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Intervista a Federico Guerri, Sindaco di Mondo di Nerd

Intervista a Federico Guerri, Sindaco di Mondo di Nerd 

a cura di Beatrice Schembri e Claudio Fedele 

Introduzione

Per un appassionato di videogiochi, film tratti da libri famosi (e non) o fumetti non ci può essere niente di meglio se non intervistare il fondatore, nonché Sindaco, di una delle pagine più seguite in Facebook. Federico Guerri, ideatore di Mondo di Nerd, è riuscito, con il tempo, a imporsi nel panorama virtuale e, aspetto ancor più interessante, a fondere la sua passione per tutto ciò che traspira elementi appartenenti alla cultura pop degli ultimi anni con il teatro, la famiglia e la scrittura. Noi, quest’oggi, grazie alla collaborazione con Beatrice Schembri, abbiamo deciso di porgli qualche domanda sia per quel che riguarda il suo lavoro come amministratore di una pagina tenuta in considerazione tanto dai sottoscritti quanto da un qualunque altro essere umano che si professa di amare serie tv, comics e affini, sia per la sua vena di scrittore; non è un caso infatti, che la presente esca ad Ottobre, un mese magico per certi aspetti, dato che proprio in questi 31 giorni sale l’attesa per il Lucca Comics e si è a ridosso del Pisa Book Festival, evento interessante per la grande e piccolo editoria Toscana. Perché parliamo del Lucca Comics 2014 e del Pisa Book Festival? Perché potrete trovare Federico e altri autori interessanti per accrescere la vostra cultura in entrambi gli eventi! Vi lasciamo, dopo questa breve introduzione, alle nostre domande e alle risposte di Federico, Amministratore della Pagina Mondo di Nerd e autore del libro “24:00:00 – Una commedia romantica sulla fine del mondo” la cui uscita è imminente!

P.S. Nell’articolo troverete anche alcune immagini che Federico propone ai suoi lettori, protagonisti sono tutti quei componenti che fanno parte del pantheon nerd, come era ovvio immaginare.

Salve Federico, o forse è bene chiamarla “Sindaco”, visto che è l’amministratore della pagina, nonché Comunità,  Mondo di Nerd? Prima di iniziare con le domande, ci terremo a dirle che è un grandissimo piacere intervistarla riguardo alla sua attività di attore teatrale, scrittore e anche “proprietario” di una pagina Facebook tanto famosa!  

Il primo quesito che le pongo riguarda il teatro e il suo rapporto con questo affascinante mondo. Vorrei concentrarmi, principalmente, sull’arte dell’improvvisazione: senza svelare i trucchi del mestiere, può spiegarci come ci si prepara a una sessione? Quali sono, ad esempio, tre regole per un attore-improvvisatore? E se da una parte sembra che una mente fantasiosa sia un presupposto per un buon improvvisatore, è possibile che le attività di improvvisazione, a loro volta, offrano idee originali e stimolino la creatività che lei impiega nella scrittura di romanzi?

 Un improvvisatore deve imparare a non dire mai di no alle proposte che gli altri gli fanno in scena, deve credere nel mondo che crea affinché il pubblico possa crederci a sua volta, deve abbandonare in camerino il demone del giudizio su se stesso e divertirsi come un bambino che gioca a “facciamo che ero”. Per far questo ci si prepara su spazio, ascolto, gruppo, narrazione. La fantasia è un muscolo che abbiamo tutti, è fatta di curiosità e osservazione di quello che c’è intorno, e va allenata. In scrittura ho preso dall’improvvisazione una certa velocità e l’abbandonarmi a tantissime idee. Devo essere rigoroso, però, nel selezionare quelle che funzionano “sul momento” e quelle che possono restare stampate. 

Quanto, dal suo punto di vista, è appagante l’esperienza che uno fa nel mondo del teatro e quanto è difficile, secondo lei, oggigiorno farne parte? 

Il teatro, storicamente, è un po’ lo specchio della società. Si andava a teatro per guardare in faccia i propri difetti e riderne o per conoscere le proprie emozioni e dargli un nome (“Che cos’è Ecuba per me e io per Ecuba…”, dice Amleto). Fare teatro, e cercare di farlo bene, è una bella responsabilità, insomma, ma è, secondo me, l’esperienza più appagante che si possa avere. Fare parte del teatro è semplicissimo. Basta trovare il corso o la compagnia che fa per noi ed eccoci arrivati. Se poi parli del mondo del teatro “professionale” il discorso si fa un po’ più complesso…

Questa terza domanda è forse un po’ scontata, ma mi domandavo cosa l’ha portata a varcare la soglia del palcoscenico, quali sono i motivi che l’hanno spinta a fare e per cui lei tutt’ora fa teatro? 

 In maniera piuttosto naturale mi sono accorto che quello che sapevo fare bene era raccontare storie. Alle scuole elementari mi sceglievano per fare il presentatore, alle scuole medie e superiori scrivevo per i giornali della scuola e ne inventavo di miei e passavo tutti i pomeriggi a fare il Master a diversi gruppi per diversi giochi di ruolo e narrazione. Nel frattempo, mi sfondavo di film, libri, fumetti. Il teatro è arrivato un po’ per caso. Un mio amico (l’attore e improvvisatore Federico Stefanelli), alle scuole superiori, mi chiese se volevo scrivergli dei monologhi comici per cabaret. Gli ho detto subito di sì e abbiamo cominciato, in maniera del tutto incosciente, ad andare in giro con queste robe ingenue per i locali della Toscana. E poi, a un certo punto, abbiamo scritto un pezzo a due. Da là abbiamo conosciuto Francesco Burroni della LIIT (Lega Italiana Improvvisazione Teatrale) che è diventato nostro maestro e poi mi sono trasferito a Pisa ed è stato solo normale continuare l’esperienza sotto la guida del Fare Teatro del Verdi con Franco Farina, Luca Biagiotti e gli altri. 

Per quanto riguarda la sua attività, più volte lei sulla sua pagina ha sottolineato di essere padre, ma come si cresce una “bambina nerd”? Quali sono le storie preferite di babbo e bimba?

(Ride) Non credo di star crescendo una bambina “nerd”. Certo che sono convinto che le storie siano importanti per la crescita e, naturalmente, gli offro le mie e lei mi offre le sue. Ci piacciono molto le storie di HILDA di Luke Pearson (“mi piacciono questi libri a quadratini”, mi ha detto una volta la Cate riferendosi ai fumetti). Ci piace guardare insieme DRAGON TRAINER e i film più bambinosi di Miyazaki (Ponyo, Kiki, Totoro). Io, d’altro canto, ho cominciato ad adorare i My Little Pony.

Come e quando è nata l’idea della pagina di Mondo di Nerd? 

Mondo di Nerd è nato dopo uno spettacolo di improvvisazione, al tavolo degli hamburger e della Coca. Uno degli improvvisatori ha cominciato a parlare di come sarebbe stato bello aprire un locale nerd – con proiezioni di film anni ottanta e novanta, incontri con autori di fumetti, sessioni di giochi di ruolo e da tavolo. Io gli ho detto che sarebbe stato un successo e, tornato a casa, ho aperto l’immaginaria pagina del locale. Locale che, naturalmente, non è mai aperto. La pagina resta. 

Avrebbe mai immaginato, agli inizi, che la sua pagina Facebook potesse allargarsi così tanto da contare 70.000 fan ed essere una delle pagine più apprezzate sui social? 

Sì. Non era ancora scoppiata la “moda nerd” e la pagina era, assieme a Lega Nerd, più o meno l’unica di Facebook. Però sono convinto che ci sia la necessità di belle storie, che la gente le cerchi. Belle storie rendono bello il mondo perché il mondo cerca in tutti i modi di diventare le più belle storie che ha. I cittadini, piano piano, mi hanno seguito. C’è stata anche la fortuna che, ancora, Facebook dava visibilità alle pagine e non chiedeva pagamenti per la pubblicità delle stesse. Oggi, probabilmente, avrei nemmeno la metà dei contatti.

Arriviamo ora a parlare del suo nuovo libro : “24:00:00 – Una commedia romantica sulla fine del mondo”, quando sarà disponibile e sopratutto dove potremmo comprarlo? 

24:00:00 sta già viaggiando verso i 96 fortunati che hanno richiesto la copia anteprima. Per tutti gli altri sarà disponibile, in e-book, dal 5 Novembre e, poi, al Pisa Book Festival dal 7 al 9 Novembre. In seguito, partirà la distribuzione e lo troverete in libreria. 

J.K. Rowling, tanto per nominare una nota “santa nerd”, ha avuto l’ispirazione per la saga di HP in treno guardando dal finestrino mucche al pascolo; il primo libro, portato a termine dopo varie vicissitudini, è stato rifiutato da parecchi editori prima di essere pubblicato. Le sue fatiche letterarie sono state altrettanto pittoresche? 

A me le idee per libri e drammaturgie vengono ovunque. Molte mi vengono in auto, mentre mi sposto da un lato all’altro della Toscana per andare a far laboratori teatrali. Parto da un’immagine o da un piccolo elemento di trama e, tra un Autogrill e l’altro, ci gioco e ribalto tutto. Non appunto mai niente. Se un’idea deve restare, resta. 

Ha qualche aneddoto da condividere con i lettori e il pubblico?

Oh, Mon Dieu. Non lo so. Questa è un po’ come quando, alle feste, scoprono che fai teatro o scrivi e ti chiedono: “Ah, allora recitaci qualcosa. Raccontaci una storia”. Il tema libero è il più difficile. Ultimamente ho scoperto che Oscar Wilde, in gioventù, frequentava una ragazza che poi gli fu rubata da Bram Stoker, l’autore di Dracula. Ieri una ragazzina sui 16 mi ha fermato per strada e mi ha detto: “Ma te… Te sei quello scemo che presentava il Pisa Cusplay! Sei un grande!” e ho trovato buffo il mio essere fiero di essere “scemo”. Non lo so, davvero. 

Il tema “fine del mondo” è stato trattato svariate volte e sotto diversi punti di vista: come prevenire l’apocalisse, cosa accade dopo la fine dell’egemonia umana sulla Terra, epidemie zombie, le profezie Maya, le 10 cose da fare prima dell’ora X e così via. Può anticipare quali topoi appariranno nel tuo prossimo romanzo, senza rovinare la sorpresa? E qual è, se ne ha una, la sua storia preferita sulla fine del mondo?

Nessuno di questi. In 24:00:00 appare un conto alla rovescia nel cielo, visibile in tutto il mondo. Ed è la storia di queste (ultime?) 24 ore nelle vite di 11 personaggi. Si parla di cambi di paradigma e di croissant alla marmellata, di incidenti chimici in India e problemi di fuso orario, di leghe della verginità americane e biblioteche a Capo Nord. Le mie fini del mondo preferite sono l’inizio di “Guida Galattica per autostoppisti” di Douglas Adams, “Io sono leggenda” di Richard Matheson e, forse quella più vicina a 24:00:00, “Il Giudizio Universale” di Vittorio De Sica.

Per certi aspetti questo lavoro può avere dei rimandi alla sua opera precedente, “Questa sono io” ? 

L’ha scritto la stessa persona. La voce è quella. Per il resto, non credo. Sono due libri molto differenti. Questa sono io era Laurapretecentrico – un personaggio forte, in prima persona, nato da un monologo. 24:00:00 cambia personaggio a ogni capitolo, in terza persona, nasce da un musical che ho scritto per un laboratorio, è un coro. Dentro però, da vero nerd, ho inserito un paio di riferimenti che fanno capire che i due romanzi sono ambientati nello stesso mondo. Ma li becca solo il lettore attento.

Per questo nuovo libro si è ispirato a particolari autori? Anche legati al mondo dei film o dei fumetti? 

 Il libro è dedicato a tutti gli autori di commedie perché dentro, in un modo o nell’altro, ci sono tutti. Dalle comiche di Laurel e Hardy e di Buster Keaton a Billy Wilder e Mario Monicelli e Rob Reiner e Woody Allen e chi più ne ha. Rileggendolo ci ho visto un po’ di Nick Hornby. 

Il tutto, naturalmente, mentre manca un giorno alla possibile Apocalisse.

Quale illustratore, artista o regista sceglierebbe per “dare un volto” alle sue storie?

Dipende dall’opera. Per QUESTA SONO IO mi affiderei a tre registi, ognuno incaricato di una Laura che, forse, sarebbe pure interpretata da tre attrici nelle diverse parti del film. Virzì/Sorrentino/Tornatore. Buttala via. Con la colonna sonora degli Afterhours. Tò. In teatro, invece, andrà in scena una versione di QUESTA SONO IO a Milano, per la regia di Corrado D’Elia e con Monica Faggiani nella parte di Laura. Debutterà a fine giugno 2015. 24:00:00, invece, è una serie televisiva. E le serie televisive io le farei scrivere tutte a Joss Whedon o a Steven Moffat, quando si libera da Doctor Who. 

Arriviamo ora ad alcune domande che non possono mancare in un’intervista fatta ad un Nerd: 

“Qual è il superpotere che vorresti avere? Qual è il tuo superpotere nella vita di tutti i giorni? Qual è la tua kryptonite? Hai a disposizione una macchina del tempo, dove vai e con quale oggetto?”

Telepatia e manipolazione mentale. No, invisibilità più intangibilità. Qualcuno sostiene che io sia lo scrittore più veloce del mondo, nella vita reale. In realtà penso che il mio superpotere sia l’ubiquità. La mia kryptonite è la burocrazia, mi viene l’ansia solo ad andare a pagare un bollettino alla posta. Ah, e la superficialità e la grettezza. 

Con la macchina del tempo vado al Globe di Londra alla fine del 1500 a vedermi come Shakespeare voleva fosse messo in scena il Sogno di una Notte di Mezza Estate. E ci vado con un blocco per gli autografi.

Mondo di Nerd, la comunità – anzi il Comune –  Facebook di cui lei è Sindaco, è una pagina multiforme e vivace, che conta già oltre 70.000 cittadini: ogni giorno vengono condivisi nuovi contenuti che abbracciano varie aree della cultura pop/nerd, dai film ai videogiochi, dai fumetti alle serie tv. Visti i successi del D20 Day (in cui i fan, per un giorno, hanno lasciato che fossero i dadi a influenzare le loro scelte) e Piazza dei Cavalieri Oscuri (un cosplay a tema Batman nel centro di Pisa al quale anche il sottoscritto ha preso parte), c’è qualche iniziativa in programma per il prossimo futuro?

Sarò a Lucca Comics a fare il guastatore e ci sarà un piccolo gioco con i cittadini che dovranno trovarmi per avere copie del libro gratis. In più sto cominciando a pensare a un piccolo week-end di eventi e raduno per il prossimo anno che, forse, non coinvolgerà solo Mondo di Nerd ma anche altre comunità del genere. Non posso dire altro.

Ultima domanda: Presenterà il suo libro al prossimo Pisa Book Festival, che si svolgerà i primi di Novembre?

 La sera dell’8 Novembre, a Mixart, farò un monologo-lettura-presentazione di 24:00:00. Ci sarà il libro e una delle sue storie (quella con meno spoiler). Sarà la storia di Magnus Dahl, il bibliotecario di Capo Nord, ossessionato col trovare il nesso tra tutte le storie mai raccontate. Ci vediamo là?

Ringraziamenti

Si ringrazia sentitamente Federico Guerri, alias ideatore nonché Sindaco della Comunità di Mondo di Nerd per il tempo che ci ha concesso ed il tempismo con cui ha risposto alle nostre domande. 

Ringrazio, infine, Beatrice S. per aver collaborato con me a questa intervista, quasi tutte le domande sono nate dalla sua brillante mente nerd. A lei va il grande merito di aver reso possibile e reale questo articolo.  

Claudio Fedele

 

 

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