La 7a giornata di Lega Pro vede il Livorno impegnato nella seconda trasferta consecutiva, contro la Giana Erminio, dopo la sconfitta di Olbia. Al Comunale di Gorgonzola si affrontano due squadre con ambizioni diverse, ma i medesimi punti in classifica; pochi i fedelissimi tifosi giunti allo stadio per sostenere gli amaranto nel consueto clima teso, dettato dalle caotiche vicende societarie.
La partita si mette bene per gli uomini di Foscarini, che in avvio trovano il vantaggio con una bella girata di Murilo che bacia il palo e si insacca alle spalle di un incolpevole Viotti. È solo il primo squillo di una partita dalle mille emozioni, con le squadre che si affrontano a viso aperto: i labronici sfiorano il pareggio con un colpo di testa di Rossini sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma a metà del primo tempo crescono i padroni di casa, che si rendono più volte pericolosi nel giro di pochi minuti. Sforzi che vengono ricompensati dal preciso diagonale di Gullit Okyere che al 28′ sigla il gol del pareggio, rimettendo in equilibrio un primo tempo che prosegue a ritmi elevati con occasioni da ambo i lati, ma senza lo spunto decisivo.
Nella ripresa il copione è lo stesso della prima frazione: pronti-via è ancora Murilo a portare in vantaggio il Livorno, approfittando di uno svarione della difesa avversaria, ma la Giana non subisce il contraccolpo psicologico e si riversa in avanti schiacciando gli amaranto che, incapaci di controllare la partita, soffrono le avanzate dei padroni di casa. Dopo qualche episodio dubbio all’interno dell’area di rigore (tocco con un braccio di Gasbarro e gol annullato a Perna), Lambrughi combina un disastro commettendo fallo da rigore che lascia i suoi compagni in 10, per via del secondo cartellino giallo nel giro di 5 minuti. Pinardi non sbaglia dal dischetto e risultato fissato sul 2-2; è ancora la Giana che in vantaggio numerico e psicologico prova a vincerla, ma complice un gol annullato (il terzo della partita) e alcuni interventi decisivi di Mazzoni e Gasbarro, la partita si conclude in pareggio.
Ancora un passo falso per il Livorno, che continua a non convincere, anche sul piano del gioco. Al di là dell’inferiorità numerica, l’atteggiamento non convince: troppo attendisti, gli amaranto sprecano un doppio vantaggio, a causa di numerosi cali di concentrazione, e non si dimostrano in grado di gestire la partita, non riuscendo mai controllarne i ritmi. Quello che doveva essere semplicemente un anno di transizione per tornare in Serie B, potrebbe essere un incubo qualora non iniziasse ad arrivare una continuità di prestazione e risultati.
Pagelle: Mazzoni 7, Morelli 6, Rossini 5.5, Lambrughi 4, Gasbarro 6.5, Marchi 5, Luci 5 (dal 46′ Giandonato 6), Ferchichi 5.5 (dal 77′ Toninelli sv), Venitucci 6, Maritato 5.5, Murilo 7 (dal 68′ Borghese 5.5)
Giana Erminio (3-5-2): Viotti; Perico, Montesano, Solerio; Iovine, Chiarello, Pinardi, Marotta, Augello; Bruno, Gullit Okyere.
A disp. Sanchez, Bonalumi, Rocchi, Sosio, Pinto, Greselin, Perna, Ferrari. All. Albè.
Livorno (4-3-1-2): Mazzoni; Morelli, Rossini, Lambrughi, Gasbarro; Marchi, Luci, Ferchichi; Venitucci; Maritato, Murilo.
A disp. Falcone, Toninelli, Borghese, Grillo, Raimo, Bergvold, Giandonato, Dell’Agnello, Jelenic. All.Foscarini.
Arbitro: Valiante di Salerno.
Ammoniti: Venitucci, Maritato, Marchi (L); Chiarello, Montesano (G)
Espulsi: Lambrughi.
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