Site icon Uni Info News

Londra in Libri e Film

Londra in Libri e Film
(Parte 2)  

ATTENZIONE: Ehi! Prima di iniziare a leggere l’articolo, vuoi sapere alcuni dei film ambientati a Londra?
Leggi la prima parte del nostro articolo qui —-> Londra in Film e Libri (Parte 1)

A Londra c’è da perdersi. E non perché la tube map sia del tutto inesplicabile o il British slang non abbia nulla a che fare con l’inglese: basta una normale concezione dei colori per distinguere la Victoria dalla Piccadilly line e un First Certificate in English può benissimo trarvi d’impaccio quando vi diranno he’s a nice bloke. Ma, se almeno una volta non avete sbagliato completamente strada per finire in un pub dai tavoli appiccicaticci e il nome di un qualche animale esotico, Londra non vi ha preso sottobraccio nel vostro incostante vagare.

Una città si può vivere in molti modi: mappa alla mano, naso per aria, zainetto tecnico mono spalla, in solitaria oppure in rumorosa compagnia. Dipende tutto da dove si trova il cuore della città che volete raggiungere, che non coincide mai col city centre. Il cuore di Londra è sicuramente in qualche posto caldo, umidiccio, rumoroso, alcolico, addobbato con un horror vacui multietnico e, possibilmente, rifinito in tartan e peli di gatto.

E’ l’unica città al mondo con una tale curiosità del diverso da essersi trasformata in un large salad bowl in cui tutte le latitudini sono cucite a filo di understatement. E l’illusione di svegliarsi al centro del mondo è reale.Per questo, se avete intenzione di passare per Londra e siete a corto di Britonaggine, abbiamo creato per voi una coppia di articoli scritti a quattro mani: nel primo vi proporremo una film marathon di 7 pellicole e, nell secondo, una classifica di 7 libri, tutti a tema Londra.

Buona lettura e buona visione!

Le 7 Facce cartacee di Londra 

1) Il Richiamo del Cuculo 

Titolo Originale: The Cuckoo’s Calling

Autore: Robert Galbraith

Anno: 2013

Trama:

Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all’ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l’ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell’East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni. Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de “Il seggio vacante”. (Fonte Feltrinelli.it)

2) Nessun Dove

Titolo Originale: Neverwhere

Autore: Neil Gaiman

Anno: 1996

Trama:  

Richard è un giovane uomo d’affari, per un atto di generosità si trova catapultato lontano da una vita tranquilla e gettato in un universo che è al tempo stesso stranamente familiare e incredibilmente bizzarro. Qui incontra una ragazza di nome Porta e le persone che vogliono ucciderla. Poi un angelo che vive in un salone illuminato dalle candele, e un signore che abita sui tetti. Dovrà attraversare un ponte nella notte sulla via di Knighdbridge, dove vive il Popolo delle Fogne; c’è la Bestia nel labirinto, e si scoprono pericoli e piaceri che superano la fantasia più sfrenata. Richard troverà uno strano desiderio che lo attende. (Fonte Feltrinelli.it)

3) Questa Notte mi ha Aperto gli Occhi 

Titolo Originale: The Dwarves of Death

Autore: Jonanthan Coe

Anno: 1990

Trama: 

William è un ventenne frustrato: fa il commesso in un negozio di dischi (non è il massimo avendo in testa di fare il musicista), trova che Londra sia una città detestabile e Madeline, la sua ragazza, adora i musical e un bacio sulla guancia le sembra il limite estremo della passione. Cosa c’è che non va? C’è che William fatica a capire come gira il mondo, non ce la fa. Suona con gli Alaska Factory che gli deturpano la musica che scrive, si lascia ignorare dai camerieri ed entra in scena quando sarebbe meglio sparire. Come la sera in cui si trova davanti a un cadavere – quello del leader degli Unfortunates (un nome, un destino) – e diventa suo malgrado testimone del delitto. La caccia agli assassini lo porterà a una sorprendente scoperta, ma gli consentirà anche di ripensare alle scelte di vita compiute e di aprire finalmente gli occhi. Veloce, scanzonato e irresistibilmente british, il romanzo è preceduto da una breve introduzione nella quale Coe confessa tutto il suo amore per la musica, ed è seguito da un racconto inedito dove troviamo il protagonista del romanzo cinque anni dopo. (Fonte Feltrinelli.it)

4) Sabato 

Titolo Originale: Saturday

Autore: Ian McEwan

Anno: 2005

Trama: 

Quello che doveva essere un sabato libero dal lavoro, dopo una settimana massacrante, diventa per Henry una strada in salita, irta di ostacoli. In programma c’era una partita di squash, una visita all’anziana madre, le prove di un concerto di Theo, il figlio chitarrista, e poi la cena a base di zuppa di pesce – la specialità culinaria di Henry – una cena in cui si doveva celebrare il ritorno a casa di Daisy, la figlia che vive a Parigi, dopo sei mesi di assenza. Ma sulla levigata superficie della giornata da dedicare a tempo libero e famiglia parte un’incrinatura. Un banale incidente d’auto si trasforma nella minaccia che può distruggere tutto ciò che Henry ha di piú caro. (Fonte Feltrinelli.it)

5) Alta Fedeltà

Titolo Originale: High Fidelity

Autore: Nick Hornby

Anno: 1999

Trama: 

In una Londra irrequieta e vibrante, le avventura, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni ancora piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro, ma soprattutto molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della nuova letteratura inglese, diventato un grande successo internazionale.

6) Il Nostro Comune Amico

Titolo Originale: Our Mutual Friend

Autore: Charles Dickens

Anno: 1865

Trama:

All’imbrunire il Tamigi è livido e fangoso, e la marea si arrampica lungo i sostegni dei ponti. Nella corrente una barca rasenta chiatte, relitti e tronchi: ai remi, intabarrata in un mantello scuro, c’è una fanciulla dal volto d’angelo; a prua, un uomo con lo sguardo da avvoltoio raccoglie i cadaveri che il fiume restituisce. Cosí, con un inizio che Calvino riteneva il piú memorabile fra i già memorabili incipit di Dickens, comincia Il nostro comune amico, un romanzo che è un disperato caleidoscopio di persone e classi sociali. Fra tentati omicidi, corpi ripescati nel Tamigi, clausole legali e mucchi di lordure, si svolgono, abilmente intrecciate, le vicende del giovane Harmon, erede di un ingente patrimonio di cui non riesce a entrare in possesso, e la storia dell’avvocato Eugene. Ma è una spietata lotta di classe a dominare il romanzo che, secondo molti, rivendica a Dickens il pieno diritto di stare accanto a Shakespeare al vertice della letteratura inglese. Completano il volume una nuova introduzione e le note al testo a cura di Carlo Pagetti.

7) Fine di Una Storia

Titolo Originale: The End of Affair

Autore: Graham Green

Anno: 1955

Trama:

In una Londra distrutta dalle bombe di Hitler, vizi, compromessi, bassezze ed egoismi si mescolano all’amore. L’amore violento, quasi rabbioso di due amanti, Sara e Maurice; l’amore tiepido, non corrisposto del marito tradito; l’amore inatteso di Sara per Dio, nel quale arriva a credere contro la sua stessa volontà. Fragile e incoerente, combattuta tra l’adesione totale alla fede e la rinuncia all’uomo amato, la figura di Sara Miles si affianca ai personaggi più incisivi di Graham Green. E al di là dell’intreccio avvincente del romanzo, tipico della maniera greeniana, si schiude – oggi più che mai attuale – tutta la problematica dello scrittore: l’inafferrabile presenza del divino nel mondo e l’inquietudine dell’uomo, eternamente costretto in una condizione di contraddittorietà. (Fonte Feltrinelli.it)

Londra è così: una città capace di assumere. sempre di più con gli anni,  un fascino intramontabile, forte di una perfetta simbiosi tra passato, presente e futuro, un po’ come ogni altra grande metropoli del mondo, eppure, di lei se ne parla continuamente, quasi come una persona pronta ad imbucarsi nei pensieri della gente; anche noi infine quest’oggi, ne abbiamo parlato, e come non potevamo non farlo?! Forse, chissà, troppo o troppo poco si è detto in due miseri articoli se dovessimo dopotutto fare i conti con la sua storia, ma ciò si è fatto essenzialmente per invogliare chi non c’è stato e far riaffiorare ricordi in coloro che magari ci hanno lasciato un pezzo della propria persona (metaforicamente parlando, a meno che non siate stati ospiti di Jack lo Squartatore), dopo aver passato un anno o anche una sola settimana a Londra.

Abbiamo cercato di dare tutta una serie di titoli che spaziano dai tempi vittoriani a quelli distopici del futuro, ove Londra è immischiata nelle nebbie e vive di vicoli bui come in From Hell oppure viene descritta come una città caotica ma ricca di vita e musica; Non poteva mancare, poi, un genio come Gaiman, capace di creare una London Below. Immaginiamo poi di voltare l’angolo di una strada qualunque, sotto l’imponenza del Big Ben e di trovarci davanti i protagonisti dei romanzi di Dickens o di vagare in compagnia di Mary Poppins!

C’è magia a Londra, dietro alle vetrine e alle insegne di Harrods, c’è chi deve prendere un treno al binario nove e tre quarti, chi invece ha una missione speciale da fare per sua maestà e se state attenti, potrete anche incontrare un Re balbuziente che somiglia molto a con Colin Firth. Vi ricordate l’imponenza del Tower Bridge? Rammentate la maestosità di Trafalgar Square con i suoi quattro leoni? E che dire della piazza di Piccadilly Circus, dove proprio adesso, mentre voi leggete questo articolo, una giovane donna sta per ricevere una proposta di matrimonio sotto la statua di Eros? Non vi siete mai resi conto entrando a Westminster e avete posato i piedi sulle tombe di alcuni dei grandi autori inglesi?

Se così non fosse, speriamo di esser riusciti a farvi sentire ancora sulla vostra pelle tutte quelle “piccolezze” che hanno reso Londra una città magica, uggiosa, solare, unica, incantevole, eccessiva, ma anche intramontabile ricca di una storia e di una vitalità che ben poche altre al mondo vantano e se non ci foste mai andati speriamo di aver acceso in voi una piccola fiammella di interesse con questo articolo scritto a quattro mani capace di abbracciare la Letteratura ed il Cinema. Poiché, tanto per citare un uomo qualunque che porta il nome di Johnson:

“Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire”

Articolo ideato, scritto e curato da

Claudio Fedele e Giulia Pedonese

 

 

 

 

Exit mobile version