3 Dicembre 2024

Sabato 27 e domenica 28 febbraio al Teatro Goldoni per OperaStudio la più amata operetta di Franz Lehár:“La Vedova allegra”

Vedova allegra (foto 1)LIVORNO. Arriva al Teatro Goldoni di Livorno per la Stagione Lirica la più amata tra le operette di Franz Lehár: “La Vedova Allegra”, ultimo frutto del Progetto LTL Opera Studio che unisce insieme i Teatri di Lucca (suo questo nuovo allestimento), Livorno, Pisa e Novara. Due le rappresentazioni in programma, sabato 27 febbraio alle ore 20.30 e domenica 28 in pomeridiana (inizio ore 16.30).

Di grande spessore artistico il team chiamato a realizzare lo spettacolo: sul podio, alla guida dell’Orchestra Giovanile Italiana, il M° Nicola Paszkowski, l’affermato direttore italiano che già lo scorso anno per Opera Studio diresse Il Barbiere di Siviglia e che, tra i suoi impegni più recenti, vanta i recenti successi di Falstaff per il Teatro Le Muse di Ancona, Bohème ed ancora Falstaff per il Ravenna Festival. Il complesso orchestrale, nato da qualche decennio dall’esperienza di alta formazione della Scuola di Musica di Fiesole, incrementa con la sua partecipazione per il secondo anno la fisionomia di grande laboratorio musicale propria di questo progetto toscano, un’esperienza unica nel panorama nazionale di perfezionamento ed alta formazione condotta dal 2001 per i giovani cantanti e per le professioni legate al teatro musicale.


La regia è di Fabio Sparvoli, il noto regista teatrale, da oltre vent’anni firma di punta dei teatri liriciVedova allegra (foto 5), che – lo ricordiamo – per Opera Studio fu il regista di Napoli Milionaria! nell’anno in cui fu tributato a questo percorso il prestigioso Premio della critica musicale “Franco Abbiati” per la categoria “migliore iniziativa”.

Le suggestive scenografie ed i bellissimi costumi in perfetto stile Bella epoque sono rispettivamente di Giuliano Spinelli e Irene Monti, che creano con l’efficace disegno luci di Vinicio Cheli e le coreografie di Alessandra Panzavolta un impianto di grande fascino per il ritratto di una società che nella Vedova allegra si abbandona alle feste danzanti e ai balli mondani.

Sotto il suo carattere lieve e frizzante, in realtà La Vedova Allegra  ha in sé la malinconica consapevolezza del crepuscolo dell’impero asburgico e celebra l’ultimo trionfo del valzer come metafora di un ballo sull’orlo di un precipizio.  Del resto proprio con questo titolo, come annota il regista, “l’operetta austriaca raggiunge il modello di una perfetta ambiguità sentimentale nella cui spensierata apparenza si annida la prefigurazione di una fine, l’allegria incosciente ma, allo stesso tempo, consapevole di una radiosa vigilia di morte”.

Vedova allegra (foto 2)La danza presente in tutti e tre gli atti (polke, mazurke e valzer nel primo, balli folkloristici nel secondo e can-can nel terzo) è la rappresentazione di un movimento vorticoso nel quale si articola la vicenda della ricca ereditiera Hanna Glavari nella Parigi d’inizio secolo, chiamata dalle ragioni si stato a salvare dall’imminente bancarotta il proprio paese (un immaginario principato di Pontevedro) e così facendo coronare la propria storia d’amore con il fascinoso Danilo. Fra triangoli amorosi delle varie coppie protagoniste, una girandola di equivoci e di schermaglie, la vorticosa musica di Lehár accompagnerà ancora una volta il pubblico verso un coloratissimo ed inevitabile lieto fine.

 

Vedova allegra (foto 3)Nel cast – insieme all’attore Mario Brancaccio che interpreta il ruolo di Njegus, scaltro tuttofare impiegato nella cancelleria dell’ambasciata pontevedrina, a dar voce e corpo ai protagonisti dell’operetta si alternano nelle recite tra i teatri coproduttori ventiquattro giovani promesse provenienti, oltre che dall’Italia, da Argentina, Lettonia, Bulgaria, Ucraina, Russia e Giappone, selezionati per il percorso formativo di LTL Opera Studio 2015 assieme ai giovani maestri collaboratori Cristina Battistella, Michelangelo Rossi, Stefania Visalli. A Livorno canteranno Carmine Monaco (Mirko Zeta), Alessandra Della Croce / Marika Colasanto (Valencienne), Giuseppe Raimondo / Ricardo Crampton (Danilo Danilowitsch), Valentina Iannone / Anta Jankovska (Hanna Glawari), Yasushi Watanabe / Christian Collia (Camille de Rossillon), Stefano Marchisio (Cascada), Vasyl Solodkyy / Marco Miglietta (Raoul de St-Brioche), Federico Bulletti / Francesco Napoleoni (Bogdanowitsch), Domitilla Lai / Maria Grazia Tringale (Sylviane), Tommaso Quanilli (Kromow), Teresa Gargano / Donatella De Luca (Olga), Alfonso Franco / Artem Tarasenko (Pritschitsch), Alessandra Masini / Giulia Perusi Praskowia).

Biglietti per entrambe rappresentazioni ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel.0586/204290) il martedì e giovedì con orario 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20; biglietti in vendita anche nel circuito online Boxol e sul sito www.goldoniteatro.it


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