Per il secondo anno consecutivo, ci troviamo a stilare una classifica dei “personaggi dell’anno” secondo Uni Info News. Mai come quest’anno, tuttavia, compiere una scelta è difficile: da un lato, la rivista “Time” ha insignito del titolo non una persona bensì un gruppo esteso di persone, dall’altra il 2014 ha visto una pluralità di attori determinanti per il contesto geopolitico in cui attualmente viviamo.
Oltre al sottoscritto, ho richiesto l’aiuto di Giulio Profeta e Matteo Taccola, volti storici del portale e per ciò stesso chiamati a fornire la propria prospettiva in un massimo di 10 righe. La classifica non è una classifica “di valore”, semplicemente riflette a discrezione dell’autore coloro che sono stati, comunque, i principali attori dell’anno.
Chi sarà il personaggio dell’anno?
Giulio Profeta
3° Classificato – Mario Draghi
Il ” Drago” d’Europa sembra oramai l’ultimo baluardo dell’Unione Europea, il solo a difenderla concretamente nei limiti del suo mandato e della sua funzione.
Mario Draghi ha più volte esortato la Merkel a cambiare rotta sull’austerità, è intervenuto di continuo a favore di politiche di crescita, arrivando a spaccare il Consiglio Direttivo dell’Eurotower, e sembra l’unico consapevole del bivio a cui è costretta l’Unione: cambiare o estinguersi sotto il peso della globalizzazione.
Purtroppo i risultati non sono ancora incisivi ma questo, più che imputabile a sue responsabilità, è dovuto alla miopia dei “falchi” rigoristi europei.
2° Classificato – I combattenti Curdi
I Combattenti Curdi sono riusciti, quasi da soli, ad arginare l’avanzata dell’ISIS in Afghanistan, arrestando quell’ondata di violenze avvenuta la scorsa estate.
Isolati e in possesso di armi inadeguate, i combattenti curdi hanno saputo dapprima frenare l’avanzata Jihadista e, grazie ai caccia della Coalizione Internazionale, sconfiggere ripetutamente l’ISIS.
Se oggi l’Afghanistan non è stato completamente occupato dai terroristi è anche, forse soprattutto, merito loro.
1° Classificato – I Manifestanti di Ferguson
I Manifestanti di Ferguson, città americana del Missouri, sono la “Persona dell’anno” 2014.
La vicenda la conosciamo più o meno tutti: il 9 agosto scorso negli Stati Uniti Micheal Brown, giovane afroamericano disarmato, è stato ucciso da un poliziotto; dopo varie vicissitudini, il Gran Giurì statunitense ha ritenuto di non incriminare l’agente.
Da questa estate nella cittadina di Ferguson migliaia di cittadini americani protestano per una Giustizia migliore, senza discriminazioni razziali tra bianchi ed altre etnie(soprattutto afroamericani e ispanici).
I manifestanti di Ferguson ci ricordano come nel 2014 nell’Occidente e, nello specifico, negli Stati Uniti ci sia ancora molta strada per risolvere i perduranti fenomeni di razzismo, oggi forse più nascosti ma pur sempre presenti.
Leonardo Esposito Vangone
3° Classificato – Matteo Renzi
Nomination non scontata, tuttavia è da segnalare che nel bene e nel male il passaggio del testimone ha modificato l’assetto geopolitico europeo, allineandosi alla posizione francese e contrastando quella tedesca. Ha assicurato alla coalizione europea di riferimento la più ampia maggioranza di un singolo partito all’interno del Parlamento Europeo, ha intrapreso un difficilissimo percorso di riforme applaudito da gran parte della stampa estera ed il suo intervento è stato determinante per la nomina di Federica Mogherini ad Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, forse attualmente la maggior carica europea.
2° Classificato – I manifestanti di Ferguson
Mi allineo al modus operandi del Time e nomino i manifestanti di Ferguson. La nomina deriva dal fatto che hanno sollevato il velo su una questione quasi sopita ma non per questo sconfitta: la discriminazione razziale. Ormai intesa come conquista antropologica, i manifestanti di Ferguson hanno ricordato al mondo non solo che il razzismo è sconfitto, ma anche che il razzismo, come nel secolo scorso, sarà uno dei nodi cruciali di questa metà di secolo.
1° Classificato – Vladimir Putin
Nomination sofferta, ma a mio avviso imprescindibile. Il volto della Russia quest’anno è stato al centro di gran parte della cronaca internazionale: ha saputo tener testa all’intera Unione Europea, ha avuto un ruolo assolutamente di primo piano nella crisi ucraina, ancora irrisolta; è riuscito ad annettere la Crimea senza le sanzioni che il diritto internazionale per ciò stesso imporrebbe; ha diversificato il mercato energetico russo assicurandosi introiti dell’ordine di miliardi di euro attraverso accordi con la Cina; ha affrontato con coraggio la crisi del rublo. Per questo e per altri motivi, a prescindere da una valutazione “di valore” del politico in sé, ritengo sia il personaggio dell’anno.
Matteo Taccola
3° Classificato – Samantha Cristoforetti
La nostra astronauta ci ha regalato e continua a darci emozioni con le foto e i suoi messaggi dalla base spaziale, il nostro orgoglio è stata purtroppo soggetta a messaggi di scherno sui social network, ma come sappiamo in molti certi italiani “pigiano i tasti tanto per riempire la loro vuota vita!”. Ciò che più commuove sono, in un periodo di decadenza per l’Italia come questo, in cui in molti si lamentano del Paese, giustamente o no non saprei dirlo, i ringraziamenti proprio per la nostra nazione che, secondo le sue parole, “le ha dato la possibilità di essere dove ora si trova”, parole di speranza, parole che ci confortano e ci fanno lottare per avere una società certamente migliore di quella attuale.
2° Classificato – I combattenti Curdi
Uomini e donne curdi hanno combattuto aspramente contro i fanatici islamisti dell’ISIS a Kobane, Kurdistan siriano al confine con la Turchia, regione del Rojava, dimostrando tenacia e intelligenza, pur avendo un equipaggiamento scarso in confronto al temibile avversario, hanno fermato un’avanzata che sembrava inarrestabile. I guerriglieri curdi dell’Ypg (la milizia di difesa popolare) e le guerrigliere dell’Ypj (la formazione femminile) sono diventati il simbolo della resistenza al totalitarismo religioso, alla profanazione di quei principi umani che l’ISIS, e tutti i fanatici del mondo, vorrebbero cancellare per far posto a un unico dictat, il loro.
1° Classificato – Vladimir Putin
Vladimir Putin, già evidenziato dal collega Giulio Profeta lo scorso anno, e proposto da Leonardo Esposito Vangone quest’anno, è stato il protagonista di questo anno. Ha fatto sentire i propri muscoli nella questione della crisi Ucraina, colpito dalle sanzioni della UE ha allacciato rapporti economici e diplomatici sempre più profondi e validi con il partner cinese, con la doppia conseguenza di danneggiare l’UE stessa ed escluderla da importanti prospettive asiatiche. In questo momento il mercato cerca di danneggiare la Russia, ma sembra che Vladimir Putin sia inossidabile. Il risultato sarà quello di avere una Russia più forte, più isolata con l’Europa, estremamente competitiva nel crescente mercato asiatico. L’Europa non sembra un problema né un partner indispensabile per Putin.
Alla luce delle valutazioni compiute, Uni Info News dichiara come proprio personaggio dell’anno Vladimir Putin.
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