1 agosto 2019
Così come le nuvole che condensandosi si trasformano, si lasciano trasportare e svaniscono, così le persone arrivano, ci accompagnano e ad un tratto prendono un’altra via.
È il corso naturale della vita.
Gli uomini passano, lasciano qualcosa di sé, un’impronta vivida nella nostra memoria, una stretta netta sulla nostra mano, un velo sottile sul nostro cuore, così come le nuvole, quando, bagnandoci, lasciano su di noi una parte di loro stesse.
Oggi Livorno saluta un suo concittadino che ha deciso di continuare il suo viaggio e di scegliere la nostra città, non come meta, ma come tappa.
La nostra città, nata grazie al passaggio e alla sosta di migliaia di passanti e viaggiatori.
Il nostro, quel che un tempo era un piccolo borgo, quest’oggi saluta ancora una volta un uomo che per un periodo della sua vita ha vissuto tra i nostri vicoli, sul nostro litorale e nelle nostre piazze, riuscendo a sentirsi, anche per poco, livornese. Grazie al nostro calore solidale, Livorno, è riuscita a dare un altro caloroso abbraccio ad un amico, Sekou.
Oggi Livorno saluta un sogno, il sogno di divenire un calciatore, di essere uno studente, di diventare un lavoratore.
Una persona volenterosa, disposta a camminare per raggiungere la propria meta, disposta a varcare porte, deserti, mari e città, per costruirsi una diversità dignitosa, senza mai perdere il sorriso.
Un uomo che cammina giorno e notte, spesso oltre i soliti 100 passi, che gridano e pretendono cambiamento e libertà. Un cammino che supera barriere e confini, e che sorridendo, guarda in viso il solito nemico: la paura.
La paura di chi non sa accettare la diversità come ricchezza o arricchimento e la ripudia.
Ecco, Livorno gli ha offerto l’alternativa a questa paura. Questa città gli ha permesso di tessere nuove relazioni e di consolidare amicizie con uomini e donne sempre disposte a sorridergli e dargli coraggio.
Il coraggio di andare avanti, di ripartire, di continuare il viaggio.
Oggi Livorno saluta un livornese.
Livornese non per cittadinanza, ma perché Livorno l’ha vissuta, amata e conosciuta.
Ringraziandoti della tua passione e della tua diversità, ti salutiamo con affetto e giuriamo che continueremo ad impegnarci con gioia, umiltà e rispetto.
Grazie Sekou, Livorno te salutat.
Marco Pacini
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