21 Novembre 2024

Al Teatro Goldoni di Livorno per la Stagione Lirica una nuova produzione con i Teatri di Pisa e Rovigo
Venerdì 10 marzo, ore 20.30 – Domenica 12, ore 16.30
MANON LESCAUT di G. Puccini
Doppio cast con acclamati interpreti pucciniani – dirige il M° Veronesi

LIVORNO TEATRO GOLDONI - 02 MARZO 2017 FOTO: TRIFILETTI / BIZZI
LIVORNO TEATRO GOLDONI – 02 MARZO 2017
FOTO: TRIFILETTI / BIZZI

LIVORNO – Sarà Manon Lescaut, l’opera della “passione disperata” in cui si rivelò nella sua compiutezza il genio del grande compositore lucchese Giacomo Puccini, a concludere venerdì 10 marzo alle ore 20.30 e domenica 12 alle ore 16.30 la stagione lirica della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno.

Opera di grande forza musicale e teatrale, Manon Lescaut torna a dieci anni di distanza sul palcoscenico livornese in un nuovo allestimento realizzato dal Goldoni e coprodotto con il Verdi di Pisa ed il Teatro Sociale di Rovigo dove l’opera andrà in tournée nelle prossime settimane (rispettivamente il 18 e 19 marzo ed il 25 e 26).


LIVORNO TEATRO GOLDONI - 02 MARZO 2017   FOTO: TRIFILETTI / BIZZI
LIVORNO TEATRO GOLDONI – 02 MARZO 2017
FOTO: TRIFILETTI / BIZZI

Il ritorno della Manon pucciniana è legata alla ricognizione sulla produzione del compositore toscano, compagno di studi e amico-rivale del labronico Mascagni, già da qualche anno intrapresa dal nostro Teatro con le proposte nelle ultime stagioni di titoli quali Bohème, Tosca e Butterfly e con l’imminente Fanciulla del West, titolo inaugurale della prossima stagione. Il nuovo allestimento vedrà il debutto sul podio del Goldoni alla guida dell’Orchestra della Toscana di Alberto Veronesi, il direttore d’orchestra affermato a livello internazionale, legato da molti decenni alla causa del compositore lucchese nonché attuale presidente del Festival Puccini di Torre del Lago; il M° Veronesi torna a Livorno a oltre 20 anni di distanza dal suo debutto nella nostra città avvenuto nel 1996 con la fortunata riproposta dell’operetta di Mascagni, quasi a ribadire il sodalizio tra il nostro Teatro e il Festival viareggino, che proprio Mascagni ebbe l’onore di inaugurare nel 1930 dirigendo una storica edizione della Bohème; nella seconda recita al Goldoni Veronesi lascerà il podio a una delle più promettenti rappresentanti della direzione d’orchestra ‘al femminile’, la lucchese Beatrice Venezi, giovane musicista in ascesa e “pucciniana” di stretta osservanza. Al loro fianco il giovane e affermato regista romano Lev Pugliese, reduce dal successo della riapertura dello storico New York City Opera con un’acclamata produzione di Tosca, che firma anche le scene ed i costumi. Pugliese, particolarmente sensibile ai nuovi linguaggi della messinscena virtuale, punterà, in questo nuovo allestimento realizzato quasi totalmente in house, su una lettura onirica e psicologica dell’opera pucciniana, partendo da quel deserto e da quella “landa desolata” in cui si conclude la vicenda, vera espressione del “deserto dell’anima” della protagonista: “In Manon vedo una forte bramosia di vita, di anelito alla libertà – spiega il regista romano – spinta da un desiderio ardente va alla ricerca di qualcosa di indefinito nel futuro. In un lungo flashback alla fine della vita che accompagna il disfacimento del suo sogno, Manon rivive il proprio vissuto contorniata da un coro “sbiadito” di anonimi e insignificanti individui, uniformati da un costume che li avvicina all’immagine di manichini piuttosto che di esseri umani”. I costumi sono realizzati nella sartoria del Teatro Goldoni da Carolina Micieli; Coro Ars Lyrica, Maestro del Coro Marco Bargagna.

Cast di grande interesse, con due acclamate interpreti pucciniane, Rachele Stanisci – che ha già

LIVORNO TEATRO GOLDONI - 02 MARZO 2017 FOTO: TRIFILETTI / BIZZI
LIVORNO TEATRO GOLDONI – 02 MARZO 2017
FOTO: TRIFILETTI / BIZZI

affrontato il ruolo del titolo in sedi prestigiose quali il Teatro Massimo di Palermo e l’Opera di Atene – e Donata D’Annunzio Lombardi, in procinto di aggiungere Manon alla galleria di altre eroine pucciniane da lei incarnate con successo, quali Mimì e Musetta della Bohème, Liù di Turandot, Suor Angelica, Magda della Rondine. Da segnalare la presenza di uno specialista pucciniano quale il tenore brasiliano Ricardo Tamura più volte applaudito protagonista al Metropolitan di New York con direttori prestigiosi quali Levine e Luisi, a cui subentrerà Danilo Formaggia da qualche anno incline ad approfondire ruoli di lirico-spinto; nella recita al Verdi di Pisa il ruolo del protagonista sarà inoltre interpretato da Gianluca Zampieri, applaudito in numerosi teatri nazionali ed internazionali. Accanto a loro l’esperto Sergio Bologna nel ruolo di Lescaut, baritono toscano già acclamato in importanti palcoscenici e a Livorno nel repertorio verdiano nelle vesti di Rigoletto e di Amonasro in Aida, a cui si alternerà il baritono coreano Leon Kim già vincitore di numerosi concorsi internazionali; il ruolo di Geronte di Ravoir sarà interpretato in entrambe le recite dal baritono Carmine Monaco d’Ambrosìa, anch’egli artista di grande esperienza ed applaudito tra l’altro nei Teatri toscani lo scorso anno quale interprete nella Vedova allegra prodotta da LTL Opera Studio; con loro giovani artisti, in gran parte legati ai progetti formativi del Teatro o espressione del nostro territorio, quali Giuseppe Raimondo, Alessandro Ceccarini, Didier Pieri, Alessandro Martinello, l’attore Fabio Vannozzi ed il soprano pugliese Lorena Zaccaria.

Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290 giovedì ore 10 – 13, venerdì e sabato ore 17 – 20, domenica dalle ore 15.30; biglietti in vendita anche nei negozi del circuito regionale Box Office o collegandosi al sito www.boxol.it. Tutte le informazioni sull’opera su www.goldoniteatro.it

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