Cosa è successo questa settimana nel mondo, dalla Baviera all’Arabia Saudita:
-Trionfo dei Verdi alle elezioni in Baviera di domenica. La candidata Katharina Schulze si è aggiudicata il 17,8% dei voti. Restano primi i conservatori del CSU che vedono, però, crollare le preferenze dal 47% al 37%. Alta l’affluenza alle urne: a votare infatti sono andati il 72% dei 9,5 milioni degli elettori contro il 63,6% della precedente tornata, che risale al 2013. “Un risultato storico”, ha detto la Schulze. “Chi corre dietro alla destra perde. Al contrario, chi sostiene la libertà, l’uguaglianza e lo Stato di diritto vince”.
-Primi guai per l‘Arabia Saudita, accusata della sparizione del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi, che con tutta probabilità è stato ucciso nel consolato saudita a Istanbul il 2 ottobre. Molti imprenditori hanno infatti già annunciato la loro rinuncia a partecipare all’importante summit economico fissato alla fine di ottobre a Riad. Secondo il giornale turco Haberturk, la polizia sta lavorando sull’ipotesi che il corpo del giornalista sia stato sciolto nell’acido.
-Il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha incontrato lo scorso venerdì il presidente eritreo Isaias Afwerki ad Asmara. Al centro dell’incontro il tema dell’immigrazione. Conte è il primo capo di un governo occidentale a giungere nel Paese dall’avvio del processo di riavvicinamento tra Etiopia e Eritrea e dalla firma dell’accordo di pace dello scorso 16 settembre a Gedda.
-Un ostaggio in una farmacia della stazione centrale di Colonia. Secondo la polizia locale, un uomo avrebbe aggredito una donna. Secondo la tv NTV, la zona è stata transennata, la stazione è stata evacuata e la circolazione ferroviaria è stata interrotta.