Sabato 12 marzo, ore 20.30 e domenica 13 ore 16.30 L’ “AIDA” di Zeffirelli – chiude con un sold out la stagione lirica
Livorno. Biglietti in rapido esaurimento e sold out ormai prossimo per Aida di Giuseppe Verdi, una tra le opere più conosciute ed amate al mondo che chiude la stagione lirica al Teatro Goldoni di Livorno sabato 12 marzo alle ore 20.30 e domenica 13 alle ore 16.30 in un allestimento che ha fatto epoca: quello realizzato da Franco Zeffirelli per il Teatro di Busseto nel 2001 in occasione delle celebrazioni dell’anno verdiano.
Il grande regista fiorentino creò per il piccolo palcoscenico emiliano, così intimamente legato alle vicende umane e creative di Verdi, una versione spazialmente ridotta e discreta, decisamente intimistica dell’opera che se visivamente si mosse nel solco della tradizione scenografica classica a lui tanto cara, dall’altro esaltò la liricità intensa e la straordinaria modernità del dramma della giovane schiava Aida: Aida è «opera segreta – spiegò lo stesso Zeffirelli nell’intervista pubblicata nel bel libro di Leonetta Bentivoglio “Il mio Verdi” – da svelare al di là delle convenzioni esecutive. Storia di sentimenti, palpiti, frizioni, opposizioni, sofferenze, nostalgie e dolcezze. Ha un colore soave, altro che faraonico, da riscoprire in tutta la sua poesia». Ed intrisa di colori soavi, di struggimento, fu la sua creazione bussetana, «strappata – disse ancora Zeffirelli – a quella che ho sentito sempre come una condanna di quest’opera: la sua monumentalità, nociva e disturbante per la bellezza della musica. Ci sono momenti musicalmente preziosi che in molte esecuzioni vengono schiacciati come moscerini. Per questo decisi di fare un’Aida completamente diversa dalle mie altre messe in scena di questo titolo». E fedele a questa lettura è la ripresa della regia effettuata da Stefano Trespidi, per una coproduzione che vede insieme al Goldoni di Livorno, il Sociale di Rovigo ed il Verdi di Pisa, Teatri dove è stata accolta da un grande successo. Una versione, quella di Zeffirelli, capace di immergere subito lo spettatore in un Egitto essenziale ma di grande impatto ed effetto visivo, con le avvincenti scene delimitate dalle imponenti statue delle divinità di Anubi e Sekhmet, con grandi colonne ricoperte di geroglifici, fondali dipinti da cartolina che rimandano ad una civiltà del Nilo polverosa e presente, su cui si stagliano i bellissimi costumi di Anna Anni. Un’atmosfera questa in cui matura e si consuma tutto il dramma di amore, gelosia e morte di Aida, figlia del re di Etiopia Amonasro e schiava di Amneris figlia del Faraone, sua rivale con il giovane e valoroso capitano dell’esercito egizio Radames, oppressore e nemico del suo popolo.
Un’opera intrisa di arie e pagine celeberrime, con momenti di altissima commozione e tragicità, che saranno evidenziati musicalmente dall’attenta lettura del M° Marco Boemi (prestigiosa bacchetta che nella sua carriera ultraventennale ha lavorato con i massimi cantanti, dirigendo nei più importanti teatri e festival in Europa e nel mondo), sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta; Coro Lirico Amadeus diretto da Giorgio Mazzucato; coreografie riprese da Claudio Ronda.
Doppio cast per le due rappresentazioni, con artisti di livello nei ruoli principali come, il soprano Donata D’Annunzio Lombardi (più volte Aida con Zeffirelli) e recentemente applaudita al Goldoni in Madama Butterfly e nel ruolo di Amneris una vera e propria signora del melodramma, dalla carriera lunghissima e prestigiosa, il soprano Giovanna Casolla; con loro il noto baritono Sergio Bologna nei panni di Amonasro, il giovane ed apprezzato tenore Dario Di Vietri (anche lui già applaudito al Goldoni, teatro in cui vinse il Cantiere Lirico dedicato a Mascagni) come Radames ed il basso Elia Todisco.
La rappresentazione di domenica vedrà impegnati il soprano livornese Valentina Boi (Aida) che il pubblico ha già applaudito in precedenti produzioni e nel Cantiere Lirico, il tenore Roberto Iuliano (Radamès) e Sanja Anastasia (Amneris) che hanno rivestito con successo i ruoli nei teatri coproduttori ed il baritono Ivan Marino (Amonasro) già applaudito nel corso di questa stagione nelle altre due opere verdiane (Traviata e Simon Boccanegra); in entrambe le recite completano il cast Paolo Pecchioli (Il Re d’Egitto), Sofia Janelidze (una Sacerdotessa), Emanuele Bono e Michele Cerullo (in alternanza nel ruolo del Messaggero).
Pochi i posti per la prima di sabato ed ancora qualche disponibilità per la replica di domenica; il botteghino del Goldoni (tel.0586/204290) è aperto il martedì e giovedì con orario 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20; biglietti in vendita anche nel circuito online Boxol.
Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it
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