Introduzione e presentazione di Ferruccio Sansa, Il Fatto Quotidiano.
Il libro:
«Questo libro di Pertici, dal titolo molto intrigante, aiuta a svelare alcuni aspetti della riforma che una lettura ufficiale e stereotipata, spesso amplificata dai mezzi d’informazione, vorrebbe, invece, non troppo garbatamente, nascondere».
– Roberto Zaccaria
Con l’appuntamento solenne del referendum del 4 dicembre, saremo chiamati a votare su un’ampia e importante revisione della nostra Costituzione.
Oppositori e sostenitori della riforma voluta dal Governo Renzi sembrano concordare sulla necessità di incentrare il dibattito sui contenuti del provvedimento. Ma nei fatti è davvero così? Da una parte vi è chi sostiene che un aggiornamento della Carta sia indispensabile, qualunque forma prenda, dall’altra c’è chi professa una presunta intangibilità del testo voluto dai Padri Costituenti.
Questo libro tenta invece di entrare nel merito, proponendo al lettore un viaggio attraverso le varie tappe che hanno portato all’approvazione del testo che è oggi sottoposto al giudizio popolare, per poi verificare, punto per punto, come cambierebbe il nostro ordinamento qualora entrasse in vigore.
Quali erano le ragioni e gli obiettivi all’origine della revisione? È vero che con la riforma finirebbe il bicameralismo? Risparmieremmo realmente milioni di euro abolendo sprechi e privilegi? Ma soprattutto è vero che questa è «l’ultima occasione» o piuttosto − come spiegava Alessandro Pizzorusso − le riforme potrebbero essere affrontate «in modo progressivo, cominciando da quelle più semplici e mature, per poi passare alle altre, senza pretendere di risolvere tutto in una volta»?
Rispondendo a queste e altre domande Andrea Pertici smonta e corregge slogan e frasi fatte per permettere al lettore-elettore un voto consapevole e libero da valutazioni estranee al contenuto della revisione costituzionale.
Conclude il libro una parte dedicata alle proposte alternative di riforma che potrebbero rispondere, in modo più leggero e condiviso, agli intenti di semplificazione e di valorizzazione delle autonomie cui aspira quella attuale.
L’autore: