Nel 2014 la Serie A parte col botto, durante l’anticipo serale finalmente si sfidano Juventus e Roma ed è dalla pausa natalizia che non si parla d’altro. Si sfidano la prima contro la seconda, il miglior attacco contro la miglior difesa, la Juve dei record contro una Roma ancora imbattuta. Lo Juventus Stadium è gremito in attesa del verdetto finale: un pari non serve a nessuno, se vince la Roma blocca la fuga dei bianconeri ma se quest’ultimi vincono, si portano a più 8 dalla diretta inseguitrice. Rizzoli da il fischio di inizio e la Roma parte in maniera aggressiva tanto da spaventare i padroni di casa che già al 7′ minuto, a causa di un disimpegno errato, danno il la a un tremendo contropiede sventato con un’uscita coraggiosa di Buffon. Ma è sliding doors, infatti dieci minuti più tardi Lichstainer dalla fascia pesca in area Tevez che con un tocco di fino mette Vidal a tu per tu col portiere e apre le marcature. I bianconeri ottenuto il vantaggio si abbassano e la Roma ne approfitta ma non riesce a pungere, prima con un tiro velenoso di Pjanic e poi sempre da fuori area con Dodò. I torinesi vengono schiacciati dalla Roma e allora Conte suona la carica così i suoi ragazzi crescono di ritmo e cercano di legittimare il vantaggio al 37′ con Tevez e al 39′ con un bel tiro di Llorente che sfiora la traversa. Il secondo tempo si apre con una punizione di Pirlo che invece di provare il tiro, crossa e trova Bonucci, che perso dalla marcatura di Castan, buca De Santis e segna il 2 a 0. Garcia cerca di tenere vivo il match e mischia le carte facendo entrare Destro e Torosidis per Pjanic e Dodò mentre Conte risponde con il cambio forzato Vucinic per Tevez. I giallo rossi cercano di far girare palla e chiudono la Juve nella propria area ma sebbene sia all’angolo non concede spazi e si limita ad aspettare il momento propizio per ripartire. La banda conte per liberarsi dal pressing avversario sfrutta le fasce e lo fa con Chiellini al minuto 74 ma giunto sul fondo subisce un entrata killer da De Rossi e Rizzoli non può far altro che estrarre il cartellino rosso. Sulla stessa punizione crossa Pirlo, Chiellini fa da torre ma nella mischia sulla linea di porta Castan, dimenticatosi che non si gioca a pallavolo, salta col braccio proteso verso l’alto e stoppa il pallone. L’episodio non sfugge alla quaterna arbitrale e viene anch’esso espulso concedendo il rigore ai padroni di casa, sul dischetto si presenta l’ex Vucinic che spiazza De Santis e segna il 3 a 0. Con un passivo così pesante è notte fonda per la Roma che come beffa finale, rimasta in nove uomini, subisce il torello bianconero fino a che l’arbitro coi classici tre fischi pone fine alla partita. La Roma era giunta a Torino per accorciare le distanze ma la Juventus si è dimostrata ancora una volta implacabile e con un sonoro 3 a 0 si porta a più otto, è vero che manca ancora tutto il girone di ritorno e tutto può succedere ma il rullino di marcia della banda Conte sembra inarrestabile e l’impressione avuta è che con questa ennesima vittoria, la decima di fila, abbia dato una mazzata al campionato.
Alessio Nicolosi
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