Non è detto che, quando trovi l’amore della tua vita, la cosa migliore che tu possa fare sia viverci insieme. Il musical Once, infatti, in scena al Phoenix Theatre di Londra, in Charing Cross Road, celebra una storia d’amore tutt’altro che convenzionale, con un ritmo gioioso e profondo che unisce nella musica i valori dell’amicizia e della vita.
Vincitore di 8 Tony awards, Once è ambientato in un bar irlandese (che, durante l’intervallo, si trasforna effettivamnente in un bar!) e vede l’incontro fra una ragazza madre ceca e un chitarrista di grande talento che, però, si è rassegnato a vivere aggiustando aspirapolveri. Lui sogna di andare in america e produrre un disco tutto suo, lei di poter acquistare un giorno un pianoforte, che suo padre le ha insegnato a suonare: il comune amore per la musica li porterà a realizzare i loro sogni, anche se, nel frattempo, li cambierà per sempre.
Il musical è un adattamento del film diretto e sceneggiato da John Carney, uscito nel 2006 e premiato, nel 2008, con l’oscar per la miglior canzone: ‘Falling Slowly‘. Chi ha già visto il film noterà, nel musical, l’assenza del taglio documentaristico e drammatico che caratterizza la regia di Carney, essenzialmente sperimentale nell’impiego di una telecamera a mano (dovuto, tra l’altro, allo scarsissimo budget) e di musicisti senza alcuna esperienza recitativa alle spalle.
Ciò che il musical trasmette è un vero e proprio inno alla vita, ma alla vita reale, quella che ti chiude le porte in faccia e allora tu devi rialzarti, trovare un’altra strada, la tua, e trasformare il dolore nella cosa giusta. E’ fin troppo facile rifugiarsi nei sogni, lasciarsi andare in una favola impossibile e spaventarsi, un attimo prima della partenza, rimanendo per sempre sulla porta di casa: Once è l’invito a un viaggio spettacolare e pazzesco, in cui entrambi i protagonisti si muovono alla ricerca di se stessi -e si muovono a ritmo di musica.
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