Cosa è successo la settimana appena passata nel mondo:
-Almeno 41 vittime e oltre 2000 feriti: questo il bilancio delle forti scosse di terremoto che hanno colpito il sud-ovest del Giappone. La prima scossa, di magnitudo 6.5, era stata registrata nella notte tra giovedì e venerdì. Le autorità locali temono altre scosse.
-Proteste in Macedonia contro la decisione del presidente Gjorge Ivanov di fermare tutti i processi contro i politici del paese e per indire nuove elezioni parlamentari. Il presidente aveva motivato la sua decisione come un atto necessario al processo di riconciliazione nazionale.
-Un’esplosione su un bus di linea a Gerusalemme ha provocato decine di ferite. Le autorità locali non escludono che si possa trattare di un attacco terroristico.
-Due soldati sarebbero rimasti uccisi e quasi 50 persone ferite nell’esplosione di un’autobomba a Hani, nel sud-est della Turchia. La zona è teatro di scontri fra Pkk e forze governative.
–Volodymyr Groysman è il nuovo primo ministro ucraino. Il nuovo capo del governo succede a Arseni Iatseniuk, dimessosi domenica 10 aprile, al termine di una lunga crisi di governo.
-Rimandati i colloqui di pace sul conflitto in Yemen previsti per il 18 aprile in Kuwait. La causa dell’annullamento sarebbe da imputare ai continui scontri tra ribelli e Arabia Saudita e alle accuse reciproche di aver violato il cessate il fuoco.
-Circa 400 migranti dispersi in un naufragio a largo delle coste libiche.La Bbc Arabic parla “di quattro imbarcazioni sfasciate”.
-La Camera dei deputati brasiliana ha dato il via al procedimento di impeachment nei confronti della presidente Dilma Rousseff. Il mandato della Rousseff sarebbe dovuto terminare nel 2018.
-Sale a 350 morti il bilancio provvisorio del terremoto in Ecuador. Il violento terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la zona costiera centrale del Paese, a circa 170 chilometri dalla capitale Quito.
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