Per la Stagione di prosa
Venerdì 25 gennaio, ore 21 al Teatro Goldoni
SE LA PAROLA SI FONDE CON IL JAZZ:
PAOLO FRESU RACCONTA CHET BAKER
Goldoni verso il “Tutto esaurito”
Livorno. Se la parola si fonde con il jazz: è davvero originale la nuova proposta della stagione di prosadel Teatro
Goldoni, accolta dal pubblico con un “tutto esaurito” (pochissimi i biglietti ancora disponibili), che venerdì 25 gennaio, alle ore 21vedrà protagonista Paolo Fresualla tromba e al flicorno insieme ad una nutrita compagnia di attori e musicisti raccontare Chet Bakered il suo tempo.
Diretto da Leo Muscato,Lo spettacolo“Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” farà rivivere così uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento in un flusso organico di parole, immagini e musica che rievocheranno lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario.
L’azione si aprirà, così, in un jazz club. Un uomo completamente arreso è seduto al bar. Si guarda attorno, sembra cercare qualcosa, o solo accertarsi che il vuoto sia tutto lì, rassicurante e definitivo. È Chet Baker. Una musica gentile e insistente che lui conosce bene, lo avvolge come dentro a una bolla sospesa. Da luoghi dimenticati nel tempo, affiorano persone che aprono sipari. Sono i genitori, le amanti, gli amici della giovinezza, i colleghi musicisti, i critici musicali. Ricordano momenti, li rivivono. Lui ascolta da distanze siderali; ogni tanto è chiamato a reinterpretare se stesso, senza potersi esimere. In un’altalena di passato-presente emergono fatti ed episodi disseminati lungo l’arco della sua esistenza.
«Ogni apparizione apre il sipario su una fase della vita dell’artista – commenta il regista -, che ha passato molti periodi lavorando e vivendo in vari luoghi d’Italia, facendo emergere anche il sapore di epoche diverse, di differenti contesti socioculturali e visioni del mondo. Si delinea la figura del grande trombettista, che fra sogni, incertezze, eccessi ha segnato una delle pagine più importanti della storia della musica».
«Se la sua vita e la sua morte sono ancora oggi avvolte dal mistero, la sua musica è straordinariamente limpida, logica e trasparente, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz» riflette Fresu«Ci si chiede dunque come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine abbiano potuto esprimersi in musica attraverso un rigore formale così logico e preciso».
Prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, “Tempo di Chet” è nato dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perinie partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu, con Dino Rubinoal piano, Marco Bardosciaal contrabbasso: saranno queste le voci evocative di un cast d’eccellenzacomposto da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone.
La colonna sonora dell’opera teatrale composta da Paolo Fresu e interpretata assieme a Dino Rubino (pianoforte) e Marco Bardoscia (contrabbasso) è anche un disco, di cui Fresu ha curato la produzione artistica ed esecutiva per la Tǔk Music.
Ultimissimi biglietti al botteghino del Goldoni (0586 204290) giovedì ore 10-13 e venerdì dalle ore 16.30. Prezzi: posto unico numerato € 28, ridotto/Coop € 26, giovani under 25 € 15. Tutte le notizie sullo spettacolo su www.goldoniteatro.it