Non poteva che aprirsi così, con le note a riempire lo spazio fra cielo e terra, la IV edizione del Festival Organistico Apuano, organizzata dalla Scuola Diocesana di Musica Sacra di Massa. Un inizio di stagione che ha voluto essere un emozionante omaggio al M° Giulio Cecconi, scomparso prematuramente lo scorso febbraio. E il ricordo si è intrecciato a momenti di grande spiritualità sotto la guida del M° Renato Bruschi, che ha diretto il Coro della Cattedrale con ferma delicatezza, e dell’organista Ferruccio Bartoletti, leggero sui tasti dell’organo.
Il concerto – articolato in due parti – ha voluto proporre un vero e proprio cammino liturgico, servendosi degli spunti meditativi offerti dalla tradizione italiana e di quelli derivanti dalla
L’inizio della seconda parte ha visto protagonista il coro, che ha esplorato prima la musica sacra italiana, con uno Stabat Mater di scuola napoletana, O Sacrum Convivium di Domenico Bartolucci e il celeberrimo Sicut cervus di Giovanni Pierluigi da Palestrina; dopodiché è stato il turno di due famosi corali bachiani – Signore, dolce volto dalla Matthäuspassion BWV244 e Jesus bleibet meine Freude dalla Cantata BWV147 – e del discanto milanese del XIII secolo Cuntipotens. In chiusura del concerto c’è stata la commuovente esecuzione dell’ Ave verum corpus di Mozart, con il quale il M° Bruschi ha rievocato il giorno dell’addio al M° Cecconi che alla musica ha saputo dedicare una vita intera.
Photocredit: Foto Nizza