<< WWE is deeply saddened by the news that Eddie Guerrero has passed away. He was found dead this morning in his hotel room in Minneapolis. Eddie is survived by his wife Vickie and daughters Shaul, 14, Sherilyn, 9, and Kaylie Marie, 3>>
Con questo breve annuncio, otto anni fa, la WWE comunicava la scomparsa del wrestler di El Paso, Eddie Guerrero. Quel pomeriggio, per milioni di fan di wrestling, divenne un pomeriggio triste e, nei volti di tutti gli adolescenti italiani, si vedeva il dispiacere e la sofferenza per aver perso qualcuno che era più di un wrestler.
La puntata di Raw successiva alla sua morte fu così una delle più toccanti e commoventi della storia della trasmissione. Ad inizio puntata, tutti i wrestler, gli arbitri e tutto il personale della WWE si trovarono in piedi sullo stage di Raw e, come tutto il pubblico dell’arena, stettero in silenzio e piansero, mentre ascoltavano i dieci rintocchi del gong per la scomparsa di Eddie. Lo stesso show, come la seguente puntata di Smackdow, divennero uno show di tributo dove, tutti i wrestler che vi parteciparono, lo fecero volontariamente per ricordare ed onorare la figura di Eddie.
Guerrero, morto a 38 anni, fino al 2001 si ritiene che abbia avuto problemi con delle sostanze illecite, anche se, come ha detto Chavo Guerrero, nipote di Eddie, da quasi quattro anni questi problemi non lo riguardavano più. Questi problemi relativi all’alcol, agli antidolorifici ed alle droghe furono sconfitti da Eddie nel 2001,grazie anche alla sua fede Cristiana. Ne è una prova che al momento dell’autopsia, fatta in seguito al suo attacco cardiaco, gli fu trovato solo la sostanza di un’aspirina.
La sua vita a 38 anni terminò, ma nella memoria dei suoi fan restarono e restano tutt’ora la sua forte personalità nel ring e fuori dal
Collegandomi così alla falsa notizia circolata recentemente in rete, riportata da alcuni siti italiani, che riguardava il fatto che Eddie fosse ancora in vita e che la sua morte fosse stata solamente una grande storyline, anche io, come è stato detto dalla fonte inglese, kayfabenews, scrivo:
“ci piacerebbe molto che questa storia fosse vera”
Paolo Gambacciani
@paologamba10