In vista delle elezioni per il Consiglio Regionale Uni Info News ha deciso di intervistare alcuni candidati. Oggi pubblichiamo l’intervista a Alessandra Cantini, candidata al Consiglio Regionale per Forza Italia.
Alessandra Cantini (23 anni) parla cinque lingue, ha un blog intitolato 1blondewithbrain (“una bionda con il cervello”), una laurea in Scienze Politiche e può vantare un ruolo da attrice nel film “La prima cosa bella”, di Paolo Virzì. Ma conosciamo meglio gli obiettivi e le motivazioni della sua candidatura.
Come è nata la tua passione per la politica?
Posso dire che la mia passione per la politica mi segue sin da piccola, quando guardavo con ammirazione i politici e sognavo di poter un giorno parlare come loro e dire la mia di fronte a tutta la nazione. Al liceo ero sempre schierata in prima linea per mantenere le mie posizioni, e per farlo sono sempre stata molto aggiornata. Sono entrata da sola in classe durante scioperi e autogestioni molte volte…. Nonostante il ruolo nel film di Virzì e la concreta possibilità di andare a Roma per buttarmi nella Scuola sperimentale e in diverse agenzie, studiare mi piaceva e appassionava molto di più, volevo avere una formazione completa nelle più svariate materie (economia, diritto, storia, sociologia, politica), quindi mi sono iscritta alla Cesare Alfieri, la migliore università (qui è stata creata la prima facoltà di scienze politiche in Italia, nel 1956, e ne sono usciti molti personaggi importanti). Ho indovinato la mia strada perché ho avuto molte gratificazione, ho fatto un utile e produttivo Erasmus a Bruxelles e mi sono laureata in comunicazione politica con una personalità come Marco Tarchi a ottobre scorso. Adesso sono iscritta a Relazioni internazionali, nello stesso indirizzo che a suo tempo seguì Stefano Mugnai (candidato governatore per FI ndr).
È in corso un ricambio generazionale all’interno di Forza Italia, di cui tu sei un esempio. Sei d’accordo con il modello politico renziano della “rottamazione”, da parte dei giovani, delle generazioni precedenti?
Sono parzialmente d’accordo con Renzi sulla “rottamazione”. Ripeterò quello che ho detto a proposito delle quote rosa e dei diritti civili: ognuno ha il diritto di esprimersi e partecipare allo stesso modo, ogni tipo di discriminazione è incostituzionale (quindi anche la distinzione di genere, che obbliga a dare alle donne una quota fissa di posti). Credo profondamente nel merito come valore. Se una persona è valida lo dimostra e ha maniera di farsi spazio, sia questo uomo o donna. Non si può rottamare chi ha esperienza e trovo quantomai irrispettosa l’espressione, ma dovrebbe sì essere lasciato uno spazio prioritario di espressione e di accesso ai giovani da parte di questa classe politica invecchiata sulle poltrone, che dovrebbe dignitosamente accordare merito a chi lo ha (quindi servono giovani preparati, coraggiosi e scaltri) ed esprime la forza e l’immagine del rinnovamento.
In alcune elezioni locali recenti si è verificato, all’interno dell’area di centrodestra, il sorpasso da parte della Lega Nord nei confronti di Forza Italia. Pensi che possa accadere anche in Toscana?
É innaturale e irrealistico che la Lega Nord possa sorpassare Forza Italia in Toscana: la Lega è un movimento populista nato nel Nord, in una situazione economica e geografica troppo diversa dalla nostra. Purtroppo però è successo e ciò va attribuito ai richiami populistici sul tema cardine dell’immigrazione e alla protesta che da parte della Lega investe tutto. Queste sono elezioni regionali e i toscani dovrebbero dare un voto utile alla propria regione; e questo voto utile non può andare proprio per un conflitto di ideali alla Lega, che ha da sempre sminuito la nostra bellissima, solare e insuperabile regione per la fredda Padania!
Da quando sono state istituite le Regioni, nel 1970, in Toscana hanno sempre immancabilmente vinto le forze di sinistra o centrosinistra. Pensi che questa volta tale predominio possa finire e perché dovrebbe finire?
Il predominio di sinistra dovrebbe finire perché l’elettorato dovrebbe svegliarsi dal torpore ideologico caratteristico e scegliere il bene in base ai risultati ottenuti in 45 anni dal centrosinistra, quanto questi abbiano risposto alle esigenze territoriali, agli obiettivi prefissati e alle promesse fatte agli elettori (spesso perfino ignari dei programmi, perché qua si vota col paraocchi). Disancorandosi e capendo che in sé destra e sinistra sono comunque concetti vecchi, si dovrebbe badare a fare sì che un cambiamento avvenga dando almeno la possibilità alla “destra” di dare un’aria nuova, del respiro alla regione. L’autocritica è un segno di intelligenza caratteristico dell’uomo rispetto agli animali, e come possiamo talvolta criticare la nostra coscienza, così chi ha sempre votato PD può ricredersi e dare una possibilità a Forza Italia. Se questa sbaglierà, poi tornino pure alle loro idee, almeno avranno provato a cambiare.
A pochi giorni dalla fine del mandato di Rossi, è stato sottoscritto, dagli enti locali e dalla Regione stessa, un accordo di programma in base al quale si realizzeranno importanti lavori di miglioramento del porto di Livorno. Credi che il futuro occupazionale di molto giovani livornesi possa essere garantito dal porto?
Il porto in primis dovrebbe già da tempo essere la primaria fonte occupazionale per i giovani livornesi, ma ci sono molte altre possibilità in questa città, così ricca eppure così morta di opportunità! Il porto di Livorno non dovrebbe essere solo una risorsa di questa città, ma della nazione intera, dovrebbe essere un riferimento per tutti. Crociere, navi, yacht dovrebbero passare di qua, il turismo andrebbe incentivato a partire dal porto con qualche pullman diretto sì a Firenze, Lucca etc….ma ci dovrebbe essere un percorso e una scelta apposita per la visita della nostra città che tanto ha da vantare!!! Qui si creerebbero occupazioni per giovani che parlano le lingue, guide turistiche, esperti di logistica e team leaders. Per non parlare delle attività ricavabili intorno al porto e all’occupazione che garantirebbero un vero miglioramento nei fatti e non sulla carta, dopo 45 anni di sprechi e miseria.
La Regione Toscana ha valorizzato abbastanza le risorse di Livorno e cosa potrebbe fare di più?
Valorizzare tutte le attrattive che abbiamo, molto spesso rovinate dallo scarso senso civico dei cittadini e del Comune che non ripara atti vandalici su monumenti storici come, ad esempio, la scritta “MSI fuori legge” sulla Fortezza Vecchia. Realizziamo pure un monumento dove è nato il comunismo, ma l’ideologia non può rovinare una città così bella – e che deve poi così tanto peraltro al regime fascista (terrazza Mascagni, ospedale, villette all’Ardenza, Questura etc). Il mausoleo di Ciano (a cui si deve quanto sopra) sarebbe stato bellissimo e suggestivo, ci potevano mettere dei bar e organizzare dei picnic, perché è stato permesso che venisse rovinato? Dovremmo andare fieri di essere il punto più ricco di estremismo politico del MONDO! Il Mercato centrale dovrebbe essere aperto più a lungo, e per la sera si dovrebbe risolvere il problema che non c’è niente da fare… Ho già parlato del problema della deregolamentazione, giustificata perché non ci sono in pratica altre vie per aprire attività senza avere problemi, ma da eliminare semplificando i processi, affinché tutto avvenga senza sprechi e nella legalità e trasparenza.
Se Forza Italia vincesse le elezioni, cosa cambierebbe in Toscana?
Se Forza Italia vincesse e io fossi eletta in Consiglio Regionale sputerei tutta l’amarezza generazionale che sento e farei in modo che i giovani cervelli, invece di emigrare, restassero. Più merito —> meno sprechi, meno tasse —> più opportunità —> più lavoro, più gioia di vivere e restare = BENESSERE.
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