“Siamo una squadra fortissimi “ fu un brano musicale scritto e interpretato dal comico pugliese Luca Medici, alias Checco Zalone, (noto per la sua partecipazione al programma televisivo di Canale 5, Zelig) nel 2006.
Il brano aveva questo ritornello….
…Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun potimm’ perde
e fa figur’ e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell’albitro
E finiva così…
Siamo una squadra furbissimi
fatta di gente drittissimi
e nun vulimm’ perde e fa figur’e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e superquotatissimi
e se qualcuno ci ostacola
ce lo diciamo alla Cupola
Vi ricorda qualcosa? A me, sì. Sarà per l’associazione Zalone-Mediaset-Berlusconi o per l’equazione Renzi-Berlusconi=“Love at first sight” (amore a prima vista), ma questa canzone mi ricorda tanto il “team” del Governo Renzi. La prima strofa sembra una colonna tratta da una prima pagina di “Repubblica” o della “Unità” oppure – per le male lingue – un servizio del Tg3, dove si fa l’elogio 24 ore su 24 del team di Renzi. E’ facile sentire in questi servizi parole del tipo: “ma quanto sono giovani questi ministri – forse non avevano notato Graziano Delrio che è un fresco ventenne – oppure, “ma che novità formidabile che rappresentano!”, “ma guarda lì: i ministri sono 8 donne ed 8 uomini (allora sì che
l’Italia è salva!). Il servizio, naturalmente, si concluderà dicendo che il governo sicuramente salverà l’Italia e se fallirà la colpa sarà solo di quel populista rabbioso di Grillo che obbliga i suoi parlamentari a fare ostruzionismo in Parlamento. D’altra parte “e se finiamo nel baratro la colpa è solo dell’albitro”
La strofa finale è, invece, “l’arido vero”:
-“Siamo una squadra furbissimi, fatta di gente drittissimi” Eh beh.. Furbi sono furbi, dato che nemmeno i pizzaioli, quando impastano la farina della pizza, sarebbero in grado di effettuare un rimpasto degli incarichi come quello fatto da Renzi. Anche quando si parla della fedina penale, comunque, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli
-“e nun vulimm’ perde e fa figur’e mmerd, perché noi siamo bravissimi e superquotatissimi”…Come no..
-“e se qualcuno ci ostacola ce lo diciamo alla Cupola”…Che non guasta mai…
Vediamo perché:
Il mega ri-impasto
Quando si fa l’impasto della pizza e magari abbiamo poco farina, che c’è rimasta per altro in un cassetto per un anno intero, bisogna mettere tutta la nostra passione per fare sembrare che la pizza non sia scadente e quindi si rigira e si rigira. Il risultato naturalmente non cambia. Stessa cosa è accaduta con il governo Letta-Renzi.
–Andrea Orlando dall’ambiente alla giustizia, perché sono materie molto simili;
–Franceschini dai rapporti con il Parlamento alla cultura, in quanto la sua elevata quantità di lauree fanno di Franceschini una persona con la cultura universale
–Delrio dai rapporti con il parlamento a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto è amico di Renzi
–Gianluca Galletti (UDC) da essere sottosegretario all’istruzione è diventato ministro all’ambiente, per ragioni misteriose.
Poi le promozioni secondo ragioni meritocratiche: Roberta Pinotti da sottosegretario alla difesa a ministro della difesa e Maurizio Martina da sottosegretario all’agricoltura a ministro dell’agricoltura.
Come è facilmente dimostrabile, i ministiri-viceministri-sottosegretari sono per gran parte le stesse persone che avevano già avuto un incarico nel governo Letta. Matteo Renzi, come si usava un tempo nei regimi sultanistici, per evitare una sfiducia del parlamento ha regalato delle poltrone a tutti i partiti che hanno conferito la fiducia a Renzi (PD, NCD, Scelta Civica, Unione di Centro, Popolari per l’Italia e Partito Socialista Italiano) secondo il principio: “se cado io cadete anche voi”.
Curriculm vitae dei membri del governo – naturalmente – è spettacolare! Beatrice Lorenzin, riconfermata ministro della salute per il suo titolo di studio (diploma di maturità classica) ed Andrea Orlando diventato ministro della Giustizia in seguito al suo diploma di maturità scientifica.
5+1 il jackpot del superenalotto lo vincano “gli indagati” del team di Renzi: Per la categoria dei rimborsi ai gruppi consiliari vincono nelle loro rispettive regioni: la Renziana Francesca Barracciu per la Sardegna, che ha vinto il sottosegretariato alla cultura; per la Campania, Del Basso de Caro, anche lui indagato per i rimborsi del consiglio regionale. Sempre nella stessa categoria per la“Rimborsopoli” lucana, in fase di udienza preliminare, abbiamo il nome di Vito De Filippo, neo sottosegretario alla Salute. Tutti del Pd. Da notare alle Infrastrutture l’Alfaniano Antonio Gentile che da parlamentare propose nel 2002 Silvio Berlusconi come premio Nobel per la Pace per l’avvicinamento fra Putin e la NATO. E poi c’è il ministro Maurizio Lupi, anche lui un riconfermato, che è indagato per abuso d’ufficio per la nomina del commissario dell’Authority del porto di Olbia. Il “+ 1” è naturalmente Matteo Renzi condannato in primo grado per danno erariale.
Il regalo di San Valentino (in ritardo) per Berlusconi: L’amore, se è a prima vista, davvero non termina mai. La love story in stile Beautiful fra R&B, Renzi-Berlusconi, continua ancora con un incessante scambio di favori. I berlusconiani sono infatti rientrati nel ministero della Giustizia. C’è il sottosegretario Cosimo Ferri ed il viceministro Enrico Costa, firmatario nel 2012 di un emendamento che prevedeva la drastica limitazione della divulgazione delle intercettazioni, nonché relatore del lodo Alfano.