Nell’insolito anticipo svoltosi di venerdì sera va in scena il big match tra prima e seconda della classe: Roma – Napoli. L’Olimpico è gremito di tifosi e ospite d’eccezione è il numero uno di sempre, Diego Armando Maradona. La squadra di casa è al completo mentre i partenopei lasciano Higuain in panchina per recenti noie muscolari. La curva giallo rossa entusiasta per questo strepitoso avvio di stagione incita la propria squadra che parte col piede sull’acceleratore e avanza soprattutto dalle fasce, ove il Napoli, in avvio piuttosto timido, sembra concedere spazi soprattutto a un Maicon in grande forma che spinge come un treno.
La prima emozione della partita si consuma al 15′ minuto quando Gervinho, al vertice dell’area piccola, sciupa una grande occasione sparando alto. La partita come si vedrà in seguito sarà falcidiata da numerosi infortuni ed il primo ad aprire le danze è niente meno che capitan Totti che appunto al 30′ abbandona il campo in favore di Borriello. 4 minuti più tardi si registra la magia del giovane Insigne che fa involare Pandev in contropiede a tu per tu contro l’ex compagno di squadra, ma l’azzurro pecca in freddezza e De Santis tocca il pallone ma l’intervento decisivo è di De Rossi poiché la sfera, nonostante la deviazione, stava procedendo in rete. La Roma rischiato il gol si fa vedere avanti prima con un tiro di Florenzi che culmina a lato e poi con un siluro dalla distanza di Strootman che invece termina di poco alto sopra la traversa.Gli ospiti cercano di riprendere le redini del match e al 44′ Insigne, in area avversaria, resiste a un contatto e calcia ma la conclusione impatta contro il palo.
Nel frattempo si registra un episodio chiave nell’economia della partita perché a seguito dell’infortunio di Britos entra in campo Cannavaro che poco dopo commette un fallo in prossimità dell’area su Gervinho. L’ivoriano infatti è molto abile nell’uno contro uno e quando punta l’uomo sono dolori per la difesa nel Napoli. Il fallo li costa l’ammonizione e, a fine primo tempo, sulla punizione dal limite si presenta Pjanic che apre le marcature con una stupenda esecuzione, secondo gol in campionato per il bosniaco.
La ripresa inizia con un Napoli molto aggressivo nel tentativo di riaprire subito la gara ma la fortuna stasera proprio non li assiste in quanto Inler dalla distanza prova un tiro dei suoi ma colpisce l’esterno del palo, al contrario sembra però per i partenopei una buona notizia l’uscita di Gervinho (infortunio) per Castan. Insigne è il più vivace dei suoi e i compagni si affidano a lui, così il Napoli mette alle strette la Roma che però si difende bene e aspetta il momento buono per ripartire.
Al 60′ ci prova anche Hamsik col sinistro ma coccia contro l’incrocio dei pali, serata storta per i campani ma le disgrazie come si suol dire non vengono mai da sole e allora al 69′ ci mette lo zampino il già ammonito Cannavaro.Trattenute e contro trattenute tra lui e Borriello in area, così Orsato lo manda sotto la doccia e concede ovviamente il rigore. Sul dischetto si ripresenta il bosniaco che spiazza Reina e trova il raddoppio. I partenopei sotto 2 a 0 cercano di reagire ma la difesa dei giallo rossi è impenetrabile e non concede spazi, così si giunge al triplice fischio che mette fine alla gara.
Il Napoli non deve uscire ridimensionato dalla partita, non avrà giocato meglio della Roma ma non meritava un risultato del genere, d’altronde quando ci si mette di mezzo la sfortuna non c’è niente da fare. Dal canto suo la Roma si concede l’en plein, vola a 24 punti, 8 vittorie su 8 partite ed eguaglia il record della Juventus di Platini del 1985. In questi casi ci si chiede se sia meglio essere bravi o fortunati, nel dubbio la Roma lo è entrambe. Che sia il loro anno?
Alessio Nicolosi