La Fondazione Teatro Goldoni si unisce al ricordo
per la scomparsa del Premio Nobel
DARIO FO
LIVORNO – Ci sarebbe tanto piaciuto averlo tra noi, al Teatro Goldoni per aprire la prossima Stagione di prosa: la sua presenza era stata lungamente caldeggiata dal Direttore generale della Fondazione Goldoni Marco Leone che l’aveva invitato avviando con lui un dialogo che è proseguito in questi mesi, ma ci ha lasciato oggi. Dario Fo sarebbe così ritornato sul palcoscenico del Goldoni dopo che era stato tra i primissimi a ricalcarlo dopo la sua riapertura: era l’11 febbraio del 2004, due settimane dopo la sua inaugurazione. Anche in quell’occasione ebbe al suo fianco la compagna di una vita, Franca Rame e volentieri li accomuniamo nel ricordo: presentarono “Anomalo Bicefalo”, una delle innumerevoli e divertenti piece teatrali in cui le sue inimitabili doti di attore e drammaturgo erano al servizio della satira politica più attuale e documentata, con esiti immancabilmente esilaranti. Fu anche quella volta se stesso, un autentico ed eterno Giullare, figura che sapeva esprimere e trasmettere al pubblico naturalmente con la profondità dei testi – grandissimi – che gli valsero il Nobel per la letteratura. “Dario Fo ci lascia una grande lezione di presenza – afferma Marco Leone – un uomo che con forza e coraggio è stato nel nostro tempo totalmente in ascolto sui temi reali, usando il proprio mestiere, il Teatro, per entrare con forza nei temi della contemporaneità”.
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