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Il Punto – la settimana in breve

Cosa è successo questa settimana nel mondo:

-Il Burkina Faso ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti dell’ex presidente Blaise Compaoré per l’omicidio del suo predecessore Thomas Sankara, noto come il ‘Che Guevara africano’. Lo hanno fatto sapere fonti giudiziarie. Sankara era salito al potere nel 1983 a seguito di un colpo di Stato.

 

-La Grecia approva una risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il voto è avvenuto alla presenza del presidente palestinese Abu Mazen, in visita ufficiale ad Atene. Il premier ellenico Alexis Tsipras ha comunque sottolineato che l’ufficialità “avverrà nel momento opportuno”.

 

-La Grecia approva le unioni civili per gli omosessuali, nonostante la forte opposizione della Chiesa ortodossa e del partito di estrema destra Alba Dorata. “Questo è un grande momento, non solo per la comunità LGBTI, ma anche per l’uguaglianza di fronte alla legge in Grecia”, ha commentato il parlamentare di Syriza Vasiliki Katrivanou.

 

-La Russia emette un mandato d’arresto internazionale contro Mikhaïl Khodorkovski. L’ex magnate del petrolio e oppositore del governo è stato accusato di essere il mandante di alcuni omicidi.

 

-12mila le persone candidate alle elezioni in Iran del prossimo 26 febbraio. Si tratterebbe del numero più alto di candidati dalla rivoluzione del ’79.

 

-Ucciso in un raid russo nei pressi di Damasco Zahran Alloush. Alloush era a capo del Jaysh al Islam (Esercito dell’Islam), uno dei più importanti e meglio organizzati gruppi di ribelli della regione. L’organizzazione ha già nominato, come  suo nuovo capo, Abo Hammam al Bwaydani.

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