LIVORNO – Nell’ambito del contest Obiettivo Livorno – Scatta la città: Scorci di Vita Livornese, l’Associazione Uni Info News si è prefissata tra gli “obiettivi” quello di far conoscere da un punto di vista artistico tutti i partecipanti, così che coloro che ci seguano possano dare uno sguardo all’artista che è dentro ognuno di loro.
Il settimo che intervistiamo a Tiziano Biagi, che ringraziamo calorosamente per le risposte e a cui auguriamo un forte in bocca al lupo!
Quando fai una foto cosa provi?
Un emozione. Se davanti al soggetto da fotografare non mi arriva niente, spengo la macchina e magari riprovo in un altro momento.
Preferisci come soggetti le persone o i paesaggi? Perché?
In genere preferisco lo still life perché mi piace stare in silenzio davanti al soggetto. Mi piace far scorrere nella mia mente il mio “film”, le mie immagini che vorrei riproporre. Quelle idee che mi emozionano. Quando sento un qualcosa sono già soddisfatto. Se poi lo scatto riesce bene… Tanto meglio !
Propendi più per una macchina analogica o digitale? Quali pensi siano i vantaggi e gli svantaggi?
Preferisco il digitale per ovvie comodità, ma il fascino dell’analogico è impareggiabile. E’ come stare ascoltare una persona anziana.. sarà pure lenta e impacciata ma di sicuro puoi solo tranne esperienza e sicurezza.
Pensi che Livorno sia una città culturalmente attiva? E con una certa attenzione per l’ambito fotografico?
Livorno ha le sue perle ed i suoi momenti di attività, scoraggiata forse da un pubblico poco partecipe.
Cosa ne pensi dell’uso che si fa quotidianamente dei social per pubblicizzare o pubblicare le fotografie? Che ne pensi di Instagram?
Ormai scattare foto è diventato semplice e pratico. E se da una parte è comodo e veloce da quell’altra c’è il pericolo di scivolare nella “svalutazione” della fotografia stessa. Voglio dire che se su un social vedo caricate 100 foto tutte assieme, difficilmente arrivo fino all’ultima. Instagram è un ottimo divulgatore di immagini ma secondo me andrebbe usato con cautela per i motivi appena detti.
Per te scattare le foto è più una questione “tecnica” o di impulso?
La foto è un momento. Un istante. E quell’istante che ti fa premere il pulsante della tua macchina dettato solo dall’emozione. Dopo quel momento entro in gioco la tecnica ma sul podio al primo posto, c’è lui..l’impulso.
Livorno offre sia paesaggi suggestivi che scenari tipici di una città come tante altre, alcuni anche con sfumature ricche di decadenza. Sei più attratto dai primi o dai secondi?
Beh, sono entrambi soggetti di riflessione e pieni di un suo fascino.. Non so quale dei due sia più intrigante..
Qualora tu dovessi arrivare tra i dieci selezionati per la votazione finale del Contest, cosa rappresenterebbe per te il laboratorio fotografico indetto dal comune?
Nel caso dovessi arrivare tra i primi dieci, sarebbe per me una imperdibile occasione per “respirare” la foto fotografia a 360 gradi.
Cosa ti ha spinto a prendere parte al nostro Contest Fotografico?
Una casualità. Adoro la casualità, tutto in ordine .. dentro il suo caos!
Matteo Taccola
e
Claudio Fedele
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