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I Draghi nel Cinema

I Draghi nel Cinema 

In quanto forma d’arte, per la precisione occupa la settima posizione nella classica scaletta, anche il cinema segue di pari passo alcuni degli elementi tipici della letteratura, o in questo caso per essere ancor più pignoli, della mitologia. Se vi state domandando di cosa si stia parlando la risposta è assai semplice: Draghi! 

Si è discusso non poco su questo elemento che prende sempre più spazio nei film o nelle serie tv degli ultimi anni, ma badate che i primi amici alati e sputa-fuoco trasposti sul grande schermo hanno già una quarantina d’anni abbondanti; per questo, per noia, per mettere da parte studi o qualsiasi altra cosa che necessiti fatica fisica e mentale, è sembrato giusto e doveroso, nonché assolutamente brillante, da parte del sottoscritto, realizzare un piccolo articolo capace di passare in rassegna “alcuni” dei draghi visti sul grande schermo.

Eppure, laddove più e più volte abbiamo fatto l’occhio a queste simpatiche bestiole, molti tutt’ora non hanno ancora ben chiara quale sia la differenza tra un Drago ed una Viverna. In tutta franchezza, la cosa non è poi così importante quando si parla di film dato che nessun professore di storia dell’arte o nessun esperto di simbologia antico-medievale verrà a farvi il terzo grado per la vostra “giustificata” ignoranza.

Ci sono alcuni siti che identificano la Viverna come un essere mitologico dotato di sole due zampe posteriori, con le ali attaccate agli arti anteriori da intendere come un tutt’uno; Le Viverne, inoltre, sono più piccole dei draghi e non sputano fuoco secondo rinomati studi scientifici….ma a chi interessa? Tanto nessuno va più a caccia di questi animaletti da almeno ‘800 anni. Comunque, dato che siamo liberi di credere a Babbo Natale, ai Folletti ed alle Fate, è giusto mettervi subito in testa che forma può avere una Viverna, così che sappiate riconoscerla immediatamente e scappare!

Questo che vedete sotto è il noto dipinto “San Giorgio e Il Drago” di Paolo Uccello.

Come potete notare, il titolo dell’opera contraddice tutto quello che abbiamo appena detto, chiamando l’essere mitologico Drago, anche se poi Storici, Studiosi, Nerd e sfaticati non l’hanno riconosciuto come tale. E’ importante? Ancora una volta no! Ma era giusto puntualizzare la cosa. Il dipinto, al momento, si trova alla National Gallery a Londra e per coloro che sono interessanti sappiate che al museo l’ingresso è gratuito, quindi vi si consiglia di recarvi all’interno e “perdervi” una giornata invece di andare a vedere i gioielli della corona della regina da una teca su cui rosicherete e “sbaverete” come bradipi in calore.

Tornando al cuore del discorso, il Drago è indubbiamente nonché tipicamente visto come un essere gigantesco, sputa-fuoco, con quattro arti e due ali fissate sulle spalle, con una grande mascella, capace di volare, con pelle verde o rossa. ( Fonte: Gli Animali Fantastici, Dove Trovarli?).

Questa è l’iconografia classica attribuita al tipico drago cinematografico e letterario:

Non fa molta paura detto così, è vero, ma immaginatelo accanto a voi di notte! L’idea di essere divorati da “Sdentato” (specie Furia Buia) non è molto eccitante.

Ma perché allora c’è tanta confusione tra Viverna e Draghi? Per quanto riguarda il Cinema questo binomio è più legato ad un fattore quasi estetico che intellettuale o mitologico. Quando si lavora con la CGI (gli effetti speciali) o la Motion Capture è indubbiamente complicato riportare sul grande schermo un essere mitologico come il drago ed ancor più difficile diventa creare un animale non solo dotato di 4 arti ma anche di due ali semi indipendenti. Nessuno dopo tutto si aspetta ormai un lavoro fatto in modo mediocre dalle produzioni come quelle di Game of Thrones o de Lo Hobbit ed è dunque per questo motivo che viene scelta la messa in scena di un Drago (o Viverna) con le ali unite agli arti superiori. C’è, alla base, un discorso di semplificazione del lavoro da parte degli aspetti tecnici e al contempo di saper cercare di mantenere i costi della produzione. Alla fine, detto molto onestamente, poco importa se il drago sullo schermo abbia 4 o 8 arti, dieci ali o due teste, come dice il titolo di un film del buon vecchio Woody Allen “Basta che Funzioni”.

Dopo aver scritto due o tre appunti e riflessioni sulla questione, passiamo ora in rassegna alcuni dei Draghi più famosi visti al cinema negli ultimi anni:

Smaug (Lo Hobbit):

Cominciamo con il temibile drago Smaug de Lo Hobbit messo in scena da Peter Jackson nella sua nuova trilogia tratta dall’omonimo libro di J.R.R. Tolkien. Il ferocissimo flagello della stirpe nanica non solo ha distrutto la casa di Thorin e del popolo di Durin, ma ha preso comodamente alloggio nelle sale dei Re sotto la Montagna. Il principe Thorin, assieme ad una compagnia di fedeli Nani da lui capitanata, con Gandalf e lo hobbit Bilbo Baggins è intenzionato a riprendere la propria terra natia e scacciare il drago da Erebor. Tecnicamente e non solo, Smaug è il più bel drago mai realizzato al cinema, complice anche la presenza dietro le quinte del pluripremiato direttore degli effetti speciali Joe Lettieri. A dare le movenze e la voce a Smaug vi è l’inglese Benedict Cumberbatch il quale, esattamente come Andy Serkis, si è ritrovato con addosso una tuta piena di pallini, per dare maggior incisività e realismo alla sua controparte sullo schermo. Un lavoro fatto dal team di Jackson davvero encomiabile.

I Draghi di Daenerys Targaryen (Vyserion, Rhaegal, Drogon):

Siamo in pieno ambito televisivo, ma i figli di Daenerys, nata dalla tempesta (etc…), non potevano essere omessi da questa lista. Non tanto belli esteticamente, ma già dalla terza stagione letali e spietati, queste tre viverne sono (forse) le prime a comparire in modo così realistico e dettagliato sul grande schermo. Il Trono di Spade è giunto proprio in questo mese alla sua quarta stagione e gli ascolti sembrano non voler minimamente calare, a riprova del fatto che il materiale di George Martin su cui lavorano gli sceneggiatori è davvero una miniera d’oro!

Sdentato (Dragon Trainer):

Passiamo ora ad un esemplare indubbiamente più simpatico e meno minaccioso. Sdendato dal cartone animato Dreamworks Picture “Dragon Trainer” è un drago a tutti gli effetti, ma l’impronta originale che il regista ha voluto dare a questo lavoro di animazione è stata principalmente quella di creare un legame affettivo tra il giovane protagonista (vichingo) e il piccolo drago. Di conseguenza quello che abbiamo di fronte è sì un temibile sputa-fuoco, ma anche un degno compagno di avventure che ha saputo conquistare piccoli, adulti e critica!

Mushu:

E’ la parodia del classico drago, o per meglio dire, del dragone cinese per antonomasia a cui siamo abituati o a cui abbiamo fatto l’orecchio. Mushu, che sputa a malapena fuoco, parla la lingua degli umani, si presenta agli spettatori come uno spirito nonché guardiano della dinastia di cui fa parte la protagonista Mulan, è senza dubbio il draghetto più simpatico mai apparso sul grande schermo in una produzione Disney. L’aspetto più esilarante è che quest’ultimo non solo ha l’ambizione di voler diventare un leggendario mostro, ma è continuamente afflitto da un paradossale senso di inferiorità! Inutile dire che questo personaggio sarà sempre lì, tra una scena e l’altro, pronto a far ridere chiunque ha voglia di perdersi ancora una volta nelle storie firmate dalla casa di Topolino.

La Dragonessa di Shrek:

Dire qualcosa è necessario in tal caso? Perdiamo un po’ del nostro tempo nel buttare giù quattro righe sulla dragonessa più sexy del cinema… almeno così è per Ciuchino, il fido aiutante dell’orco Shrek. Per chi non lo sapesse ancora, la storia di Shrek, anti-eroe per eccellenza in quanto orco delle fiabe, è forse una delle più belle mai realizzate negli ultimi tempi. Il primo film risale ai primi anni 2000 e fu un successo, tanto da vincere l’Oscar come Miglior Lungometraggio di Animazione. Con una storia classica, il salvataggio di una donzella in pericolo, quest’orco ha messo in discussione lo stereotipo del principe azzurro e per chi nel mondo reale non ha il sorriso di Channing Tatum o il fisico di Silvester Stallone post anni ’90, non è potuto non essere fonte di ammirazione! Tuttavia, per non dilungarci troppo in convenevoli e lodi, la coppia che vede un ciuco ed un drago come marito e moglie è una delle più eccezionali e perverse mai apparse nella storia del cinema degli ultimi anni!

Norberto – Dorsorugoso di Norvegia e gli altri draghi in Harry Potter: 

Citiamo per ultimi, prima di lasciarvi a tutta una rassegna di foto su i tanti esemplari di drago apparsi nel cinema che potete vedere qui a destra, i tanti Draghi visti in Harry Potter. Era impossibile non immaginare che dalla brillante mente di J. Rowling da cui è nato il giovane maghetto, non uscissero fuori anche dei draghi. In più volte Harry deve vedersela con queste creature, a partire dal primo libro, La Pietra Filosofale, con il piccolo Norberto, fino al terribile duello al suo quarto anno alla scuola di magia e stregoneria con un Ungaro Spinato (qui in foto). (Scusa, Harry è la tua solita sfortuna! Altrimenti non saresti stato il prescelto!) 

Per riprendere il discorso fatto in precedenza, ed avviare questo articolo alla conclusione, è bene prendere nota del fatto che il cinema, specialmente quello per ragazzi, non si preoccupa di mettere in scena un mostro con due o quattro arti, ed è dunque un po’ banale criticare a priori un lungometraggio per la riuscita di un drago o fare interventi chilometrici sul perché un determinato regista non abbia preso alla lettera quello che vi era scritto nel libro da cui è tratta la storia. Il cinema (torno a ripetere), come arte in sé, ha delle regole, dei canoni da rispettare, e persino quando queste si basano sul solo fattore estetico è giusto rispettarle per ottenere o cercare di ottenere il risultato migliore.

Claudio Fedele

 

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