23 Novembre 2024

’Shake your mind and your ass will follow’’ suggeriva un certo George Clinton. L’assist del leggendario musicista americano non è passato inosservato dalle parti di Rimini e un gruppo di ragazzi ha deciso di seguire il suggerimento alla lettera. I Funk Rimini hanno colto perfettamente l’essenza di quella frase e non si limitano a far ballare le persone, loro mirano alla spensieratezza, a regalare delle gioie attraverso la propria musica. Gioie che si trasformano in emozioni, forti emozioni che spingono l’ascoltatore a cercare la vera essenza del Funk nella vita. I Funk Rimini hanno saputo legare uno spirito musicale storico come quello del Soul e del Funk alla scena musicale elettronica contemporanea, innovativa e fresca. Una sfida ardua ma assolutamente vinta. Un percorso musicale che nasce grazie al loro sconfinato amore per la musica. Leggendo l’intervista vi accorgerete fin da subito che questo collettivo di ragazzi ha la musica che scorre nelle vene e solo persone del genere, armate di buona volontà e grandissima dedizione riescono a entrare così in empatia con il pubblico, spingendosi addirittura oltre, alla scoperta di una nuova frontiera del concetto di ‘’producers’’. Non più solo musicisti ma dei veri e propri ‘’filosofi del futuro’’ che cercano di tramandare qualcosa alle nuove generazioni, ovvero che dalla diversità, dalle differenti culture ed esperienze di vita può nascere qualcosa di assolutamente magnifico. Attraverso questo sound originale, caldo e graffiante sono riusciti a conquistare la scena musicale elettronica italiana e si preparano a sorprenderci con un nuovo EP e con dei Live tutti da scoprire. Ascoltate immediatamente il loro album Funk Rimini, non è un consiglio attenzione, è proprio un ordine. Non troverete sul mercato niente di così innovativo e futuristico. Portare quel tocco anni ’70 ’80 direttamente nello spazio è proprio quello che la nostra rubrica stava cercando. Dal primo ascolto noterete quanto il loro sound sia coinvolgente e pieno di vita, sfido chiunque infatti a rimanere fermo sulle note dei loro brani, studiati per far provare delle emozioni sincere, rare, da pelle d’oca e piedi doloranti. Di questo gruppo di ragazzi mi ha colpito intensamente le loro parole, sanno quello che vogliono e come devono proseguire il cammino che hanno intrapreso e grazie alla lungimiranza di Fresh Yo! sono sicuro che metteranno a ferro e a fuoco il panorama musicale europeo. Nel lasciarvi all’interessante intervista colgo l’occasione per ricordarvi che li potrete vedere molto presto LIVE al Cantiere San Bernardo di Pisa giorno 9 Dicembre, una data che non potete assolutamente perdere. Buona lettura da tutta la redazione di Uni Info News che ringrazia calorosamente i Funk Rimini, il loro manager e la Fresh YO! label per la preziosa disponibilità e collaborazione. Alla prossima con una nuova tappa della rubrica Sounds From the Future.

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Piacere di conoscervi ragazzi, non appena ho finito di ascoltare il vostro EP d’esordio Funk Rimini, mi è venuta una gran voglia di conoscervi! Chi sono i Funk Rimini e a cosa mirate?


Il piacere è nostro! Siamo un collettivo riminese, composto da Ricky Cardelli (voce e synths), Kambo (scratchs e fx), Oder (beats), Crimson (guit e dub master) e Mr. “big bang” Ciuck (synths), collabora con noi anche l’artista visiva Alessia Travaglini (Thechoiceisred Productions). Quello a cui miriamo è a far stare bene le persone, farle ballare e farle saltare, ma anche pensare, usando come arma di istruzione di massa il “Funk Rimini Sound”.  “Shake your mind and your ass will follow!” diceva George Clinton.

 

Il vostro sound è davvero ”stiloso”, a un primo ascolto non sembrate affatto italiani ma  una band proveniente dalla Carolina del Nord, come siete arrivati a concepire la vostra musica? Come siete arrivati al funk? 

La nostra musica è il risultato di anni di sperimentazione in studio e nei clubs della riviera, per il live abbiamo unito le esperienze di una band e la struttura di un dj set, il tutto con la mentalità dei producers. Siamo tutti legati a generi musicali diversi ed ognuno di noi ha il suo background, Ricky è esperto di Disco Boogie e House Garage, Crimson è Dj e producer Drum and Bass, Oder e Kambo vengono dal mondo Hip-Hop e Reggae e Mr. Ciuck è un polistrumentista legato al Jazz e alla Fusion, abbiamo unito i nostri gusti personali che come punto di incontro comune hanno il Funk ed il Soul.

 

La cosa più originale ed emozionante del vostro album è che siete riusciti a miscelare Funk, elettronica e soul come se niente fosse, come ci siete riusciti e soprattutto da dove siete partiti? Deve essere stato un duro lavoro…

Le canzoni sono state scritte da Ricky al pianoforte, all’inizio erano suonate in stile più anni ’70 con il piano elettrico Rhodes, il basso e la batteria, poi l’utilizzo dei sintetizzatori è diventato più pesante e l’esigenza di dare un svolta elettronica è stata necessaria, sopratutto quando il Moog è entrato prepotentemente nei bassi! In più l’idea di una “operazione nostalgia” di un Funky anni ’70/80 che non abbiamo vissuto (purtroppo!), ci è sembrata anacronistica, mentre molto più allettante era quella di portare questo suono nello spazio, nel futuro.

 

Una delle track che mi è rimasta davvero impressa è ”Different Feelings”, in collaborazione con Dyami. Perché sensazioni diverse? cosa volevate trasmetterci? magari un mix di culture differenti che s’incontrano?


Abbiamo usato la metafora dei colori, perché i colori come le idee cambiano in base alla luce a cui le esponi. Per ogni cosa che a noi sembra giusta ci sarà sempre qualcuno che la giudicherà in modo diverso… and things goes on and on…!

 

Prima di approdare all’etichetta Fresh Yo! cosa facevate?

Come collettivo abbiamo organizzato una moltitudine di concerti ed eventi a Rimini e in riviera; abbiamo suonato in quasi tutti i locali della zona, sia come live band che come DJs. Abbiamo anche gestito un circolo live per un certo periodo, il Wadada, e un negozio di dischi, il Kaboom, dove fornivamo di Funk la cittadinanza. Prima di questo EP con Fresh yo! eravamo tutti impegnati in vari progetti paralleli, Ricky e Crimson (i Cardelli brothers) suonano insieme dal 1997 nella band Rangzen e  producono musica elettronica, dj Kambo è nella scena Hip Hop e Reggae, mentre Oder produce beats in continuazione (è quasi pronto il suono nuovo disco con un bel po’ di Funk Rimini!) Mr. Ciuck sta registrando un suo progetto dal titolo “Soul Bubbles”.

 

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  Qual è il vostro rapporto con la musica? Cosa vi ha spinto maggiormente a fondare un collettivo?

Siamo fieri di essere quei tipi di nerds che di un disco raro si ricordano l’anno, l’etichetta e anche qualcuno dei turnisti che ci ha suonato dentro! Siamo tutti legati alla musica fin dall’infanzia, ma lo shock che abbiamo avuto quando abbiamo sentito il primo breakbeat è paragonabile solo a quando i nostri genitori hanno sentito il riff di “Satisfaction” per la prima volta! Abbiamo deciso di fondare un collettivo per cercare di dare un senso comune a sforzi e a energie che altrimenti si sarebbero disperse, per focalizzare un punto comune e cercare di perseguire gli obbiettivi con l’aiuto di una squadra, ma sopratutto di una famiglia.

 

Avete avuto delle difficoltà in questo lungo percorso musicale?

Certamente non sono mancate le difficoltà, i momenti di crisi e i momenti bui, il nostro è un percorso che è incominciato nel 2006 e ne abbiamo viste tante! Negli anni siamo comunque rimasti fedeli all’idea che non potremmo fare nient’altro che suonare e continuare a suonare, ma adesso vogliamo farlo meglio e in modo nuovo.

 

Pensate che in Italia ci sia una sorta di situazione ”stagnante” dal punto di vista musicale?

Tutt’altro! Siamo felici di vedere che in Italia esistono un sacco di band interessanti e locali e festival che ne propongono le esibizioni. Per non parlare del mondo dei producers! Ce ne sono tantissimi e molti sono veramente in gamba!

 

Il vostro sound per me è qualcosa di assolutamente rivoluzionario in questo paese, conoscete altri gruppi che fanno il vostro stesso genere? Che rapporto avete con i vostri colleghi e cosa consigliereste ai tanti ragazzi che si affacciano oggi a questi tipo di musica?

In Italia ci sono alcuni esempi come Almamegretta e Planet Funk, anche i Jestofunk. Noi ci siamo affacciati a questo mondo grazie a Freshyo!, alla BeatCon, e alla scena toscana che in generale è sempre stata portatrice di novità per noi. Artisti e amici come Digi G’alessio (Clap Clap!), Dre Love, Millelemmi, Biga, Apes on Tapes, sono tutti fratelli e fonte di ispirazione. Godblesscomputers e Go Dugong sono artisti con cui sentiamo di avere molto in comune. Spesso e volentieri nascono amicizie, collaborazioni e canzoni nuove. Ci sono un sacco di producers che spingono il super sound!  anche Natty Dub di Torino e  Walter Quiroga di Napoli, i ragazzi di Panorama Records, ci sono anche i Mixtapers di Bologna … la lista sarebbe lunga, alla fine il funk è un ingrediente che in musica può darti quel tipo di sound, c’è chi lo usa con parsimonia, c’è chi ci va con la mano pesante!

Ai ragazzi che vogliono affacciarsi a questo tipo di musica diamo il consiglio di cominciare ad ascoltarne tanta, dalle origini (Motown, Chess, Atlantic, Stax, King, Fantasy, Bluenote etc..) fino alle grandi etichette dance degli anni ’70/80 (West End, Prelude,  Philadephia International Records, Sleeping Bag, Tommy Boy etc…), per capire da dove arriva la musica che facciamo e ascoltiamo oggi.

 

Chi sono gli artisti che hanno influenzato di più i Funk Rimini?

Possiamo citare senza ombra di dubbio: Gil Scott-Heron, Sly Stone, Herbie Hancock, George Clinton, George Duke, Roy Ayers, Stevie Wonder, Marvin Gaye, Miles Davis, Bunny Sigler, Larry Levan, Leroy Burges, Willie Hutch, Quincy Jones, Rod Temperton, Afrika Bambaata, Manu Dibango, Azymuth, F.Kevorkian, Dj Spinna e ancora Dj Shadow, Dj Krush, Dam Funk, J Dilla, Tribe Called Quest, Gorillaz ma anche Primal Scream, Stone Roses e Roni Size, Jorge Ben, Djavan, Tony Esposito e Napoli Centrale, Aphex Twin, la lista potrebbe essere infinita!!! aspetta… Novos Baianos, Steely Dan…

 

”Future” una delle track del vostro EP è incredibilmente energetica, non smetti di ballarla ve lo posso assicurare. Perché citate il futuro? cosa vi augurate per il vostro futuro e il futuro della musica in generale?

L’idea è quella che ci hanno rubato il futuro, quando eravamo ragazzini guardavamo tutti quei film sci-fi ambientati nel 2016 dove la società era perfetta con tanto di macchine volanti, invece siamo qui e facciamo fatica a sbarcare il lunario. La nostra generazione si è sentita sulla spalle il peso di questa “crisi economica mondiale” e non eravamo affatto preparati. Ci auguriamo che in futuro si possa smettere di pensare al futuro e di cominciare a concentrarsi sul presente, che è molto più benefico. La musica dal vivo è l’unica cosa che puoi vivere al presente, perché esiste solo nel momento in cui viene eseguita, per questo auguriamo a tutte le band di suonare dal vivo il più possibile e alle persone che amano la musica di seguire più concerti e dj set.

 

Pensate che in Italia si possa creare una vera e propria scena Funk Italiana? Secondo voi il pubblico è pronto ad ascoltare qualcosa di diverso dal solito?

In Italia esiste una scena Funk dagli anni 70! abbiamo avuto i migliori: Mozart, Rubens, Daniele Baldelli, i maestri hanno fondato una legacy di sub generi musicali come l’Afro, il Cosmic, l’Italo Disco e tantissimi altri dj, collezionisti di dischi e invasati di ogni tipo!! L’Italia nel mondo della musica dance ha veramente fatto scuola per tantissimi anni. Bisogna raccogliere questa eredità. Anche oggi un sacco di persone suonano, comprano dischi, organizzano serate dove si suona House e Disco oppure Hip-Hop e Funk/Soul. Quindi esiste una scena di nicchia fatta di appassionati di musica che continuano a cercare la qualità, che sia Elettronica o Jazz, Funk, ma anche House e Italo Disco. Ci sono stati eventi come il Music Market che hanno cercato di riunire questa realtà indipendente fatta di negozi di dischi, etichette, DJ, collezionisti, professionisti e persone veramente appassionate di musica che mantengono viva la scena. Il pubblico di massa in Italia è distratto da vari fenomeni nati e cresciuti nei talent show, e quelli che sono veramente appassionati di Funk non si fanno certo truffare da chi cerca di “falsificare il Funk”!!!

 

Parlateci del lavoro che c’è stato dietro il vostro primo EP Funk Rimini, un prodotto davvero originale, che ti fa innamorare subito fin dal primo ascolto!

Grazie! Siamo felici che ti sia piaciuto così tanto! Le canzoni sono state registrate in venti giorni; alcune, come Future, esistevano già da anni nel repertorio degli show live e sono state modificate nel tempo prima di trovare la loro forma nell’Ep. Il brano Go back era uno skit di un minuto che poi è diventato il pezzo di apertura anche dei nostri live. Il brano Duke’s Fantasy è una rielaborazione di un brano contenuto in un progetto di Ricky “Bounce da Jam”. Il brano Different Feelings è nato da una jam durante le prove per il live della Beatcon, la presentazione ufficiale del nostro show; al ritorno ci siamo chiusi nel “Funk Rimini Space Synthposium”, sicuri di avere la chiave per il nostro sound; è stato un momento molto bello e liberatorio. Molte canzoni parlano del rapporto che ha l’uomo con la società e di come le emozioni giochino un ruolo sulle nostre scelte, e di come l’uomo possa ritrovarsi grazie alla musica; spesso ci hanno associato ad un gruppo dal suono sensuale, ma in realtà noi abbiamo basato tutto il nostro sound sul dualismo della vita, cercando di mischiare melodie blues e groove potenti.

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Progetti Futuri? Siete già al lavoro sul secondo EP? Quando potremo ascoltarvi live in tutta Italia? È previsto un tour?

Lavoriamo sul nuovo disco che vorremo fosse un LP! Abbiamo molte canzoni nuove e alcune hanno già trovato posto nel live che stiamo portando in giro per il paese, ci piace tantissimo suonare dal vivo e sarà sicuramente un ottimo modo  per “testare” le nuove jam che abbiamo in serbo per voi! abbiamo una serie di date fissate nei prossimi mesi : 11 Novembre all’Altromondo Studios di Rimini, il 9 Dicembre a Pisa al Cantiere San Bernardo, il 25 Dicembre faremo un natale supa dupa funkedelico al Lanificio 25 di Napoli, il 26 al Kode 1 di Putignano (Ba), il 27 a Terlizzi(Ba) al MAT laboratorio urbano, il 28 a Lamezia Terme.

 

Attraverso la musica è possibile secondo voi abbattere le barriere dell’odio e della paura che stanno dilaniando la nostra generazione?

L’arte, nel nostro caso la musica, è sicuramente uno dei mezzi migliori per incanalare le energie che assorbiamo dall’ambiente che ci circonda, e riversarle in messaggi positivi.

Playlist From Funk Rimini:

 

Jimi Hendrix – All along the Watchtower

Weather Report – River People

Japan – Still Life in mobile homes

Miles Davis – All Blues

Herbie Hancock – Cantaloup Island

Nino Rota – Amarcord

Tullio de Piscopo – Stop Bajon

Tony Esposito – l’eroe di plastica

Azymuth – Jazz Carnival

Instant Funk – I Got my mind made up (Larry Levan mix)

 

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Salvatore Amoroso

Studente di Lingue e letterature straniere presso l'Università di Pisa, classe '89, nato a Vittoria (RG). Amante delle cultura Iberica. Sin da bambino s'innamora del cinema e della musica, divoratore seriale di pellicole, libri, album e serie TV. Ama sopratutto scrivere, correre e viaggiare. Crede fortemente nel genere umano e nella sua vena artistica.

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