Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere per uno spettacolo che è un vero e proprio inno alla libertà, appassionato, commovente, divertente, imperdibile per la sua forte carica emotiva e sociale.
LIVORNO. Martedì 16 e mercoledì 17 febbraio, alle ore 21 Alessandro Gassmann porta in scena al Teatro Goldoni di Livorno la versione italiana di Qualcuno volò sul nido del cuculo di Dale Wasserman, titolo conosciuto in tutto il mondo grazie alla versione per il grande schermo diretta da Miloš Forman con Jack Nicholson, entrata nella storia del cinema per aver vinto nel 1976 tutti e cinque gli Oscar principali (miglior film, miglior regista, miglior attore, miglior attrice, migliore sceneggiatura non originale). La commedia, inclusa nel cartellone della stagione di prosa della Fondazione Goldoni con la Fondazione Toscana Spettacolo, racconta attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di un manicomio statunitense ed il duro trattamento che viene loro riservato: “La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi che da sempre mi coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli”, ha affermato
Gassmann che ha realizzato questo spettacolo curandone la regia e trasposizione teatrale nell’adattamento realizzato con lo scrittore Maurizio de Giovanni. La drammaturgia viene così avvicinata cronologicamente e geograficamente ai giorni nostri: McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni è così ambientata in una clinica psichiatrica italiana nel 1982. Tutto ha inizio con l’arrivo di un nuovo paziente (il bravissimo Daniele Russo) che deve essere “studiato” per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata (indimenticabile la figura della spietata infermiera, resa magistralmente da Elisabetta Valgoi). La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole che disciplinano rigidamente la vita dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e cercherà di risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri.
“Il mio protagonista – prosegue Gassmann – è un ribelle anticonformista che comprende subito la condizione alla quale sono sottoposti i suoi compagni di ospedale, creature vulnerabili, passive e inerti. Da quel momento si renderà paladino di una battaglia nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto, dannoso e crudele, affrontando così anche un suo percorso interiore che si concluderà tragicamente ma riscatterà una vita fino ad allora sregolata e inconcludente”.
Un’opera intensa, ottimamente recitata, che sa commuovere e divertire grazie al perfetto affiatamento ed alla maestria dei suoi interpreti: con Daniele Russo ed Elisabetta Valgoi, saranno Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano, Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito, Giulia Merelli; scene Gianluca Amodio, costumi Chiara Aversano, disegno luci Marco Palmieri, musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi, videografie Marco Schiavoni; Produzione Fondazione Teatro di Napoli.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) martedì e giovedì ore 10-13, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17-20; nei giorni di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 19; biglietti in vendita anche nel circuito regionale Box Office e sul sitowww.goldoniteatro.it; prezzi dai 15 ai 30 €; giovani sotto i 30 anni € 12.