosa siano i Jedi, la Forza, i Sith e
Grazie ai numerosi personaggi qui introdotti, il film sotto alcuni punti di vista riesce a salvarsi e farsi apprezzare, affondando considerevolmente per altre scelte poco azzeccate, ed il confronto con la vecchia trilogia, e gli altri due episodi della nuova, ci portano a considerare questo Episodio I il peggiore girato tra i sei, rimanendo tuttavia un buon intrattenimento,