GOLDONI: Sabato e Domenica la rarissima ed imperdibile PIA DEI TOLOMEI di
Paolo Gambacciani
Sabato 20 gennaio, ore 20.30 e Domenica 21, ore 16.30 al Goldoni
Il trionfo del Belcanto con la rarissima ed imperdibile
“PIA DE’ TOLOMEI” di GAETANO DONIZETTI
Speciale “Passione Belcanto”: con 1 € in più si prendono 2 biglietti
“Ricorditi di me, che son la Pia; / Siena mi fé, disfecemi Maremma: / salsi colui che ‘nnanellata pria / disposando m’avea con la sua gemma”. Sono questi gli struggenti e celebri versi con cui Dante nel canto V del Purgatorio seppe dare voce e vita immortale ad una nobildonna soave e pudica la cui figura è tuttavia rimasta avvolta in un alone di mistero. Una storia di gelosia, morte e perdono, ambientata in Toscana tra Siena e la Maremma, tutta da scoprire nell’affascinante, coinvolgente quanto sconosciuta tragedia lirica Pia de’ Tolomei di Gaetano Donizetti attesa al Teatro Goldoni di Livorno sabato 20 gennaio, alle ore 20.30 e domenica 21 alle ore 16.30. Un’autentica rarità per le scene, fortunatamente tratta dall’oblio negli ultimi anni da palcoscenici prestigiosi e che farà la sua rentrée proprio al Goldoni, dove ebbe le sue uniche rappresentazioni per la nostra città nell’estate del 1862, nel nuovo allestimento curato dal Teatro di Pisa, dove l’opera ha debuttato con successo lo scorso ottobre, coprodotta dai Teatri di Pisa, Lucca e Livorno in collaborazione con Spoleto Festival USA.
Donizetti, autore di capolavori assoluti come Lucia di Lammermoor e L’elisir d’amore, con Pia de’ Tolomei sigillò un felice incontro tra poesia, storia e musica, traendo ispirazione e forza lirica nelle splendide parole romantiche di Salvatore Cammarano, uomo di teatro espertissimo, drammaturgo intelligente e moderno dell’800 che fu suo librettista prediletto, nonché collaboratore di compositori famosi quale Giuseppe Verdi.
La Stagione Lirica del Goldoni torna così al primo Ottocento italiano ed al repertorio belcantistico; composta per il Teatro La Fenice di Venezia, Pia de’ Tolomei (che, per la distruzione de La Fenice a causa di un incendio, debuttò il 18 febbraio 1837 al Teatro Apollo, oggi Teatro Goldoni), venne poi rivoluzionata dallo stesso compositore per il Teatro di Senigallia (estate 1837) e di nuovo rielaborata per il San Carlo di Napoli (1838); riscoperta in epoca moderna a Siena nel 1967, la sua fortuna esecutiva si è rafforzata in anni recenti, grazie ad un’importante ripresa effettuata dalla Fenice di Venezia nel 2005 con un’edizione critica di Giorgio Pagannone, che ascolteremo proprio nella presente edizione a Livorno.
Sul podio dell’esperta Orchestra della Toscana il giovane e affermato direttore statunitense ma italiano d’adozione Christopher Franklin e il ritorno in veste di regista di un importante uomo di teatro del nostro territorio, Andrea Cigni, affermatosi negli ultimi anni in Italia e all’estero in un repertorio che spazia da Monteverdi al repertorio belcantistico, fino a Verdi, Gounod, Bizet: “La vicenda si svolge nel XIII secolo – annota Cigni – ma non è una storia necessariamente rappresentabile solo in quell’epoca. È un racconto che probabilmente vive di un’universalità tematica che ha attraversato i secoli, quella della moglie creduta fedifraga, uccisa dal marito”, una storia che Cigni fa svolgere in una Toscana temporalmente non lontana da noi e descritta attraverso alcuni elementi scenici con riferimenti alla cinematografia novecentesca, fatta d’interni e di esterni, di luoghi nei quali s’intrecciano vicende private e vicende politiche (seppur marginali) e scontri affettivi, di rifiuti e di gelosie. L’opera ha il suo punto di forza così, sia sotto il profilo musicale che drammaturgico, nell’inquieta e fragile personaggio della protagonista, altra sventurata esponente di quella galleria di ‘anti-eroine’ del melodramma romantico, destinate a soffrire ed a immolarsi per amore: al Goldoni sarà interpretato dal soprano lombardo Francesca Tiburzi a cui si alternerà la cantante romana – ma ormai toscana di adozione – Sonia Ciani. Il cast vocale è composto in gran parte da giovani belcantisti in ascesa, molti dei quali formatisi all’interno dei progetti formativi intrapresi da oltre 15 anni dal Teatro Goldoni assieme agli altri teatri del circuito toscano, tra i quali LTL Opera Studio: Valdis Jansons e Mauro Bonfanti si alternano nel ruolo di Nello marito di Pia; Marina Comparato e Kamelia Kader nel ruolo en-travesti del fratello di Pia Rodrigo; Giulio Pelligra è Ghino; Andrea Comelli l’eremita Piero; Silvia Regazzo è Bice; completano il cast Claudio Mannino (Lamberto), Christian Collia e Giuseppe Raimondo (Ubaldo), Nicola Vocaturo (il custode). Coro Ars Lyrica, Maestro del Coro Marco Bargagna. Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Tommaso Lagattolla e le luci di Fiammetta Baldisseri.
Per il ritorno del nostro Teatro alle radici belcatistiche della città di Livorno, i cui numerosi teatri, nel corso dell’Ottocento, scelsero Gaetano Donizetti quale musicista d’elezione includendo nei loro cartelloni molte opere della sua vasta produzione, viene lanciata la straordinaria promozione “Passione Belcanto” per la replica domenicale: con un euro in più si avrà infatti diritto ad un secondo biglietto acquistando il primo al prezzo speciale di € 20 e per favorire la partecipazione delle famiglie, si potrà acquistare ogni biglietto successivo (fino ad una massimo di altri tre) al prezzo simbolico di € 1; biglietto under 25 € 7 per la domenica (tutte le tipologie) ed € 12 per la prima.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204209) aperto il martedì e giovedì con orario 10-13 ed il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20, oltre che sul sito www.goldoniteatro.it.
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