Per la rassegna “Scenari di quartiere – Teatri al calasole”
Venerdì 16 settembre, ore 19.15 – P.za Giuseppe Saragat
PICCHI
la storia del grande calciatore livornese narrata da Michele Crestacci
(Ingresso libero)
LIVORNO – Dopo la bella inaugurazione all’Andana degli Anelli nel Porto di Livorno con la storia dei mitici “Scarronzoni” livornesi, la rassegna di narrazione popolare “Scenari di quartiere – Teatri al calasole” della Fondazione Teatro Goldoni in compartecipazione con Comune di Livorno e la collaborazione dell’Autorità Portuale, prosegue con un altro mito dello sport livornese: Armando Picchi.
Venerdì 16 settembre, ore 19.15 in piazza Giuseppe Saragat (fronte Circoscrizione 1 – Quartiere Corea), l’attore Michele Crestacci ricostruirà il percorso umano e professionale dell’indimenticabile calciatore, attraverso una narrazione comica e intensa realizzata con Alessandro Brucioni che firma anche la regia.
Lo spettacolo ad ingresso libero, presentato da mo-wan teatro, tratteggerà la figura di Picchi dalle prime partite sul mare di Livorno negli anni ’50 all’indimenticabile finale di Coppa Campioni a Vienna del ‘64, dal boom economico alla rivoluzione sessuale del ’68, dal tenero incontro con l’amore alla drammatica vicenda personale che lo condusse alla morte. Si staglierà così la sua figura di calciatore e uomo, un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio. Un allenatore in campo, un punto di riferimento per la squadra nello spogliatoio: un capitano.
“171 centimetri, 71 chili, il 41 di scarpe. Una famiglia di marinai, un nonno anarchico e l’altro repubblicano costretto all’esilio – spiegano gli artefici della performance – Armando Picchi portò nell’Inter di Herrera e Moratti tutto lo spirito ribelle e combattivo ereditato dalla sua terra e dalla sua famiglia. Quello spirito fece il cemento fortissimo di una squadra italiana che vinse tutto al mondo, vanto della Milano Capitale emergente della società industriale”. Sullo sfondo del racconto, l’Italia che cambia. La TV, usi e costumi, e il calcio che da semplice e romantico sport collettivo si trasforma in un feroce business e in un simbolo sempre più significativo dell’evoluzione sociale e culturale della società odierna. C’è anche Livorno, con le sue brezze calde, con le sue ferite, le sue debolezze e le sue appassionate voci.
“La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno – affermò il grande Capitano – mi sono sentito nudo perché la mia pelle era amaranto”.
mo-wan teatro è un collettivo teatrale che coniuga teatro di prosa e narrazione con linguaggi più esplicitamente contemporanei di teatro fisico e visivo e danza. Tante le sue produzioni, tra cui nel 2014 questo lavoro su Picchie un cantiere teatrale sull’opera e la poetica di Franz Kafka, Progetto K, diretto da Alessandro Brucioni, Claudia Caldarano e Francesca Della Monica. Nel 2015 sviluppa un laboratorio permanente definito Cantiere Teatro e lavora nel primo semestre 2015 sui racconti di Raymond Carver, per la realizzazione di un spettacolo intitolato internicarveriani. Nel secondo semestre è in produzione, con l’attore Michele Crestacci, il nuovo lavoro, Sull’Oceano, sul testo di Edmondo De Amicis, in co-produzione con il Festival Inequilibrio Armunia.
Al termine dello spettacolo (durata di circa un’ora), sarà possibile gustare a prezzo popolare un tipico stuzzichino livornese con vino preparato da “Barretto in movimento”.
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