Nella settima giornata di campionato lo Juventus Stadium accoglie la super sfida Juventus – Milan anche se di super al momento ha ben poco. I bianconeri sono reduci dallo sfortunato e quantomai scellerato pareggio coi turchi del Galatasaray mentre i milanesi stanziano ancora nella metà destra della classifica.
L’arbitro da il fischio di inizio e va in scena il solito copione visto fin troppe volte per i poveri tifosi torinesi, dopo nemmeno 20 secondi un tiraccio di Nocerino finisce sui piedi di Muntari che fortunosamente beffa Buffon, neanche un giro di orologio e i padroni di casa sono già costretti a rincorrere. Stavolta però sembra non essere necessario attendere l’intervallo per la classica strigliata di Conte perché i suoi ragazzi reagiscono subito in maniera veemente e allora poco dopo Quagliarella si divora una straordinaria occasione e successivamente Chiellini e Asamoah impegnano Abbiati. Al 15′ Tevez scatta verso l’area di rigore ma subisce un fallo a dir poco dubbio e il direttore di gara concede la punizione. A tirarla si presenta l’ex della partita, Andrea Pirlo, che sebbene non calci benissimo trafigge ugualmente il portiere rossonero e riporta in pareggio la partita.
I padroni di casa dopo 15 minuti di fuoco abbassano un po’ i ritmi ma il Milan pur mantenendo un timido pressing non è capace di uscire dalla sua metà campo e di rendersi insidioso. La partita sembra così scemare verso la fine della prima metà di gioco e l’unica emozione per lo Stadium avviene quando il numero 10 bianconero reclama un probabile rigore su un contatto al limite con Constant.
Il secondo tempo si apre coi botti perché al 50′ su un corner per la Juve, Mexes rifila un pugno a Chiellini, sarebbe rigore ed espulsione ma l’arbitro e i suoi assistenti non lo vedono. Il Milan cerca di alzare la testa creando una buona occasione con Robinho ma Buffon è bravo a deviare in angolo.
I torinesi cercano la vittoria, intensificano il pressing e al 69′, Vidal assiste Giovinco che entra in area, mette a sedere Zapata e segna un gran gol, è vantaggio Juve. Al minuto 74 Mexes, che evidentemente non vedeva l’ora di andare a fare la doccia, commette un fallo da dietro sulla formica atomica, è già ammonito e gli costa l’espulsione. Il numero 21 si incarica della battuta e coccia la traversa ma sulla ribattuta si avventa Chiellini che col destro insacca segnando il 3 a 1. A questo punto i rossoneri sembrano limitarsi ad aspettare il triplice fischio ma su una palla persa ingenuamente da Pogba si concretizza il 3 a 2 del Milan. Muntari infatti tira da fuori area e punisce nuovamente Buffon che si infuria con Bonucci reo di aver deviato sensibilmente la battuta a rete confermandosi anche quest’anno goleador al negativo.
Dunque una partita apparentemente in cassaforte al 90′ viene riaperta e i tifosi sono costretti a vivere in apnea i 4 minuti di recupero. Sul finire dell’ultimo giro d’orologio Zapata spedisce la palla, con un colpo di testa, alta sopra la traversa, l’arbitro fischia la fine e la Juventus si porta a meno due dalla Roma capolista. La vecchia signora si aggiudica meritatamente questa sfida ma sembra giocare a sprazzi e il suo gioco non è ancora continuo come nella scorsa stagione ma rispetto alle altre partite ci sono stati segnali di miglioramento. Il Milan, dal canto suo, si ritrova a segnare due gol senza neanche sapere il perché, l’assenza di Balotelli pesa tanto ma vengono ancora commessi troppi errori in fase difensiva e la sensazione è che questa sosta giunga come una manna dal cielo per entrambe le squadre.
Alessio Nicolosi
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