Un’ Italia straordinaria demolisce i campioni in carica della Spagna con una prestazione strepitosa. Nonostante apparisse come uno scontro proibitivo gli azzurri scendono in campo agguerriti, aggredendo alti una Spagna che inizia a soffrire fin da subito collezionando interventi decisivi di De Gea, uno dopo l’altro. E così le occasioni fioccano, prima Pellè, poi la rovesciata di Giaccherini, il colpo di testa di Parolo; i tifosi non credono ai propri occhi, l’ Italia invece di soffrire e ripartire sta mettendo alle corde la Spagna che si limita ad incassare come un pugile confuso e stremato.
Le flebili speranze lasciano il posto alla convinzione che questa Italia possa davvero farcela ed è così al 33° quando su una punizione calciata da Eder, De Gea respinge maldestramente e come un
Nonostante lo sbigottimento riguardo la prestazione, il risultato non asseconda voli pindarici, la tecnica e la classe di giocatori come Iniesta o David Silva è mostruosa ed in ogni momento possono cambiare le sorti della partita. E nella ripresa la Spagna lancia qualche timido segnale di risveglio anche grazie agli ingressi di Aduriz e Vazquez che in effetti qualche momento di apprensione alla difesa azzurra lo regalano. Ma l’ Italia è ancora viva e pericolosa come un predatore che aspetta il momento giusto per dare il colpo di grazia alla sua preda. Serve il colpo del ko perché coi minuti la Spagna inizia a crescere e allora ci prova Pellè che con un tacco lancia Eder libero di involarsi a rete ma davanti a De Gea spreca un’occasione colossale. l’1 a o sta
Ma al 90° gli azzurri tentano la sortita, Insigne con un lancio lungo pesca Darmian che entra in area, appoggia su Pellè che, in fotocopia al gol realizzato contro il Belgio, calcia di prepotenza mettendo a segno il colpo del ko. Mancano appena un paio di minuti ma ormai sugli spalti ed in campo è esplosa la festa ed il cronometro è una pura formalità.
L’ Italia operaia, tutto cuore e polmoni, batte 2 a 0 le stelle della Spagna, un risultato storico se pensiamo che era più di 20 anni che non li battevamo. Ma la cosa più importante è che oltre al
Adesso il tabellone, impietoso, dopo la Spagna ci regala la partita per eccellenza: Italia – Germania. Solo a pronunciarla sento i brividi sulla schiena, anche questo sulla carta si presenta come uno scontro proibitivo. Ma chissà.
E infondo sognare non costa nulla.
Alessio Nicolosi