La musica è pericolosa, come lo sono tutte le cose profondamente belle: ci cambiano, a volte ci ammaliano di bellezza, come gli innamoramenti adolescenziali… come pericolosi possono essere i nostri incontri con quella bellezza che ha la forza di cambiarci dentro.
Lo disse Fellini, nel senso che la musica, l’intreccio di note e sentimenti, lo colpiva sempre così nel profondo da emozionarlo e commuoverlo. Con questo aneddoto Piovani comincia a raccontare una giornata assieme al regista romano, mentre musicava un suo film e di come Fellini amasse ascoltare il pianista mentre si muoveva sulla tastiera. Piovani, in due ore che sono sembrate volare, racconta quindi, come un cantastorie, alcune sue uniche esperienze, vissute assieme a tanti dei più grandi artisti italiani degli ultimi decenni.
Egli, premio Oscar per la colonna sonora della Vita è Bella di Roberto Benigni, ha lavorato, musicandone i film, con
Poi, durante l’esibizione, dopo aver arricchito lo spettatore con le sue parole ed averlo intrattenuto con una vena finemente ironica, lo ipnotizza mettendosi al pianoforte, e suonando. Le dita che corrono sui tasti compongono la musica dei suoi film e arrangiano sinfonie che hanno contribuito alla sua formazione e alla sua storia personale.
Il successo della serata è stato possibile anche grazie alla gradevolezza della scenografia e delle luci, realizzate rispettivamente da Mauro Banella e Danilo Facco. Con un bel mix di colori sullo stage del Teatro Goldoni è stato quindi possibile sdoganare “la classicità” delle composizioni, rendendo l’opera maggiormente adatta al grande pubblico. Per facilitare l’ascolto dello spettatore, inoltre, dietro ai musicisti, sono state proiettate le immagini delle locandine dei film per cui Nicola Piovani ha composto la colonna sonora.
Il Teatro Goldoni è gremito ed entusiasta per lo spettacolo di uno dei compositori più talentuosi degli ultimi anni.
Piovani, però, in questo suo racconto di parole e musica, non ha dubbi su chi vinca, ed è lui stesso a dircelo con l’ultimo verso della sua canzone Quanto t’ho amato: nell’amor le parole non contano, conta la musica…
Lamberto Frontera
Paolo Gambacciani