Sono passati trecentosettantanove anni dalla creazione del così soprannominato “Mulinaccio” ma solo in pochi conoscono la storia e l’esistenza di questo vero e proprio lago dimenticato.
Il progetto iniziale, partorito dalla famiglia Galli, era di creare un bacino idrico per un vivaio, il nostro mulino era dunque una diga che creava un magnifico lago immerso nella campagna. Nel 1648 sulla struttura fu edificato un sistema di macine in pietra alimentate ad acqua così il mulino divenne operante anche se per pochi anni; nonostante la cessazione del suo lavoro, probabilmente per lo sviluppo industriale dell’epoca, il lago retrostante continuò ad esistere. Nel 1800 il lago era meta d’innumerevoli famiglie per picnic e passeggiate ma, nel 1850 a causa dell’annegamento di due fratelli per via delle sue acque fangose, fu prosciugato.
Il mulino oggi è difficile da raggiungere e difficile da conoscere; dopo un tragitto su una strada secondaria disastrata e una breve passeggiata tra i campi si giunge infatti in un piccolo bosco dall’aria idilliaca, lo spettacolo che si mostra è magnifico: una vecchia struttura in pietra con diverse aperture dalle quali escono delle cascatelle d’acqua limpida che confluiscono in un piccolo laghetto sottostante.
Un luogo straordinario per chi vuole passare un week end in tranquillità immerso nella natura.
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