Venerdì 4 marzo, ore 21 al Teatro Goldoni DANIELE RUSTIONI direttore interpreta Chopin e Beethoven con BEATRICE RANA pianoforte e l’Orchestra della Toscana
Livorno. Arrivano al Teatro Goldoni di Livorno due interpreti d’eccezione, due artisti che hanno già conquistato il pubblico sui palcoscenici più prestigiosi del mondo con la loro smagliante giovinezza unita ad una solida, coinvolgente ed affascinante capacità interpretativa: sono il trentaduenne direttore d’orchestra Daniele Rustioni e la ventiduenne pianista Beatrice Rana, attesi venerdì 4 marzo alle ore 21 con l’Orchestra della Toscana nel nuovo appuntamento della Stagione Concerti.
Daniele Rustioni oggi è considerato uno dei direttori d’orchestra più interessanti della sua generazione, avendo ricevuto il premio come «Best newcomer of the Year» all’International Opera Awards già nel 2013. Dallo scorso anno è direttore principale dell’ORT e dirige regolarmente nei migliori teatri italiani, dal Regio di Torino, alla Fenice di Venezia, ospite del Maggio Musicale Fiorentino e del Rossini Opera Festival a Pesaro. Intensa anche la sua proiezione internazionale che lo ha visto negli ultimi anni con grande successo sul podio di teatri quali la Royal Opera House (Covent Garden di Londra), negli Stati Uniti dove tra l’altro è già previsto il suo debutto al Met, poi ancora in Giappone, in Europa all’Opéra National de Lyon (di cui è direttore principale), all’Opéra National de Parigi, alla Bayerische Staatsoper, nei teatri di Stoccarda, Berlino e Zurigo. Nel programma incontra Beatrice Rana, inserita l’anno scorso nella classifica 30 under 30 dalla rivista “International Piano” dopo aver vinto il primo premio al Concorso di Montréal ed ha suonato diretta da Zubin Mehta e Antonio Pappano, con Los Angeles Philharmonic, London Symphony, Filarmonica della Scala, Santa Cecilia e Maggio.
Con l’ORT, la Rana si farà interprete del Concerto n.1 per pianoforte e orchestra op.11 di Frédéric François Chopin, compositore universalmente riconosciuto come poeta assoluto del pianoforte e simbolo stesso del romanticismo: composto all’età di venti anni, il Concerto n. 1 insieme al n.2 è da sempre tra le pagine più amate dal grande pubblico. Chopin concepisce con libertà la sua musica, ricca dei riferimenti alla tradizione popolare, della freschezza di valzer e mazurke ascoltate da bambino, per rivelarci un mondo interiore intimo e misterioso, fatto di immagini, emozioni, evocazioni.
La serata sarà aperta da le Danze di Galànta (1933), pagina melodica dai ritmi infuocati e dai colori
brillanti, che l’ungherese Zoltán Kodály compose memore della musica popolare dalle forti inflessioni gitane che aveva respirato bambino nella cittadina tra Vienna e Budapest, oggi slovacca, da cui il pezzo prende il nome.
Nella seconda parte per Rustioni, la Sinfonia n.4 op.60 di Ludwig van Beethoven, nata in un periodo particolarmente felice e ricco sul piano personale e artistico dell’autore, dopo la stesura della Sinfonia n. 3 Eroica e contemporaneamente alla composizione della Quinta, opere da cui differisce per carattere e concezione: ben diversa dal titanismo di queste, la Quarta Sinfonia per molti aspetti si ispira a principi estetici di matrice ancora settecentesca, di puro intrattenimento: Schumann la definì “una slanciata ragazza greca fra due giganti nordici”.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) martedì e giovedì ore 10-13, mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20; nei giorni di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 19; prezzi (formula Auditorium): ragazzi dai 6 ai 16 anni con genitore € 7; giovani dai 16 ai 30 anni € 12; ridotti ed interi dai 20 ai 23 €. Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it