LIVORNO – Nell’ambito del contest Obiettivo Livorno – Scatta la città: Scorci di Vita Livornese, l’Associazione Uni Info News si è prefissata tra gli “obiettivi” quello di far conoscere da un punto di vista artistico tutti i partecipanti, così che coloro che ci seguano possano dare uno sguardo all’artista che è dentro ognuno di loro.
Oggi intervistiamo Andrea Dani, che ringraziamo calorosamente per le risposte e a cui auguriamo un forte in bocca al lupo!
Quando fai una foto cosa provi?
Molte volte esco con l’intento di fare determinate fotografie, già impresse nella mia mente, altre volte capita il colpo di fortuna, la situazione giusta nel momento giusto con la luce giusta… ecco in tutte queste circostanze una volta fatta “quella” foto la sensazione è quella di aver trovato un piccolo tesoro, come il cercatore d’oro che trova la sua pepita, così sono io…. Soddisfatto ed emozionato perché nel mio sacchetto (ovvero nella macchina fotografica) ho il mio piccolo tesoro pronto a essere scoperto a casa, gustato, ripulito e sistemato.
Preferisci come soggetti le persone o i paesaggi? Perché?
Ho un blog in cui dal 5 luglio del 2011 ogni giorno (e ripeto ogni singolo giorno) pubblico una fotografia di Livorno sempre diversa per cui è evidente che sono i paesaggi e soprattutto la mia città il mio soggetto principale e dove il nostro mare è presente nella maggior parte di esse… ritengo “il mare” fonte inesauribile di ispirazione, un rifugio e cibo per la mia mente.
Come è facilmente intuibile guardando le mie foto, molto spesso però cerco di inserire persone o personaggi nel contesto per dare più vita alla fotografia stessa, darle un significato, darle dinamicità, e non rendere il paesaggio una mera cartolina fine a se stessa, anche se questo non è facile.
Propendi più per una macchina analogica o digitale ? Quali pensi siano i vantaggi e gli svantaggi?
Dopo un periodo in adolescenza in cui ho imparato i primi rudimenti della fotografia analogica con una vecchia Praktica con obiettivo fisso (che rubavo a mia sorella) mi sono convertito inevitabilmente al digitale. Nel 2003 infatti ho comprato la mia prima bridge e da quel giorno non ho praticamente più smesso di scattare… poi è arrivata la prima reflex, il parco ottiche è cominciato a crescere… ma tutto esclusivamente digitale. I vantaggi sono arcinoti e non li sto certo ad elencare, mentre non trovo svantaggi nello scattare in digitale.
Nonostante ciò vedo con ammirazione e un pizzico di invidia coloro che nel loro bagaglio tecnico hanno esperienza e dimestichezza con l’analogico.
Pensi che Livorno sia una città culturalmente attiva? E con una certa attenzione per l’ambito fotografico?
La nostra città, nel suo piccolo, pullula di attività culturali… ultimamente ho avuto l’opportunità di partecipare, grazie alle mie fotografie, a esposizioni, spettacoli, mostre e avvenimenti che mi hanno permesso di capire quanto viva sia la nostra città… siamo un popolo di pittori, di poeti, di musicisti… e di fotografi.
Rispetto agli anni passati a mio avviso qualcosa si sta muovendo… nei vari circoli, nelle cantine, nei teatri o nei pub ogni sera se vuoi puoi trovare esposizioni, incontri, jam session di qualità… e l’altissima diffusione di immagini fotografiche ha smosso anche le istituzioni programmando eventi importanti, uno su tutti il progetto “Di Terra e di Mare” dove per più di otto mesi la fotografia diventa la protagonista principale con esposizioni, workshop, incontri e dibattiti (a cui ho già avuto il piacere di assistere). Davvero una bella iniziativa.
Cosa ne pensi dell’uso che si fa quotidianamente dei social per pubblicizzare o pubblicare le fotografie? Che ne pensi di Instagram?
L’uso dei social per la pubblicazione e la divulgazione di fotografie a mio avviso è fondamentale… tramite il mio blog (www.livornot.it) dove ho più di 3.500 followers, ho avuto l’opportunità di far conoscere la nostra città a persone di ogni parte del mondo (mi seguono dagli States, dalla Russia, dall’Australia) che spesso esprimono la loro meraviglia e lo stupore per le bellezze di questa città così poco conosciuta… tramite la mia pagina Facebook “Livornot by Andrea Dani” invece (dove mi seguono in più di 3100 persone) ho avuto l’opportunità di far vedere le mie fotografie a amici, parenti e concittadini… dandomi l’opportunità di conoscere persone che mi hanno coinvolto in mostre, eventi, esposizioni con grandi soddisfazioni personali.
Ribadisco quindi il concetto che fotografia e social è un binomio imprescindibile…
Per un fatto di scelta personale (e soprattutto per mancanza di tempo) ho deciso di focalizzarmi però solo sul mio blog e sulla mia pagina facebook non avendo quindi un profilo su Instagram.
Per te scattare le foto è più una questione “tecnica” o di impulso?
Per fare una bella fotografia ci vuole occhio, tecnica, conoscenza del mezzo, luce giusta e sensibilità… e alcune di queste cose o ce l’hai o difficilmente ti saranno insegnate… poi ci può stare il colpo di fortuna, il trovarsi al posto giusto a momento giusto…
Dovrei aggiungere all’elenco anche la “conoscenza di software per la post produzione”, ormai condizione fondamentale per il risultato di una buona fotografia.
Livorno offre sia paesaggi suggestivi che scenari tipici di una città come tante altre, alcuni anche con sfumature ricche di decadenza. Sei più affascinato dai primi o dai secondi?
Le mie fotografie ritraggono essenzialmente il bello della nostra città, a volte anche dove il bello non c’è… i tramonti, le mareggiate, la nostra costa, la nostra città vuota all’alba, le cantine, i fossi, il porto … voglio che quando qualcuno osserva le mie foto rimanga innamorato di Livorno.
Mi sento come il bambino che, anche se con mille difetti, disegna sua madre una bellissima mamma… la più bella di tutte. Ecco io mi sento così, come quel bambino. Mi rendo conto dei mille difetti che ha questa città, il degrado, la trascuratezza e l’abbandono di alcuni quartieri, ma non riesco a non amarla ed è per questo ritraggo solo il meglio.
Qualora tu dovessi arrivare tra i dieci selezionate per la votazione finale del Contest, cosa rappresenterebbe per te il laboratorio fotografico indetto dal comune?
Sarebbe un bellissimo traguardo, un opportunità unica, il modo di poter fare e dare qualcosa alla mia città, crescere professionalmente (anche se non sono fotografo professionista), conoscere, imparare, condividere, sentirmi parte di qualcosa che crea.
Cosa ti ha spinto a prendere parte al nostro Contest Fotografico?
Mi è piaciuto il tema … “Scorci di vita livornese”… cogliere la città labronica nella sua più umile sincerità, lontana dai luoghi comuni e dalle solite rappresentazione di sempre, perché per certi versi noi livornesi siamo davvero unici.
E poi devo essere schietto e sincero?… mi ha spinto a partecipare il premio per il primo posto… io ci provo
Matteo Taccola
e
Claudio Fedele
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