Oggi si eleggerà il dodicesimo presidente della Repubblica con la maggioranza assoluta dei Grandi Elettori.
Il sostegno pluripartitico a Mattarella, fa parlare di elezione certa (Sel, PD, NCD, Gal, UDC, Partiti di Centro e 6 ex M5S)
Durante lo scrutinio è stato possibile notare che ogni gruppo ha utilizzato delle sigle per esprimere la propria preferenza verso Mattarella.
Chi è Mattarella?
Da tempo promotore di un radicale rinnovamento della DC, dopo Tangentopoli è uno dei fautori della nascita, dalle ceneri democristiane, del PPI, poi alleato del centrosinistra e divenuto DL in vista della fusione con i DS nell’attuale Partito Democratico. In quegli anni (1993-94), Mattarella è relatore della nuova elegge elettorale, che poi porterà il suo nome (c.d. Mattarellum): una riforma resasi necessaria dopo i referendum che colpirono la precedente legge di stampo sostanzialmente proporzionale. Il nuovo meccanismo, all’opposto sostanzialmente maggioritario, è forse, nonostante alcuni profili, il sistema elettorale più felice che abbia conosciuto la nostra Repubblica. Negli anni successivi, Mattarella sarà tra i fondatori dell’Ulivo, ritornando ministro e vicepresidente del Consiglio nei Governi D’Alema. Da alcuni anni ritiratosi dalla politica attiva, nel 2011 viene eletto dal Parlamento in seduta comune giudice della Corte Costituzionale.
Senz’altro persona stimabile, la sua carriera politica è certo espressione di un cattolicesimo di centrosinistra, ma il suo nome incontra il consenso di molti anche al di fuori del suo schieramento, come dimostra l’elezione alla Consulta. Fortemente probabile un accordo su di lui: Mattarella è un cattolico (il che confermerebbe la tradizione dell’alternanza al Colle tra laici e cattolici), è relativamente giovane ed è esperto costituzionalista. La sua storia politica, coerente, illustre e pulita, può trovare il consenso di molti avversari del centrosinistra: Forza Italia, certo, ma anche il Movimento 5 Stelle. Anche tra gli “anti-Nazareno”, come SEL e i dissidenti del PD, il nome di Mattarella sembra incontrare favori, né manca il sostegno degli intellettuali: Massimo Cacciari, in queste ore, ha dichiarato di stimare il giudice costituzionale e che, se si decidesse per una sua candidatura ufficiale, potrebbe essere possibile un’elezione con così ampia convergenza di voti da intervenire ben prima del quarto scrutinio. Unica voce fuori dal coro sembra essere quella leghista. Ma forse, dati gli attuali equilibri politici, ciò può rappresentare più che altro un ulteriore vantaggio per Sergio Mattarella.
Ecco il risultato della quarta e decisiva votazione per l’elezione del presidente della Repubblica
Mattarella, 665
Imposimato, 127
Feltri, 46
Rodotà, 17
Bonino, 2
Martino, 2
Napolitano, 2
Prodi, 2
Voti dispersi, 14
Bianche, 105
Nulle, 13
Ecco il risultato della terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica
Presenti e votanti, 969
Quorum, 673
Schede bianche, 513. Nulle 27, 70 i voti dispersi.
Hanno ottenuto voti:
Imposimato, 126
Castellina, 33
Feltri, 56
Bonino, 23
Rodotà, 22
Barani, 21
Pagano, 11
Sabelli Fioretti, 8
Gualdani, 7
Guerra, 5
Guccini, 4
Manconi, 4
Mattarella, 4
Abate Russo 2
Casini, 2
Frattini, 2
Greggio, 2
Olita, 2
Razzi, 2
Soglio, 2.
Ecco i risultati della seconda votazione:
Presenti e votanti: 953
Maggioranza: 673
Imposimato, 123
Feltri, 51
Castellina, 34
Bonino, 23
Rodotà, 22
Sabelli, 14
Gualdani, 10
Pagano, 7
Versace, 6
Prodi, 5
Severino, 5
Mattarella, 4
Razzi, 4
Sangalli, 4
Greggio, 3
Guerra, 3
Messina, 3
Barani, 3
Bersani, 2
Cimmino, 2
Finocchiaro, 2
Frattini, 2
Marinetti, 2
Scognamiglio, 2
Voti dispersi, 143
Schede bianche, 531
Schede nulle, 26.