SOLD OUT AL TEATRO GOLDONI PER LA PRIMA DEL NABUCCO
Era il 9 marzo del 1842 quando il Nabucco di Giuseppe Verdi debuttava per la prima volta alla Scala di Milano, ed oggi come allora riesce a riscuotere un gran successo di pubblico e a commuovere gli animi con le sue struggenti arie. Il Teatro Goldoni di Livorno ha voluto inaugurare la stagione della lirica proprio con questa intramontabile opera, da sempre molto amata dal popolo labronico, proponendola in doppio turno venerdì 24 e domenica 26 novembre, dopo una lunga assenza dal palcoscenico goldoniano durata oltre un secolo (è stata infatti del 1888 l’ultima rappresentazione del Nabucco al Goldoni).
Il drammatico scontro tra Ebrei e Babilonesi, guidati dal terribile re Nabucodonosor, si è consumato più appassionante che mai grazie alle potenti interpretazioni del soprano greco Dimitra Theodossiou, che ricopriva in ruolo di Abigaille e del mezzo soprano romagnolo Laura Brioli, che vestiva i panni della coraggiosa Fenena. Il consueto triangolo amoroso, presente anche in questo dramma dal sapore antico e mediorientale prevede come protagonista maschile il temerario Ismaele, carceriere e poi amante della bella Fenena, incarnato da Giuseppe Raimondo, il quale insieme a Federico Bulletti (Abdalo) ed Alessandro Ceccarini (il gran sacerdote di Belo), ha affrontato vari percorsi formativi all’interno dell’Opera Studio.
Unica nota dolente: le scenografie, eccessivamente parche e modeste per un’opera colossale come il Nabucco.
Probabilmente la Cooperativa Francesco Tamagno di Torino ha preferito ridurre all’essenziale gli apparati decorativi per dare ulteriore risalto alla narrazione, in tal caso la scelta è da rispettare, pur non condividendola; apprezzabili, al contrario, i costumi forniti dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
In conclusione, merita una menzione speciale la calorosissima risposta del pubblico labronico all’opera, con un tutto esaurito che può solo rendere orgoglio al Teatro Goldoni.