La Juventus ferma il Real e i giochi per la qualificazione si riaprono
Alessio Nicolosi
Serviva la partita perfetta per battere il Real, come nel 2003, purtroppo non lo è stata ma ci è mancato poco. La sconfitta a Madrid gridava ancora vendetta e la bolgia bianconera è pronta ad accogliere i blancos guidati da CR7 soprannominato dai tifosi il piscinero (il tuffatore). Conte ha salvato quanto fatto di buono nella partita precedente e si affida nuovamente alla difesa 4 mentre davanti ripone le sue speranze (e così il popolo juventino) nel tridente Tevez Llorente Marchisio. Ancelotti dall’altra parte si affida ai soliti noti e i pericoli più grandi provengono dalle fasce, dalla micidiale coppia Ronaldo – Bale. Il big match inizia con una Juve subito arrembante ma il primo brivido lo crea al 10′ minuto CR7 con un tiro/cross angolato che termina di poco a lato. È solo un evento circoscritto perché infatti è la Juventus a dominare la partita, Ancelotti a causa delle critiche sul suo Real ha disposto una mediana che fosse più capace di coprire che di offendere mentre la cintura a centrocampo di Conte è strutturata in modo tale da essere il motore della squadra, capace di pressare, impostare il gioco e recuperare i palloni persi per dare continuità all’attacco. Così si susseguono varie occasioni per i padroni di casa: la prima avviene su cross di Pogba, Pepe pasticcia, si avventa Marchisio ma Marcelo e Casillas chiudono bene mentre è al 28′ che che la Juve crea l’occasione più grande. Su contropiede, Tevez dalla fascia sinistra crossa in area, Marchisio colpisce di testa a botta sicura, lo Stadium è già in piedi ad esultare ma l’urlo di gioia rimane strozzato in gola perché Casillas compie un miracolo parando con il piede ma l’urlo è solo rimandato. Solo rimandato perché al 40′ Tevez pesca in area Pogba che viene steso da Varane, Webb non ha dubbi e indica il dischetto. Come usa dire nel calcio ”difensore scivoloso, difensore pericoloso” e il penalty è sacrosanto. Dagli undici metri si presenta Vidal che trasforma piazzando la sfera nel sette, niente da fare per san Iker. A inizio ripresa il Real sembra aumentare l’intensità del gioco ma i torinesi sembrano non correre rischi, almeno fino al 52′ quando uno sciaguratissimo retropassaggio di Caceres viene intercettato, finisce sui piedi di Ronaldo, proprio lui che subissato dai fischi non aspettava altro e segna il pareggio. Fino al 52′ la Juventus aveva fatto la partita perfetta e ancora una volta vede sciupare tutto per una malaugurata disattenzione difensiva. I bianconeri subito il gol sembrano perdere convinzione e lasciano terreno alle merengues e poco dopo Xabi Alonso fa partire un siluro dalla distanza che si stampa sulla traversa. La Juve è ancora frastornata dall’errore dell’uruguagio ma ci prova e Pogba crossa rasoterra, Marchisio tocca, Casillas respinge, ci riprova sulla ribattuta ma Pepe salva sulla linea. I bianconeri si scoprono alla ricerca del vantaggio ma si espongono alle ripartenze del Real, errore che non viene perdonato da Bale, mr 100 milioni, che trafigge Buffon facendo calare il gelo allo Stadium. Conte capisce che il momento è cruciale poiché la squadra si sta disunendo e scuote i suoi ragazzi che lo ripagano subito infatti al 66′ Caceres si scrolla di dosso lo sciagurato errore e crossa trovando l’incornata di Llorente che agguanta di forza il pareggio. Segna anche a Torino el rey leon, 7′ centro contro il Real Madrid. Entrambe le squadre si allungano e cercano il gol decisivo, prima Benzema che non trova lo specchio e poi Tevez, uno degli ultimi sussulti della partita, che tira da fuori area ma Casillas ci mette la mano. La partita termina 2-2 e resta un po’ di rammarico per la Vecchia Signora che ancora una volta meritava qualcosa in più ma il risultato più importante della serata è senz’altro quello del Copenaghen che batte 1 a 0 il Galatasaray. La Juve in questo modo è padrona del suo destino, se il Real vince col Galatasaray e i bianconeri col Copenaghen potrebbe allora bastare un pareggio nel catino infernale che li attenderà a Istanbul. Stavolta la dea bendata sembra aver arriso ai bianconeri che devono scendere in campo nella prossima partita ancora con questo piglio sapendo che con due vittorie si saluta tutti e si vola tra le grandi agli ottavi.
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