Giornata numero 22 in Serie A in cui vincono, anzi stravincono, tanto per cambiare, Napoli e Juventus confermando la corsa a due per il titolo. Vince il bel Bologna di Donadoni, poi 5 pareggi tra cui quelli di Fiorentina e Lazio che rallentano la propria corsa, bene invece la Roma che torna alla vittoria mentre il Milan si impone per 3-0 sui cugini nerazzurri nel “Derby della Madonnina” che chiude il weekend.
TOP
3. IL FARAONE SUL TRONO DI ROMA
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’avventura giallorossa di Stephan El Shaarawy inizia nel migliore dei modi; al ritorno in Italia, dopo la parentesi francese tra le fila del Monaco, gli sono bastati 48 minuti per entrare nel cuore dei suoi nuovi tifosi e deliziarli con un colpo di tacco che vale, da solo, il prezzo del biglietto.
Meglio tardi che mai, augurandoci che sia la volta buona: Bentornato Faraone!
2. LORENZO IL MAGNIFICO
Per descrivere la parabola di Lorenzo Insigne occorrerebbe, come nei più classici romanzi di appendice, una visione generale tale da comprendere fino in fondo il personaggio nel suo insieme. In mancanza di essa, però, i 75 minuti giocati contro l’Empoli possono andar più che bene.
” ‘O scugnizz’ ” diverte e si diverte, un napoletano che tifa e gioca per il Napoli, capace di inventare, per sè e per i compagni, ogniqualvolta ha la palla fra i piedi. Gli azzurri come sempre mettono in mostra un calcio esemplare, in cui Insigne si esalta: prima mette a segno l’assist per il pareggio partenopeo e poi è geometricamente perfetto nel disegnare la traiettoria della punizione vincente che porta il risultato sul 2-1.
1. MILAN TRES BIEN
“Il Diavolo, quello spirito orgoglioso, non può tollerare di venir canzonato”
[Tommaso Moro]
No, il Milan non può sopportare la canzonatura, la vittoria nel derby manca da maggio 2014 e i nerazzurri sono davanti anche in classifica. La suggestiva cornice degli 80.000 di San Siro condita dalle solite coreografie da brividi rappresenta lo scenario perfetto per la voglia di rivalsa rossonera, che va ben oltre i semplici 3 punti.
Alex, Bacca e Niang firmano il definitivo 3-0 con cui i rossoneri sovrastano i rivali, infliggendovi una pesante punizione, in una serata dal sapore speciale in cui va praticamente tutto per il verso giusto e che regala entusiasmo ad un ambiente che da troppo tempo era inondato dalle contestazioni.
FLOP
2. L’AEREOPLANINO NON DECOLLA
Notte fonda per la Sampdoria che perde anche a Bologna; da quando Vincenzo “l’aereoplanino” Montella è subentrato a Walter Zenga, i blucerchiati hanno collezionato 7 punti in 10 partite, un andamento che relega i Doriani al quartultimo posto in classifica con solamente 4 punti di vantaggio sul Carpi.
A ciò si aggiungono le numerose cessioni pervenute durante il mercato invernale che fanno della Samp un aeroplano privato del proprio motore, con l’incubo concreto di precipitare nel baratro della retrocessione.
1.CARO MANCINI, TROVERÀ SEMPRE QUALCUNO PIÙ PURO DI LEI
“Sarri non può stare nel calcio, è una vergogna che una persona di 60 anni si comporti così, si deve solo vergognare“
Roberto Mancini ha accusato così il collega Maurizio Sarri, 12 giorni fa, a seguito della lite durante Napoli-Inter valevole per la Coppa Italia, facendo valere quell’atteggiamento British che gli è tanto caro e che non perde occasione di ostentare.
Come se non fossero bastate la brutta prestazione, le scelte di formazione sbagliate per l’ennesima volta, l’incapacità della sua squadra di segnare e di esprimere una parvenza di gioco organizzato, l’allenatore nerazzurro a fine partita ha reagito alle critiche di alcuni tifosi mostrando il “dito medio“.
Signor Mancini, secondo i suoi ideali, lei può stare nel calcio?
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