Cosa è successo questa settimana nel mondo:
– Kim Yang-Gon, alto funzionario nordcoreano e responsabile delle relazioni con la Corea del Sud, è morto in un incidente stradale. Kim Yang-Gon era uno dei più stretti collaboratori di Kim Jong-un. I funerali di Stato sono stati celebrati lo scorso giovedì a Pyongyang.
-La polizia turca ha arrestato due persone ad Ankara sospettate di aver un attacco suicida a Capodanno. Secondo i funzionari, i presunti kamikaze erano legati all’Isis. Nel mirino un bar e un centro commerciale nel quartiere di Kizilay.
-La Guinea è ufficialmente “ebola free“. Ad affermarlo, l’Organizzazione mondiale della sanità al termine di un periodo di osservazione di 42 giorni. Il primo contagio era avvenuto nel dicembre 2013, proprio nel Paese africano.
-Un attentato ha colpito Qamishli, città nel nord-est della Siria al confine fra Turchia e Iraq, causando la morte di decine di persone. L’esplosione è avvenuta presso un ristorante in un quartiere cristiano della città. Qamishli è sotto il controllo suddiviso delle autorità curde e del regime siriano, che governano autonomamente la città.
-Incendiata l’ambasciata saudita a Teheran da dei manifestanti che protestavano contro l’esecuzione del leader religioso sciita Nimr al Nimr. Preoccupati gli Stati Uniti. “La vicenda – ha affermato un portavoce del Dipartimento di Stato – puo’ esacerbare le tensioni settarie nella regione mediorientale. Per questo gli Usa fanno appello a tutti i leader dell’area perche’ raddoppino gli sforzi per un allentamento di queste tensioni”.
-Sei uomini armati hanno attaccato una base militare indiana a Pathankot, nel Punjab, non lontano dal confine con il Pakistan. Nello scontro sono morte almeno 6 persone, tra cui quattro terroristi. L’attentato non è ancora stato rivendicato.