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“Resti?”, il nuovo romanzo di Riccardo Bertoldi che profuma d’amore e di montagna

Lavora in una piccola casa editrice a Trento ed è seguito da più di 150 mila persone sui social networks: Riccardo Bertoldi è la nuova scommessa ( già vinta con la ristampa del romanzo ancor prima dell’uscita) di casa Rizzoli, figlia del gruppo Mondadori.

Volevo dirti un sacco di cose, Andrea. Te li ricordi i nostri litigi? Ecco, ti volevo dire proprio delle nostre litigate, di quei pomeriggi in cui ho finito le lacrime, quando ti vedevo sbattere la porta e mi saliva la paura che non la riaprissi più; ti volevo dire di quanto possono ferirmi le tue parole. Tu hai il potere di distruggermi solo arricciando un labbro. Ti volevo dire dei tuoi difetti, dei tuoi silenzi quando ti chiedo spiegazioni, del tuo essere così indipendente quando io, invece, ho tanto bisogno di te. Ma tu mi passi una mano fra i capelli e mi dici che l’amore non ha bisogno di parole. E quindi ho deciso di dirti che sì, ho mille motivi per andare via. Poi però ho te, il motivo per cui rimango sempre.

“Resti”? è una storia d’amore bella, di quelle che ti fanno venir voglia di leggerle tutte d’un fiato, di quelle che avresti bisogno di leggerne ancora e di quelle che ti fanno capire che è proprio bello, l’amore. Quindi quale giorno migliore per recensire un libro così, se non quello della vigilia di San Valentino?

Andrea vive a Nosellari, un piccolo paesino di montagna coprotagonista dell’intera vicenda (o meglio: “un piccolo angolo di paradiso, che custodisce solo due vie e tre cognomi”), ed è proprio lì che incontra Irene, appena trasferitasi da Torino. Tra i due è subito amore e la loro, è l’estate più bella che potessero mai immaginare. Il loro amore nasce e cresce dentro lunghe passeggiate nel bosco, dentro casette costruite sopra gli alberi, dentro le feste di paese e si rafforza tra i libri, che accompagnano per mano i due protagonisti durante l’intera vicenda. Con la fine dell’estate però, Irene sparisce e lascia Andrea con una tristezza difficile da accettare. Ma quando Irene ritorna, Andrea capisce che il suo allontanamento è solo colpa della natura, che ha scelto proprio loro due per una prova difficilissima.

Ma “certe cose non muoiono mai davvero: si nascondono soltanto per poi rifiorire al momento giusto”.

Il libro è ben scritto, scorre bene: non ci sono frasi lunghe e si fa buon uso della punteggiatura. Una cosa che riesce bene all’autore è quella di non abbandonare per la strada nessun personaggio: le figure che vediamo all’inizio, vengono accompagnate fino all’ultima pagina, senza nessuna eccezione. Da elogiare è anche la descrizione della natura, che fa da terza protagonista, silenziosa ma sempre presente: sin dalle prime pagine, si viene totalmente immersi in quella che è Nosellari, nei suoi profumi, nei suoi suoni e nelle sue voci, descritti tutti magistralmente in uno dei primi capitoli a lei totalmente dedicato.

Bello lo studio della copertina: semplice ma d’impatto.

Insomma: esordio promosso a pieni voti: non vi resta che leggerlo!

 

Veronica Tati

 

 

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