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Gli amaranto dominano, ma cadono

Per l’ottava giornata di serie A all’Armando Picchi si affrontano Livorno e Sampdoria, uno dei tanti scontri diretti che le due squadre dovranno provare a vincere per evitare la retrocessione. I blucerchiati scendono in campo con la voglia di sfatare il tabù che li ha visti vincere l’ultima volta a Livorno addirittura prima dello scoppio della seconda guerra mondiale (1938), gli amaranto invece vogliono provare a ripartire dopo la pesante sconfitta contro il Napoli.

Il Livorno viene schierato da Nicola con il 3-4-1-2: Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Duncan, Benassi; Greco; Emeghara, Paulinho.

La Sampdoria viene schierata da Delio Rossi con il 3-5-2: Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Barillà, Bjarnason; Eder, Gabbiadini.

Nel primo tempo il Livorno parte meglio, mantiene il possesso palla e prova a sfondare la difesa avversaria che però è ben posizionata e concede poco agli amaranto. Al 18’ l’episodio che cambia l’inerzia della partita: De Silvestri scende sulla destra e, al suo ingresso in area, viene steso da Duncan in modo netto e ingenuo. Il rigore viene battuto da Eder che spiazza Bardi per l’1-0 della Samp (i doriani non erano mai passati in vantaggio in questo campionato). Il Livorno non ci sta e prova a trovare il pareggio costruendo molte azioni pericolose, che però non trovano lo specchio della porta: prima ci prova Paulinho con un colpo di testa da calcio d’angolo che vola di poco alto sopra la traversa, poi Greco sfodera un missile che si infrange sulla traversa, grazie anche alla leggera deviazione di Da costa. Poco tempo dopo ancora Paulinho sbaglia il tap-in dopo un’incursione pericolosa di Emeghara. Le squadre vanno dunque negli spogliatoi sul punteggio di 1-0. Nel secondo tempo la storia non cambia, il Livorno continua a dominare e a creare occasioni da gol, mentre la Samp ha una sola clamorosa occasione fallita da Eder che, da solo davanti al portiere, non riesce a inquadrare la porta. Nicola capisce che questo è il momento buono per rischiare e inserisce un altro attaccante, al 74’ infatti esce Benassi ed entra Siligardi. Con 4 attaccanti il Livorno continua l’assedio e al 92’ proprio Siligardi batte Da Costa con un tiro da fuori area e regala il pareggio agli amaranto a pochi minuti dalla fine. Il calcio però è strano e imprevedibile e, dopo essere rimasta a guardare per l’intera partita, all’ultimo minuto di recupero la Samp entra in area con Regini che viene messo giù da Luci: altro rigore per la Samp, altra ingenuità del Livorno. Stavolta va Pozzi dal dischetto e anche lui, nonostante un tiro non irresistibile, riesce a battere Bardi. Finisce dunque 2-1 per la Samp che sfata il tabù Livorno e conquista la sua prima vittoria in campionato. Per il Livorno invece è la terza sconfitta consecutiva.

Migliori in campo Leandro Greco e Luca Siligardi: Il primo si rende costantemente pericoloso in ogni azione, colpendo una traversa che grida vendetta e servendo i compagni con palloni interessanti. Il secondo entra a un quarto d’ora dalla fine e gioca come ci aveva abituati in serie B, segna e regala al Livorno il momentaneo pareggio.

Peggiori in campo Joesph Duncan e Andrea Luci: Entrambi commettono ingenuità difensive da sedute punitive per un ripasso dei fondamentali. Il primo commette svarioni continui e si trova in imbarazzante difficoltà contro De Silvestri, sul quale commette il fallo da rigore. Il secondo gioca una partita anonima, commettendo molti errori, tra i quali il pestone su Regini per il secondo rigore della Samp.

Edoardo Iannantuoni

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