N.b Quando utilizzerò la parola “libraio” mi riferirò a librai veri e propri: a librai di catena o di librerie indipendenti e non a librai di librerie centralizzate.
Cliente x:” Ce l’hai questo?” e ti viene spiattellato il cellulare davanti al viso.
Libraia:” Buongiorno!”
Cliente x:” Ah sì, buongiorno! Insomma: ce l’hai o no?”
Libraia:” Controlliamo subito…Mmm, no: il libro non è giacenza ma possiamo ordinarlo!”
Cliente x:”Quanto ci vole?”
Libraia:”La reperibilità è alta, quindi circa 7-10 giorni lavorativi ma spesso ci impiegano anche meno.”
Cliente x:”No, lo piglio su Amazon allora: con du’ euro in meno, m’arriva domani mentre son seduta sur divano! Arrivederci!”
Ok.
Questo è lo scenario al quale noi librai Against Amazon assistiamo diverse volte al giorno.
Quello che ci proponiamo di fare è anche di spiegare ai nostri clienti il perché del fatto che quel determinato libro, se ordinato su Amazon, costa “du’ euro meno” e “arriva mentre sei seduta sur divano” ma molto spesso quello che riceviamo è un bell’arrivederci e grazie.
Allora mi sono prefissata di provare a spiegare questi motivi per scritto.
Sapete quali sono le spese che una libreria ha? No? Bene:
- Affitto
- Bollette varie (spazzatura, acqua, internet, telefono ecc.)
- I dipendenti (la loro assunzione, la loro assicurazione, le loro paghe, i cedolini delle loro paghe ecc.)
- Il fornitore dei libri
- Il distributore dei libri
- La resa dei libri
- Gli sconti effettuati sui libri
- e altre spese
- e altre spese
- e altre spese ancora
E sapete qual è il lavoro del libraio che c’è dietro un libro in una giornata tipo?
- In una giornata tipo, il corriere porta tra i 10/15 colli (da circa 30-40 libri ciascuno) al giorno quindi il libraio si accerta che siano arrivate tutte le scatole integre.
- Il libraio ordina le spedizioni arrivate e inizia ad aprire i colli associando a ogni collo la bolla di spedizione giusta.
- Il libraio spunta ogni singolo libro al computer e si accerta che non ne manchi nemmeno uno di quelli che dovevano esserci in quei colli.
- Il libraio controlla se tra i libri arrivati ci sono dei libri prenotati e, in caso di esito positivo, chiama il cliente per avvisarlo che il libro è arrivato.
- Il libraio guarda ogni singolo libro per capire in quale settore collocarlo e lo sistema in ordine alfabetico.
Ma…il lavoro che c’è dietro a una richiesta di un cliente è ancora diverso dal precedente? Sì!
- Il Cliente entra e chiede un titolo (spesso storpiato)
- Il libraio tramite ricerche risale al titolo giusto
- Il libraio controlla la reperibilità del titolo e se ce l’ha lo cerca e lo porta al cliente (e molto spesso il libraio ne consiglia altri 3/4 simili o comunque parla e discute con il cliente del genere letterario) e se non ce l’ha glielo ordina (così ha la possibilità di rivedere il cliente e di riparlarci)
- Il libraio, se ci riesce, fidelizza il cliente, invitandolo a tornare e/o a farsi lasciare il numero per essere avvisato di determinate promozioni o presentazioni
- e tanto altro ancora
- e tanto altro ancora
E quando un libro non vende più? Cosa si deve fare? Ehm…questa storia della resa nemmeno ve la sto a raccontare.
E dietro un ordine Amazon? Che cosa c’è? Beh, per fortuna non ci ho mai lavorato ma le cose dovrebbero andare più o meno così:
- Il cliente ordina dal proprio cellulare seduto sul divano, fissando uno schermo.
- Amazon riceve l’ordine.
- I suoi poveri Pickers (così vengono chiamati gli addetti alla ricerca oggetti prenotati nei magazzini Amazon, dall’inglese “To pick”, prendere ) corrono tra i vari scaffali ad accaparrarsi più ordini possibili (e spesso, se vengono superati i 20 secondi standard tra il prendere un oggetto e l’altro, vengono pure richiamati) per circa 8 ore al giorno.
- Il tutto viene impacchettato, sparato su di un camion (o, tra poco tempo, attaccato a dei droni) e dopo poco (se si è vicini ai magazzini Amazon, anche nel giro di 2/3 ore) un corriere vi suona: voi aprite, firmate e iniziate a leggere il vostro bel librino, “sdraiati sur divano”. Ah: a volte il corriere nemmeno vi saluta: ha troppi ordini Amazon da consegnare.
Ma sapete che cosa vi siete persi, spendendo quei 2 euro in meno e ottenendo tutto e subito?
Vi siete persi tutto quello che ci sarebbe potuto stare nel mezzo: una camminata per le strade della vostra città, per raggiungere la vostra libreria di fiducia, dove avreste trovato un libraio sorridente pronto a chiedervi come stavate e a consigliarvi non solo il libro da voi scelto ma anche altri 3/4 e avreste potuto parlare di quanto siano belli i libri cartacei e del loro profumo.
In poche parole avreste potuto passare un intero pomeriggio a sperdervi in quello che di più bello c’è al mondo:la forza delle parole.
E magari in casa vi ci faceva pure caldo…e in libreria c’era anche l’aria condizionata!
Mi permetto qui di citare il buon vecchio John Maynard Keynes dal suo “I libri costano troppo?” dove, partendo dal problema del prezzo, vengono ricostruite le dinamiche fondamentali del mercato librario.
“Posso permettermi di concludere con un piccolo consiglio di carattere generale, visto che posso ben sostenere di essere un lettore esperto, rispetto a quanti hanno imparato a leggere, ma non hanno ancora esperienza?
Un lettore dovrebbe acquisire una ampia conoscenza generale dei libri in quanto tali, per così dire. Dovrebbe avvicinarli con tutti i propri sensi; dovrebbe conoscerli al tatto e apprezzarne l’odore. Dovrebbe imparare a prenderli in mano, sfogliarne le pagine e raggiungere in pochi secondi una prima impressione intuitiva del contenuto. Dovrebbe, col tempo, averne toccato molte migliaia, almeno dieci volte di più di quelli che leggerà sul serio. Dovrebbe gettare uno sguardo sui libri come un pastore fa con le pecore, e giudicarli con l’occhiata rapida e inquisitrice del mercante di bestiame che giudica una mandria. Dovrebbe vivere con più libri di quelli che legge, con l’aura delle pagine non lette, delle quali non conosce il carattere e il contenuto generale, che gli aleggia attorno.
È questo lo scopo delle biblioteche, proprie e altrui, private e pubbliche. Ed è anche lo scopo delle buone librerie, sia di libri nuovi sia di seconda mano; ce ne sono ancora alcune, e si vorrebbe che fossero di più. Una libreria non è come un’agenzia ferroviaria, dove si va sapendo che cosa si vuole. Uno ci dovrebbe entrare incerto, vago, quasi come in un sogno, e permettere a ciò che vi trova di attrarlo liberamente, di influenzarne gli occhi. Camminare tra gli scaffali e i banconi della libreria, pescandovi come impone la curiosità, dovrebbe essere il divertimento di un pomeriggio.
Non provate timidezza o compunzione nel prendere un libro in mano. Le librerie esistono per fornirli, e i librai ne sono lieti, sapendo bene come andrà a finire. È un’abitudine da acquisire da ragazzi.”
Da buona libraia vi lascio tre consigli librosi sull’argomento:
- John Maynard Keynes – I libri costano troppo? – Ed. Laterza
- Romano Montroni – Vendere l’anima: il mestiere del libraio – Ed. Laterza
- Romano Montroni – Libraio per caso: una vita tra autori e lettori – Ed. Laterza
Veronica Tati