Ignazio Marino,1. Il sindaco di Roma torna sui suoi passi; ritira le sue dimissioni e fa crollare tutto quel castello che si era creato intorno alla sua figura e intorno al Campidoglio. Il suo voto ne Il Pagellone, non va in base a quanto fatto; in quanto è una scelta coraggiosa; si giustifica però visto che, già prima di rientrare in aula, i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione lo hanno fatto decadere Sicuramente ci sono da “lavare dei panni sporchi” tra Renzi, Marino ed Orfini, ma la situazione è critica. L’anagramma di Ignazio Marino è Anzi Io Rimango; e questo la dice lunga. Una scelta azzardata.
Partito Democratico,1. La vergogna di quello che sta avvenendo a Roma ha un nome ed un cognome: Partito Democratico. Lo hanno difeso davanti alle sue sparate, si veda “La destra torni nelle fogne”; lo hanno difeso quando tutti e proprio tutti lo attaccavano. Poi invece, lo hanno costretto alle dimissioni. Marino le ha ritirate, e siccome avrebbero dovuto spiegarle la sfiducia in Aula, il Partito ha fatto dimettere i suoi consiglieri. Marino era inadeguato a Roma; ma il Pd non da meno. La volta buona?
Il voto 2 non c’è questa settimana, perché sia Ignazio Marino, sia il Partito Democratico si meritano un ex-aequo
OMS,3. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiara cancerose sia la carni rosse e lavorate, sia il caffè. Le loro raccomandazioni, almeno in Italia, sono state inascoltate e prese come qualcosa di comico. Sì alla prevenzione; ma togliere da tavola queste due cose in Italia non se ne parla. Soprattutto, ce li vedete i bar senza caffè? Inascoltati
Carlo Tavecchio, 4. Carlo Tavecchio ci ricasca. Dopo i “mangiatori di banane”, a pochi giorni dall’elezione alla presidenza della Figc, il numero uno della Federazione è protagonista di altre frasi non certo piacevoli: “ La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli.” “Non ho niente contro gli ebrei ma meglio tenerli a bada”. E ancora: “Tenete lontano da me gli omosessuali”. Si becca un quattro, ma solo perché c’è tanto di peggio. Sono frasi, anche se lui dice di essere stato manipolato, molto pesanti. Ancor di più se dette dal presidente da un organo come la Figc. Pensa, prima di parlare, pensa.
Rai,5. L’azienda radiotelevisiva italiana spende, per far intervistare Yanis Varoufakis a Che tempo che fa, 24 mila euro, quindi quasi mille euro al minuto, visti i ventidue minuti di intervista. Come si possa, in un periodo di crisi come questo, spendere tali cifre per un personaggio, sì importante ma ormai sulla via del tramonto(?) è una domanda che in molti si pongono. Spese a caso, con soldi pubblici.
Paolo Del Debbio, 6. Il conduttore di Quinta Colonna, già accostato a probabile candidato sindaco a Milano; in una intervista dice: “ Se proprio mi devo sacrificare, se devo proprio la sciare la tv e i miei studi, io punto a contendere la premiership a Renzi tra due anni”. Nel continuo dell’intervista continua dicendo che lui è “amico” di tutto il centrodestra e che il suo talk è uno di quelli più riusciti. Alte ambizioni e un po’ di vanità. Un sei di incoraggiamento.
David Allegranti, 7. Il giornalista toscano, oltre a scrivere per Linkiesta due bellissimi articoli; uno sull’elevazione di Erri De Luca a martire della libertà, l’altro sulla situazione del Pd, entra di diritto ne Il Pagellone. Viene infatti attaccato a più riprese; giorni addietro da grillini e No Tav, successivamente da un militante e responsabile(?) di Forza Nuova che lo minaccia. Come sempre ne esce a testa alta. Ne ha per tutti.
Salvatore Merlo,8. Se fosse necessario scegliere la migliore; tra le miliardi di opinioni, racconti e osservazioni, spuntate sulla vicenda Marino e su Roma, sicuramente vincerebbe quella di Salvatore Merlo. Il giornalista de Il Foglio infatti si distingue da tutti; nel suo “Roma senza sangue”, uscito il 29 ottobre, fa davvero il punto della situazione. Egli descrive nei minimi dettagli; quanto è avvenuto, cosa sta succedendo e cosa dovremo aspettarci nel futuro. Una analisi completa a 360° ,che entra veramente nel dettaglio della questione. Impeccabile.
Alice Martinelli, 9. La giornalista de La Gabbia tocca un tasto dolente a livello regionale toscano: la sanità. In un momento di crisi come questo dove ci saranno 400 milioni di tagli in questo settore, l’asl regionale spende e spande. Nel servizio, la giornalista indaga sui 33mila euro spesi per un convegno in un centro wellness dove hanno partecipato 178 dirigenti Asl, soltanto per “fare squadra e conoscersi”. Quando la Martinelli prova a chiedere spiegazioni viene quasi cacciata e alla domanda se questa spesa fosse necessaria si vede risponde un: Sì. Ecco, di fronte a quanto sta avvenendo in Toscana, sapere che ci sono queste spese “pazze” e poco oculate fa ancora più arrabbiare. Un bel servizio per far aprire gli occhi ai toscani. A gamba tesa.
Expo:10. L’Expo è terminato. Sono stati sei mesi incredibili per il nostro paese. Infatti, non c’era una buona aria in avvio; cantieri in completati, paura della poca partecipazione, che però si è trasformata in grande gioia, quando ad Expo, ogni giorno c’erano code di persone. Ecco, queste sono state il vero handicap di questa Esposizione Universale, che però si è dimostrata una scommessa vincente, in primis per il Premier Renzi. Chi è andato politicamente contro Expo, in primis i Cinque Stelle, si è dovuto ricredere. Ottimo lavoro quindi, ora però c’è da vedere che fine farà l’intera area espositiva, sperando che non finisca come l’area olimpica di Torino. L’Italia si fa bella in tutto il mondo. L’EXPOTTIMISMO E’ IL PROFUMO DELLA VITA
Comments